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Rally Sweden: il brivido di Evans ed i “maximum attack” nei migliori video

Il crash di Evans, la neve ed i "flatout". Gustiamoci il meglio del Rally Sweden con i momenti clou

E’ tornata la neve, è tornato i ghiaccio e con essi lo spettacolo. Dopo qualche edizione del Rally Sweden fin troppo asciutta per la gara invernale per antonomasia, e la brutta esperienza del 2020 dove difatti si corse con le chiodate sulla terra, il rally scandinavo è riuscito a fornire il suo scenario abituale.

Per fare ciò è stato necessario lo spostamento della collocazione della gara, molto piĂą a nord a circa 400 chilometri dal circolo polare artico. In questo modo i fan del Wrc sono tornati ad assaporare le emozioni che solo la Svezia sa regalare. E che ha fatto la sua ricomparsa nel mondiale rally dopo la “staffetta” dello scorso anno con la Finlandia, che aveva ospitato l’Arctic Rally. La ricerca della neve sembra un problema che si ripeterĂ  sempre piĂą spesso in futuro, complice i continui cambiamenti climatici, ma per il momento andiamo a goderci quanto visto in questa edizione del 2022.

Evans, che rischio!

Dopo l’uscita a Montecarlo, l’inglese rischia di fare un’altra frittata. Proprio al termine della ss15, il pilota Toyota perde il controllo della vettura dopo una staccata al limite, andando a sfondare uno snowbank e concludendo la prova in un… parcheggio. Fortuna per Elfyn che la sua Yaris è riuscita a oltrepassare per un pelo il cartello di fine prova, non andando a vanificare il buon lavoro fatto da Evans in questa tappa. Sarebbe stata una grande beffa

Beffa che poi puntualmente è arrivata il giorno successivo, quando Evans ha cominciato l’ultima tappa nel peggiore dei modi, uscendo in questo modo nel corso della ps16. Tentando di controllare un traverso, l’inglese ha perso la sua Yaris andando ad impattare frontalmente contro uno snowbank, rendendo inevitabile il suo secondo ritiro consecutivo in questo mondiale 2022.

 

Maximum Attack

Vedere le vetture da rally più veloci del mondo sfrecciare a quasi 200 orari fa impressione su qualsiasi superficie, figurarsi sul ghiaccio e la neve. Da questo punto di vista lo scenario della Svezia è unico. Se non fosse per quelle luci verdi sembrerebbe di guastarsi ancora le Plus, dato che la velocità, il manico dei piloti e (fortuntamante) il sound, sono rimasti i medesimi.

Toyota, che brividi

Con tanti ritiri per problemi tecnici, Hyundai su tutti, anche Toyota ha avuto i suoi momenti critici. In questo caso piĂą per sbavature dei piloti che per anomalie tecniche. Detto di Evans qualche immagine piĂą sopra, anche Takamoto Katsuta ha avuto la sua bella scarica di adrenalina, quando nel corso della ps4 è finito in uno snowbank. Grazie all’aiuto dei soliti ed immancabili spettatori, il giapponese è riuscito a riprendere la retta via.

Neuville sempre sul filo del rasoio

Se piace a molti appassionati è perché guida sporco e sempre al limite. Anche in Svezia Thierry Neuville non si è smentito, rischiando di andare a rovinare la sua bella gara con un errore simile a quello di Katsuta. A lui, e a diversi altri colleghi è andata bene, ma nel medesimo punto PG Andersson ha lasciato sul terreno qualche secondo di troppo.

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