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Rally Il Ciocco – L’ombra di Bettega e Perissinot sulla prima del CIAR

Bellissima iniziativa degli organizzatori che hanno fatto transitare come apripista Alessandro Bettega sulla Ritmo Abarth del papà Attilio

“Oh Oh! Vardi lì! Che spettacolo!”

E’ stata questa la mia reazione allo scorso Rally Revival Valpantena, quando, gironzolando nel parcheggio davanti al teatro di Grezzana, sede delle verifiche sportive, vidi arrivare sul carrello una Fiat Ritmo Abarth Gruppo 2 in livrea Alitalia.

Non una Ritmo bensì la Ritmo: numero 20 sulle fiancate, livrea Alitalia, appunto, targa Rallye Monte-Carlo ’79 sul cofano. I nomi sui parafanghi anteriori: Bettega-Perissinot. 

Non una replica, ma l’originale, proprio quella che Attilio e Icio portarono in gara 40 anni fa mettendo in mostra le loro abilità cristalline.

In coda per le verifiche ricordo il primo ostacolo: il controllo del Green Pass. ‘Numero di gara?’ Ci venne chiesto. Dopo aver sbrigato l’aggiuntiva burocrazia degli ultimi anni eravamo di nuovo in attesa qualche metro più in là. Nel frattempo, appena dietro di noi, alla solita domanda, una voce rispose ‘Numero di gara abbiamo l’uno’. 

Ricordo di essermi girato incuriosito, perchè sapevo benissimo a chi era stato assegnato il numero 1. Vicino al suo navigatore scorsi subito Alessandro Bettega, che in gara sarebbe stato appunto il primo a transitare proprio alla guida dell’auto che fu di papà Attilio. 

Attesi un attimo di calma dopo le beghe burocratiche, mi avvicinai, e in punta di piedi richiamai l’attenzione. 

Alessandro fu gentilissimo. Calmo, disponibile, scambiammo senza problemi due parole. Gli chiesi una foto, lo salutai augurandogli buon divertimento, e lo lascai in pace. Un’emozione.

La Fiat Ritmo Abarth di Bettega-Perissinot al 19° Rally Revival Valpantena ’21

Questa emozione l’ho rivissuta questo weekend vedendo nuovamente Alessandro alla guida della Ritmo di papà come apripista su alcune prove del Rally Il Ciocco. Bellissima, rumorosa, semplice ma aggressiva, da parte mia non posso che ammirare, oltre all’auto, anche l’iniziativa degli organizzatori che hanno messo in piedi tutto questo.

Un omaggio ad Attilio, ma anche al suo navigatore Icio Perissinot, vittorioso più volte da queste parti e poi attivissimo nella parte logistica e organizzativa della gara negli anni successivi, e ideatore anche di altri eventi. Suo infatti anche il “Ciocchetto”, gara di fine anno che proprio lo scorso dicembre ha compiuto 30 anni.

Una folata di ricordi ed emozioni insomma, quella che si è portato dietro Alessandro nei chilometri percorsi questo weekend. E chissà che l’ombra di Attilio e Icio, su questa prima gara del CIAR, non possa essere anche di buon auspicio per il movimento nazionale. 

Un movimento fatto in questi ultimi anni più di sigle e cambi di regolamento, di burocrazia, di gare dal chilometraggio ridotto, di scelte che lasciano dubbi, dei soliti che scalpitano ma non emergono. 

C’è anche un po’ di nostalgia in quella folata smossa dal passaggio di Alessandro in effetti.  Nostalgia di quando le macchine andavano più piano, ma tutto il sistema dei rally in italia andava più forte.

Credit foto copertina: Comune Castiglione di Garfagnana IG account
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