WRC | Neuville: L’assenza di Ogier non sminuisce il titolo WRC
Secondo il belga la parziale assenza di Ogier dal mondiale WRC non andrebbe a sminuire la vittoria del titolo WRC
Il 2022 è appena iniziato e i team sono al lavoro per prepararsi al meglio possibile per il primo rally della stagione, il rally Monte-Carlo. Rally che farà da banco da prova per la nuova era delle vetture Rally1.
Hyundai e Neuville sanno bene che, con la nuova vettura, dovranno invertire il trend negativo della stagione 2021. Il pilota belga è consapevole che, nonostante l’impegno parziale di Ogier, la stagione 2022 sarà la stagione più difficile.
Raggiunto ai microfoni di DirtFish si è così espresso:
Per me e per il team l’obiettivo è sempre lo stesso. Vincere. Sono convinto che quest’anno sarà uno degli anni più impegnativi di sempre. Ci sono tantissime nuove cose da gestire e controllare. Abbiamo anche le solite difficoltà che noi piloti dobbiamo affrontare per ogni rally. Dovremo, sicuramente, lavorare molto più duramente di quanto abbiamo sempre fatto.
E’ sulla domanda sulla maggiore linearità del campionato WRC 2022, dopo il programma parziale di Ogier che lo esclude dalla possibile vittoria del nono campionato del mondo, che il belga si è così espresso:
Il fatto che Ogier vada via non cambia niente. Se non è Ogier, potrebbe essere Evans o Tanak.
La sfida rimane la stessa. La battaglia tra Elfyn e Sebastien è stata serrata sia nel 2021 che nel 2020.
Il programma parziale di Ogier vedrà il sedile della Yaris Rally1 diviso tra l’ottavo campione del mondo ed il finlandese Esapekka Lappi.
Il pilota Toyota ha confermato le parole di Thierry affermando:
Anche se il campione del mondo se ne è andato, ci sono tanti piloti che lottano e che hanno fame di diventare campioni del mondo. Sappiamo tutti chi sono e sappiamo anche che ci potrebbe essere qualcuno che potrebbe mischiare e porre scompiglio alla situazione. Sarà una stagione interessante.
Come negare le parole di Esapekka Lappi. Sarà una stagione interessante condita dall’imprevedibilità e dalla potenza dell’ibrido e soprattutto dal livello non ancora chiaro delle tre vetture Rally1.