Carlos Sainz vince la penultima tappa della Dakar
“El matador” domina e centra il secondo successo di questa edizione. Loeb nonostante una buona prova perde terreno da Al-Attiyah per colpa di una penalità
Da Bisha a Bisha: 346 km di speciale e 155 di trasferimento. Un anello che sulla carta veniva descritto come la grande possibilità di rimescolare le carte in gioco. La sfida più difficile dell’ultima parte di questa 43esima Dakar. Dune soffici e navigazione incerta queste le difficoltà.
Difficoltà che non sembrano aver minimamente aver impensierito Carlos Sainz. “El Matador” vince di forza l’undicesima tappa rimanendo in testa dall’inizio alla fine e non lasciando spazio agli avversari.
Queste le sue parole al termine:
È stata una tappa molto difficile, c’era di tutto: camel grass, dune, navigazione, letti dei fiumi e pietre, era una tappa molto completa e molto insidiosa da aprire. Ad un certo punto abbiamo visto Stéphane [Peterhansel, ndr] tornare indietro alla ricerca di un waypoint. Siamo dovuti tornare indietro anche noi perché lo avevamo saltato, da lì in avanti non abbiamo più visto Stéphane.
Il primo degli inseguitori è Sébastien Loeb che chiude in crescendo a soli 2’21”. L’Alsaziano riesce a recuperare oltre 4’21” al leader della generale, Al-Attiyah, ma gli viene comminata una penalità di cinque minuti per aver infranto il limite in un tratto a velocità limitata. Loeb precipita così in ottava posizione a 39” dal pilota della Toyota.
Di contro il qatariota, come da lui stesso ammesso, si è limitato ad amministrare il vantaggio in vista dell’ultima gioranta:
Siamo sulla buona strada. Domani sarà una stage breve. È veramente importante vincere questa gara. Abbiamo comandato fin dall’inizio e guadagnato tempo. Controllare la Dakar non è semplice, ma penso che abbiamo molta esperienza per farlo. Non bisogna vincere ogni giorno. Abbiamo vinto la prima giornata e fatto dei buoni tempi nelle altre giornate quando avevamo 45 minuti di vantaggio. Adesso bisogna prestare attenzione fino alla fine e questo è quello che faremo. Domani è una tappa più corta ma dobbiamo rimanere molto concentrati per essere sicuri di arrivare alla linea del traguardo.
Grande prova e grande iniezione di fiducia per Lucio Alvarez che torna sul podio di giornata. Una Dakar, la sua, che senza i problemi al differenziale avuti nel corso dell’ottava stage poteva essere di tutt’altra caratura.
Rimanendo in casa Toyota nota dolente per Henk Lategan che perde oltre un’ora e mezza per dei problemi meccanici al suo Hilux. De Villiers chiude sesto mentre Al-Rajhi e Ten Brinke concludono fuori dai primi dieci senza però forzare troppo il ritmo.
Buona prova per le altre due BRX che riescono a piazzarsi quarta e nona con Roma e Terranova. Per quanto riguarda le Audi, Ekström si conferma il miglior rookie con una terza piazza decisamente di valore mentre, come detto, sua maestà Peterhansel oggi perde qualche minuto a causa di un waypoint.
Da citare la prestazione di Mathieu Serradori che centra per la sesta volta la top ten. Il francese della SRT racing guadagna così l’ottava posizione nella generale e può puntare ad eguagliare lo straordinario risultato dell’anno scorso.
Domani l’ultima tappa, di questo meraviglioso viaggio che continua dal 1979, non sembra riservare particolari insidie ai piloti ma si sa: la Dakar è la Dakar e non è mai detta l’ultima parola finché non si taglia la linea del traguardo.
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