WRC – Continua la riffa tra i vari organizzatori per contendersi il posto lasciato vacante dall’Irlanda del Nord
Ogni gara lavora per lo più sotto traccia, cercando di non scoprire le proprie carte ma la favorita è Ypres
Un posto nel calendario del WRC non è una cosa da poco e, se nei due anni passati la pandemia aveva reso questa possibilità più probabile, nel prossimo futuro si prevede una dura lotta per entrare, o per rimanere, tra le gare del Mondiale Rally.
Come sappiamo ormai bene, il North Irish Rally ha rinviato di un anno la sua presenza, lasciando vacante il weekend subito dopo Ferragosto (precisamente dal 18 al 21, come giorni di gara). Questo ha fatto sì che si scatenassero voci, per lo più incontrollate, sulla possibilità di vedere questo o quel rally nel WRC. Qualcuno ha anche tirato fuori, in maniera abbastanza fantasiosa, la candidatura di Monza che in quella data è altamente improbabile. Monza quest’anno ha veramente poche possibilità di essere della partita, a meno di un altro forfait del Giappone e quindi a fine stagione, come già gli ultimi 2 anni.
La prima e più comoda opzione sembrerebbe Ypres. La grande classica belga sarebbe in calendario per fine giugno ma slitterebbe volentieri di un paio di mesi in cambio della possibilità di redenzione, dopo un debutto nel WRC 2021 piuttosto difficile. In Belgio ci sarebbero adesso anche i fondi per organizzare la gara ma, per un incredibile paradosso, sembra proprio che l’origine dei fondi sia diventata un problema: l’organizzatore di Ypres Alain Penasse ha infatti trovato un nuovo sponsor principale, il produttore di lubrificanti Ardeca e con lui ha firmato un contratto triennale. Il Campionato del mondo di rally è però vincolato contrattualmente al concorrente Wolf, per cui la soluzione sembra complicata. Tuttavia, durante il Monte-Carlo, sia Penasse che Simon Larkin del Promoter WRC hanno dichiarato che stanno cercando una soluzione, facendo capire in maniera inequivocabile che la prima scelta è sicuramente la gara belga.
Se questa negoziazione non dovesse andare in porto, per il Promoter e la Federazione, ci sono almeno altre due candidature. La prima è la Polonia che, da tempo desiderosa di tornare nel WRC, è pronta a presentare una gara tutta su asfalto anziché su terra e con il baricentro che dal nord-est della nazione si sposta a sud, verso il confine con la Repubblica Ceca. La vicinanza al confine ceco e, perché no, anche a quello tedesco, è un grande richiamo per il Promoter.
A proposito della Rep. Ceca, non è un segreto come il Barum sia candidato per il WRC, se non quest’anno, almeno per il 2024. In questo caso, una promozione temporanea per il 2022 potrebbe essere utile per verificare lo stato di preparazione della macchina organizzativa. Va però detto che il Barum gira intorno a Zlin, nella parte sud-est della nazione, mentre nei piani del Promoter c’è la costituzione di un rally mittel-europeo, da correre attraversando i confini di 3 nazioni. Quindi, facendo base in Repubblica Ceca, gli “incroci” migliori, con Germania e Polonia o con Germania e Austria, sono dalla parte opposta rispetto a Zlin. Niente di irrisolvibile, e comunque si tratterebbe come detto di un test per cui anche le strade del Barum andrebbero bene.
Concludendo, ad oggi possiamo dire che Ypres ha comunque un buon 50% di possibilità, mentre Polonia e Rep. Ceca si dividono l’altra metà delle quote. La situazione è comunque fluida e qualche colpo di scena ci sta ancora tutto, almeno fino ad aprile.
Photo Credit: Jaanus Ree / Red Bull Content Pool