Dakar – Cancellata la penalità di 5 ore a de Villiers.
L'organizzazione ha anche rilasciato un comunicato sul sospetto attentato terrosistico a Jeddah poco prima della partenza
Il 5 gennaio Giniel de Villiers si era incredibilmente reso protagonista di un secondo incidente con un altro concorrente, sempre in moto e questa volta, sebbene la dinamica fosse stata molto diversa, la penalità era stata severissima: 5 ore, tantissime anche in una Dakar! Il team Toyota GR aveva immediatamente presentato ricorso contro la penalità di 5 ore che gli era costata ogni chance di vittoria, cosa che non aveva fatto nel caso della prima penalità, nella quale la sua posizione era evidentemente indifendibile.
Il ricorso si basava su un ipotetico mancato funzionamento del sistema di allarme Sentinel, un sistema automatico che avverte con un cicalino l’equipaggio nel caso in cui ci sia un imminente rischio di collisione (Un po’ come l’ACAS per gli aerei), e così gli steward sono andati ad esaminare l’auto di de Villiers. Quello che hanno scoperto è che il parabrezza dell’auto, per la sua conformazione e per i materiali usati avrebbe potuto interferire con l’antenna del Sentinel (montata nell’abitacolo per proteggerla dagli urti e dagli agenti atmosferici) e che quindi, alla fine, non erano in grado di valutare in maniera risolutiva se il Sistema avesse funzionato quando era necessario. Per questo motivo, diciamo per insufficienza di prove, la penalità è stata cancellata.
È abbastanza strana come decisione, anche perché il medesimo malfunzionamento a questo punto dovrebbe essere presente su tutti gli Hilux T1+ e al momento non è stato reso noto se Toyota GR abbia modificato la posizione delle antenne nelle vetture. Viene da pensare che sia stato usato ancora una volta un occhio di riguardo nei confronti dell’unico costruttore presente in forze e con continuità negli anni alla gara.
In realtà la mia opinione personale è che si sia piuttosto cercato di rimediare ad un pasticcio di cui de Villiers era, stavolta, vittima innocente. Mi spiego meglio: nel primo incidente le immagini sono molto chiare e 5 minuti a molti sono sembrati veramente niente a confronto con una scorrettezza abbastanza palese, per questo motivo, secondo me, nel secondo caso la direzione gara è andata giù pesante e ha sparato 5 ore senza nemmeno pensarci troppo. Tuttavia la ricostruzione dell’evento parla di una situazione molto diversa dalla prima: il pilota della moto, Mohamedsaid Ali Aoulad, era molto distante dalla sua stessa moto e de Villers è passato molto lontano da lui, trovandosi poi la carcassa della moto, seminascosta alla base di una duna, sotto le ruote del suo Hilux (che non penso abbia una ottima visuale di quello che c’è per terra a pochi metri). Insomma, da parte della direzione gara un errore per compensarne un altro, non funziona nel calcio e non funziona nemmeno alla Dakar. Bene quindi che questa penalità sia stata cancellata alla fine.
Oltre alla revoca della penalità a de Villiers, oggi l’ASO, insieme con il Ministero degli Affari Esteri Saudita, ha rilasciato un comunicato sul presunto attentato del 29 dicembre a Jeddah, che ha coinvolto alcuni membri del team Sodicars Racing e nel quale il pilota Philippe Boutron ha avuto la peggio, riportando gravi ferite alle gambe che hanno costretto i medici a indurlo in un coma farmacologico.
Dal 29 dicembre in poi è partito un braccio di ferro tra le autorità francesi da una parte e l’ASO dall’altra, sulle cause e la matrice dell’esplosione e che oggi, in qualche modo, ha avuto un suo epilogo ufficiale con la comunicazione congiunta di cui sopra e di cui riportiamo il testo integrale:
A seguito della dichiarazione rilasciata in merito all’incidente che ha coinvolto l’auto della squadra di supporto di uno dei piloti partecipanti al Rally Dakar 2021 e al ferimento del passeggero francese. I risultati hanno assicurato che le indagini preliminari non indicano un sospetto criminale. Nell’ambito della cooperazione bilaterale tra i due paesi, l’autorità competente del Regno [dell’Arabia Saudita nd.r.] sta lavorando per coordinare e informare gli specialisti della parte francese dei risultati dell’indagine, comprese foto, informazioni e prove a disposizione delle autorità competenti del Regno in merito a l’incidente.
Il Ministero degli Affari Esteri desidera chiarire che le autorità interessate, in collaborazione con gli organizzatori, sono desiderose di applicare tutti gli standard di sicurezza e protezione adottati a livello internazionale per mantenere la sicurezza e l’incolumità dei partecipanti alla Dakar, e augura ai feriti un recupero rapido.
A seguito di questo comunicato ufficiale, domani mattina si ripartirà con la settima tappa, da Riyadh ad Al Dawadimi per 402km cronometrati di cui i primi 100 di dune, seguiti da una parte su terra e rocce che potrebbe riservare alcune sorprese!