CIAR – Sei domande ad Andrea Crugnola
Il campione varesino ci racconta il suo 2022 e le emozioni del Rally di Monza 2021
Campione Italiano 2020 e fautore di un’impresa straordinaria all’ACI Rally di Monza 2021, Andrea Crugnola è, insieme a Giandomenico Basso, uno dei piloti più attesi ai nastri di partenza del CIAR 2022. Il suo ritorno in Citroen è un passo che ha anche un qualcosa di romantico e volevamo che fosse lui di persona a raccontarci un po’ di questa nuova stagione di gare che va ad incominciare.
Iniziamo subito dal 2022, CIAR sicuramente e, immaginiamo, con l’obiettivo di riprenderti la corona, oltre a quello ci saranno altre uscite? Magari qualcosa sulla terra o fuori Italia?
Oltre al CIAR, al momento ho in previsione solo un evento extra: il rally di casa al volante di una bellissima 106 Maxi. L’idea è nata grazie alla collaborazione con il team SMD e sarà una ottima occasione per togliere un po’ di ruggine in vista del Ciocco.
Niente terra per il CIAR, come valuti questa decisione? Avresti preferito che ci fossero le gare su terra o tutto sommato per te è indifferente?
È innegabile che la terra sia parte fondante dei rally e non vederla protagonista nel massimo campionato italiano di specialità dispiace. L’ottimo sarebbe avere un campionato con 4 gare su asfalto e 4 su terra ma va detto che i tempi stanno cambiando e non è più così semplice organizzare gare sulle strade bianche con chilometraggi sufficienti.
Sei “tornato a casa” da FPF, dove ritroverai la C3 rally2, ti va di raccontarci un po’ le differenze tra C3, i20 R5 e i20 Rally2 e magari anche la Polo?
Ogni macchina ha le sue peculiarità. In base alle caratteriste della gara una può adattarsi meglio delle altre al percorso o al fondo, ma il margine è minimo. Il regolamento Rally2 è infatti molto stringente: non possono esserci grandi differenze.
Cosa ci vuole per vincere il Campionato Italiano Assoluto Rally? Quali sono le 3 cose irrinunciabili?
Preparazione, determinazione e passione.
Monza 2021, un’ impresa storica! Cosa ti rimane di quella gara, quali emozioni? Riuscirai a correre nel Mondiale quest’anno?
Emozioni indelebili.
È stato un weekend speciale perché sono riuscito a fare tutto alla perfezione dall’inizio alla fine. Di sicuro è stata una gran bella soddisfazione per me e per tutte le persone che mi sono vicine.
Mi piacerebbe essere al via di qualche gara del mondiale ma al momento il budget non me lo permette.
Le tue prestazioni a Monza e a Roma l’anno scorso sono sotto gli occhi di tutti, ma cosa manca ancora per vederti in pianta stabile nell’Europeo o nel Mondiale?
Sono contento di aver fatto delle belle prestazioni in entrambe le gare.
Ad oggi il budget non mi permette di fare dei programmi o delle gare spot a livello internazionale, a meno che non capiti la chiamata di un costruttore come è successo lo scorso anno a Monza.
È un problema che ultimamente sta colpendo tanti piloti. A me piacerebbe tornare a fare delle gare lunghe come nel periodo pre-Covid ma credo che, se si tornasse a quei chilometraggi, si rischierebbe di perdere molti partenti nelle gare del CIAR.