Sainz è una furia: “Se la Dakar vuole questo è veramente una delusione”
Molti gli equipaggi persi in quel punto: "O siamo tutti stupidi o qualcosa di sbagliato c'era"
Carlos Sainz non ci sta ad essere subito fuori dai giochi alla prima vera giornata di gara. Il prologo aveva dimostrato che lui e Lucas Cruz potevano seriamente impensierire Al-Attyah e “Il Matador” non riesce ad accettare che sia ancora un waypoint (passaggio obbligatorio) a compromettere la sua gara, esattamente come nel 2020.
Queste le sue parole, riportate da Marca:
C’era un punto in cui metteva il punto medio a 10 gradi, e su quella strada invece di andare alla rotta 10, a volte andava alla rotta 300. Abbiamo pensato che fosse sbagliato il road book. Abbiamo fatto avanti e indietro diverse volte e c’erano innumerevoli auto , moto e quad che stavano facendo la stessa cosa.
Le immagini del radar sono impietose e raccontano in modo chiaro la tanta confusione che si è generata su quel tratto di prova.
Un autentico groviglio.
Non siamo riusciti a venire rapidamente a capo. Ne io ne molte persone abbiamo capito cosa stava succedendo, Lucas può spiegarlo meglio. Quante persone si sono perse lì? O siamo tutti molto stupidi o bene, ci sono già molte dakares da correre qua. Sono molto deluso. Se la Dakar vuole fare così fin dal secondo giorno di gara è veramente un peccato.
Sicuramente non tarderà ad arrivare una replica da parte della direzione corsa che, sicuramente, si rivarrà sul fatto che i due principali favoriti (Al-Attyah e Loeb) non hanno avuto alcun problema di navigazione. A rigor di verità va detto che l’alsaziano in quel punto si trovava quasi in scia al principe Emirato e potrebbe averne semplicemente seguito la rotta.
Carlos Sainz con la sua Audi è ora al 49esimo posto tra le auto, ad oltre due ore di ritardo dalla vetta. Vero che alla Dakar tutto può succedere e c’è ancora tanto da correre ma, la gara è profondamente segnata.