Roberto Gobbin al via del Rallye Monte-Carlo:”La gara per antonomasia, vietato prenderla sottogamba. Preparata sotto ogni minimo aspetto!”
Il pilota pinerolese correrĂ a bordo di una 124 Abarth Rally e sarĂ navigato da Fabio Grimaldi
Tanti piloti italiani non si faranno perdere l’occasione di correre il mitico Rally Monte-Carlo, evento giunto alla 90^ edizione che apre la stagione mondiale 2022 dal 20 al 23 gennaio.
Tra la lunga lista tricolore partecipante all’evento, c’è anche il pilota di Pinerolo, Roberto Gobbin che, affiancato dal navigatore langarolo Fabio Grimaldi, correranno la gara a bordo di una 124 Abarth Rally.
Andiamo a sentire le parole del pilota in vista dell’emozionante sfida:
Dopo aver seguito per due anni l’Abarth Rally Cup che si svolgeva sulle strade del Campionato Europeo Rally, c’era voglia di compiere un successivo salto di qualità affrontando una prova del mondiale, e non c’è gara più significativa del Monte-Carlo, un rallye che da solo vale una carriera.
Ci siamo preparati certosinamente alla gara. Monte-Carlo non è un impegno che si può prendere sottogamba. Micky e Dario di Evo Motorsport hanno rivisto in ogni particolare la vettura e anche Bruno Godino e Stefano Bruno-Franco, due rallisti di grande esperienza, si sono preparati coscienziosamente all’evento. Confesso che sono emozionato come non lo sono mai stato in precedenza. Essere probabilmente l’unico equipaggio italiano al volante di una vettura italiana in gara carica di responsabilità e orgoglio.
Il Rallye di Monte-Carlo è per antonomasia una delle gare più difficili e impegnative del campionato mondiale rallye. Una gara dove la scelta delle gomme è un’eterna lotteria, in quanto le condizioni meteorologiche a volte cambiano anche all’’interno della stessa prova speciale, poiché si parte su un versante della montagna, si arriva allo scollinamento e ci si tuffa in discesa nella valle successiva. Si passa repentinamente dalla strada innevata o ghiacciata all’asfalto secco completamente asciutto o viceversa, dipende dall’esposizione. Per questo motivo è necessario avere una grande sintonia con i ricognitori che debbono essere dei rallisti esperti e saper fiutare le condizioni della strada, per dare le giuste indicazioni al pilota che affronterà la prova speciale un paio d’ore dopo. Inoltre sono prove del mondiale, con una lunghezza che tocca i venti chilometri su strette strade di montagna.
Gobbin-Grimaldi sono pronti per la gara, che affrontano con il chiaro obiettivo di festeggiare l’arrivo domenica pomeriggio, 23 gennaio, a Monte-Carlo. Perché la pedana di arrivo del rallye più affascinante del mondo è il premio agognato da tutti i piloti.
Scaldiamo i motori per il consueto shake down che andrà in scena giovedì 20 gennaio a Saint Agnes alle 9.30 cui farà seguito la spettacolare partenza da Monte-Carlo alle ore 18.45 per affrontare nel buio della notte due classiche del rallye monegasco: Luceram/Lantosque e La Bollène-Vésubie-Moulinet.
Venerdì 21 gennaio altre tre prove speciali da ripetere due volte: Roure/Beuil, Guillaumes/Péone/Valberg e Val de Chalvagne/Entrevaux.
Sabato 22 gennaio ancora cinque tratti cronometrati: Le Fugeret/Thorame-Haute, affrontata una sola volta e il doppio passaggio sulla Saint Jannet/Malijai e Saint Geniez/Toard.
Domenica 23 gennaio gran finale con due prove ripetute La Penne/Collongues e Briançonette/Entrevaux, prima della conclusione, sogno da sempre di tutti i rallisti, del palco arrivi a Monaco alle ore 15. Il Rallye Monte-Carlo 2022 si sviluppa su 17 prove speciali per un totale di 296,03 chilometri cronometrati.