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Rally di Svezia 2022: “Potrebbe essere uno dei più veloci che abbia mai visto nella mia carriera”

Grazie ai suoi lunghi rettilinei è già stato etichettato dai piloti come il rally più veloce di sempre

Sono bastate solo le ricognizioni pre-evento e già il Rally di Svezia è stato etichettato, da molti piloti in gara, come uno dei rally più veloci, non solo della stagione, ma della loro intera carriera.

A dimostrazione di ciò, c’è l’incredibile velocità media raggiunta dal giovane pilota Kalle Rovanperä nello shakedown di Klabböle di stamani: 135 km/h. Fino ad ora il record storico era stato stabilito da Kris Meeke nel Rally di Finlandia 2016, con una velocità media di 126,60 km/h. Ma perché i piloti riescono a raggiungere velocità così elevate?

Quest’anno il Rally di Svezia si terrà nella nuovissima località di Umeå, a circa 800 km a nord della precedente sede dell’evento a Karlstad. Ciò significa che i piloti dovranno affrontare 17 nuove prove speciali che, grazie a una serie di lunghi rettilinei che collegano sezioni tecniche e strette, sembrano essere molto più veloci dei precedenti rally sulla neve.

Come ha dichiarato Craig Breen nella conferenza stampa pre-evento:

È il rally più veloce mai fattoÈ molto dritto, non ci sono così tante creste o salti, ma dove è stretto è davvero stretto e anche dissestato. Ma di sicuro si raggiungerà la velocità media più veloce di sempre.

Anche Ott Tanak, che ha vinto l’Arctic Rally Finland lo scorso anno, ha ripreso le opinioni del rivale di M-Sport:

Potrebbe essere uno dei più veloci e sembra il più veloce che abbia mai visto nella mia carriera. È per la presenza di lunghi rettilinei, è qualcosa che non ho visto così tanto in passato.

Ma tappe così veloci, diverse dall’edizione precedente del Rally di Svezia, potrebbero rivelarsi meno interessanti, come ha dichiarato Thierry Neuville:

Le prove sono totalmente diverse a dire il vero, non c’è niente che corrisponda alle tappe sulla neve dell’anno scorso nell’Arctic. Quest’anno le condizioni sono abbastanza buone, i banchi di neve sono alti e lo strato di ghiaccio è molto più sottile, quindi saremo un po’ in anticipo sullo sterrato sottostante. Le tappe sono davvero veloci, ma dal mio punto di vista meno interessanti di quanto mi sarei aspettato. Ci sono ancora alcune tappe belle, ma alcune non sono a livello WRC. Se è veloce non è un problema, ma se è dritto e veloce non c’è interesse.

I lunghi rettilinei, assieme alle poche curve presenti e le violenti frenate saranno tutti fattori importanti da considerare nella gestione del sistema ibrido, che sarà, inoltre, messo a dura prova dalle bassissime temperature, che si aggirano a -20°C. Secondo Elfyn Evans, le poche frenate e, quindi, le poche occasioni per ricaricare la batteria, lasceranno i piloti senza la tecnologia ibrida per molte zone.

Penso che una cosa sia chiara, avremo molte meno possibilità di avere l’ibrido disponibile, soprattutto nelle prove più veloci, perché la macchina sarà a pieno regime e senza la possibilità di frenare. Ci saranno lunghi tratti in cui non utilizzeremo l’ibrido.

Per risolvere questo problema, secondo Adrien Fourmaux, molti piloti saranno costretti a frenare prima e più a lungo prima delle curve per assicurarsi di ricaricare la batteria.

L’unica soluzione che puoi avere è provare a ottenere una frenata davvero efficiente, se blocchi le gomme, non rigeneri. Quindi devi cercare di avere una frenata abbastanza pulita e magari provare a frenare un po’ prima per un po’ più a lungo. Questa è l’unica cosa che puoi provare a fare.

Il Rally di Svezia avrà ufficialmente inizio domani mattina con la prima tappa di Kroksjö, a cui seguiranno poi altre sei prove speciali. Altre sei tappe attenderanno i piloti nella giornata di Sabato e quattro in quella della Domenica.

 

 

Credit: AutoSport.com
Foto: @atworldneverstops
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