La Dakar finisce in tragedia: muore capomeccanico in un incidente

La Dakar si è conclusa ieri nel modo peggior. La mattina dell’ultimo giorno della gara, il meccanico Quentin Lavalée è morto per le ferite riportate in un incidente che ha coinvolto il veicolo di supporto che stava guidando e un camion civile. Aveva solamente vent’anni.

Questo il comunicato:

“Questa mattina alle 11:30, sul percorso di collegamento dell’assistenza, è avvenuto al chilometro 234 un incidente che ha coinvolto un veicolo di assistenza e un camion locale, secondo le autorità di polizia locale. Il pilota dell’auto appartenente al team PH Sport, Quentin Lavalée, francese, è morto nell’incidente. Aveva 20 anni. Il suo passeggero, il belga Maxime Frere, è stato ferito ed è stato trasportato all’ospedale della Guardia Nazionale a Jeddah. Era cosciente ed è in corso un’analisi completa”.

Lavalée è stato il capo meccanico della Peugeot 205 T16 n. 726 schierata dalla 205 Africa Raid nella Dakar Classic con il supporto del datore di lavoro di Lavalée PH Sport . Pilotata da Rudy Jacquot , la #726  ha concluso ventiquattresima di classe, due posizioni dietro la Peugeot 404 #728 del compagno di squadra e zio François . Vi avevamo raccontato in questo articolo della loro avventura di famiglia.

“È con immenso dolore che piangiamo oggi la perdita di Quentin, il nostro ingegnere capo della 205 Turbo 16”, si legge in un post tradotto sui social media da PH Sport . “Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Quentin e ai suoi cari.

“Molti di noi conoscono il ragazzo di Chalindrey da quando è nato e lo hanno visto crescere per unirsi alla nostra squadra. La sua passione, gentilezza, semplicità e personalità radiosa ci mancheranno molto”.

Le morti purtroppo non sono fuori dall’ordinario per il Rally, con la morte di Lavalée che ha segnato il terzo anno consecutivo tra i corridori o l’equipaggio legati alla gara (due concorrenti, Paulo Gonçalves ed Edwin Straver , sono morti nell’edizione 2020).

Foto di copertina: PH Sport