Due appuntamenti sulla neve nelle prossime stagioni WRC? Molto probabili, ma non prima del 2024
Intanto WRC ha firmato un nuovo contratto biennale con il Rally Svezia
Se pensiamo ad un evento WRC sulla neve, subito ci vengono in mente le strade svedesi. E’ la Svezia, infatti, la patria spirituale di questa tappa del campionato mondiale, che, dalla sua introduzione nel 1973, è stata assente solo in quattro occasioni. Una di queste quattro è stata lo scorso anno, quando lo Svezia è stato sostituito con l’Arctic Rally Finland a causa dell’emergenza Covid-19.
La sua reintroduzione di quest’anno nella nuova località di Umea, a circa 800 km a nord-est dalla precedente sede di Karlstad, ha garantito condizioni di neve all’altezza del WRC. Così il Rally di Svezia si è guadagnato un nuovo contratto biennale, che è stato annunciato al termine dell’evento di quest’anno. Oltre alla proroga del contratto, Simon Larkin, direttore dell’evento WRC, ha rivelato l’intenzione di voler aggiungere ulteriori eventi sulla neve nelle prossime stagioni.
Un rally su neve, come quello di quest’anno o come l’Arctic Rally Finland dello scorso anno, ossia con le giuste condizioni di fondo, non è solo un evento dal grande impatto mediatico per gli scenari che presenta, ma è anche qualcosa di unico nel mondo dello sport. Pensiamo che ci sia la possibilità di aggiungerne un secondo evento, potrebbe giustificare l’investimento che facciamo tutti quanti per fare un evento sulla neve, che sia Pirelli, le case automobilistiche, i team e i piloti. È improbabile che si aggiunga una nuova tappa su neve per il prossimo anno, ma ce lo porremo come obiettivo per il 2024.
L’ultima volta che il campionato ha corso due eventi sulla neve è stato nel 2007, quando si sono svolti due round consecutivi in Norvegia e Svezia. L’Arctic Rally Finland potrebbe essere l’opzione più probabile come seconda tappa su neve, dopo averlo aggiunto al calendario lo scorso anno in seguito all’assenza della Svezia.
È una mossa che ha il sostegno del nuovo vicepresidente della FIA, Robert Reid.
C’è un grande investimento di risorse, in particolare per il produttore di pneumatici, nello sviluppo delle coperture da neve. Anche sotto questo punto di vista non sarebbe male avere almeno due eventi: giustificherebbe di più tutto lo sviluppo. È spettacolare, è divertente, le immagini sono buone, la competizione di solito è buona. Il promotore ha il compito di suggerire il calendario da approvare dalla commissione WRC, ma perché no? Se si trattasse di correre due gare di fila sulla neve avrebbe un senso anche per quanto riguarda le vetture: rimarrebbero settate alla stessa maniera. Si passerebbe semplicemente da una gara all’altra. Anche in termini di location non ci sarebbero controindicazioni, anzi. I paesi dove poter correre sulla neve non sono molti, quindi, a meno di non andare in Canada, non ci sarebbero spostamenti di molti chilometri.