Isabelle Galmiche sulle orme di Fabrizia Pons: dopo 25 anni una navigatrice torna a vincere nel WRC
Insegnante di matematica, la francese ha sostituito alla perfezione Daniel Elena
Era il gennaio 1997 e il campionato del mondo si apprestava a dare il benvenuto alle World Rally Car, meglio conosciute con il semplice acronimo di WRC, e a dare il benservito alle leggendarie Gruppo A.
Un avvenimento che segnava un nuovo cambio epocale e che i Costruttori vedevano di buon occhio per le proprie strategie di marketing, visibilitĂ e tutto ciò che concerne l’automotive. Teatro del debutto come sempre il Monte-Carlo, dove i pronostici davano vincitori Colin Mcrae e la Subaru Impreza. Gli almanacchi oggi ci ricordano in realtĂ la vittoria del biellese Piero Liatti, coadiuvato alle note dalla grande Fabrizia Pons.
Oggi, dopo lunghissimi 25 anni, un’altra navigatrice torna ad alzare i pugni al cielo per una vittoria nel mondiale che, ironia della sorte, avviene ancora sulle strade monegasche.
Isabelle Galmiche segue dunque le orme della nostra Fabrizia, dimostrando al mondo intero che nei rally dei professionisti ci può e deve esserci spazio anche per le quote rosa. La professoressa di matematica è stata chiamata da sua maestĂ Sebastien Loeb a sedersi alla sua destra dopo il ritiro annunciato dal compagno di mille avventure Daniel Elena e lei, senza alcun timore, risponde presente! La codriver francese piace immediatamente al nove volte campione del mondo e fin dai primissimi chilometri di test si gettano a capofitto nell’abitacolo della nuovissima Ford Puma Rally1, lavorando sodo per cucirsela addosso e con il pensiero fisso di fare insieme qualcosa di straordinario.
Un qualcosa di straordinario che da poche ore è tramutato in impresa eroica: battere il favorito Sebastien Ogier e portare alla vittoria M-Sport dopo un lungo e amaro digiuno. Una vittoria per Isabelle partita da molto lontano e che testimonia che se ci credi come il fuoco i sogni possono avverarsi. Lei che non si definisce come una professionista ma una normalissima insegnante che per correre deve chiedere ferie.
Sempre educata, composta e terribilmente sorridente ogni volta che la Puma numero 19 taglia il finish di ogni prova, quasi come a dire “cari miei alunni, lunedì vi spiego le somme tra binomi, ma all’intervallo vi racconto di come Seb Loeb non ha mai smesso di rincorrere la vittoria che sono certa otterremo” .
E allora onore al Cannibale alsaziano, ma giĂą il cappello per Isabelle Galmiche che a 51 anni ci ha dato una vera lezione di umanitĂ e soprattutto umiltĂ .