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Rebecca Busi alla Dakar. Tra il sogno e la voglia di lanciare un messaggio
La giovane emiliana sarà al via in Arabia Saudita a partire dal 1 gennaio
Tra le tante storie che si racchiudono dentro una gara speciale e ricca di fascino come la Dakar, ce n’è una ricca di tanti significati e che parla italiano. É quella di Rebecca Busi, giovane driver emiliana di 25 anni, che tra qualche giorno si presenterà al via della tostissima gara in Arabia Saudita.
Una partecipazione “quasi per caso”, con un pilota che decide di abdicare per problemi famigliari e quell’improvvisa possibilità di coronare il sogno del padre che si apre all’improvviso. Già perché Rebecca è figlia d’arte, con il padre Roberto che ha preso il via a diverse gare rallystiche di zona tra il 2006 e il 2017 ed ha disputato ben tre Rally dei Faraoni. E sarà con la figlia in Arabia, seguendola dalla macchina dell’assistenza lungo gli 8000 chilometri da percorrere con la sua Range Rover 3900.
Una gara preparata con dovizia di particolari, con un duro lavoro fisico ed un test di preparazione in Marocco per acclimatarsi e prendere confidenza con le lunghe ore di guida tra sabbia e dune. Già perché per Rebecca si tratterà di un debutto, proprio nella gara più importante del mondo per i rally raid.
Hamilton il suo mito, Nasser Al-Attiyah l’uomo da cui prendere esempio per questa sfida (ndr. in un’intervista ha dichiarato di aver avuto modo di conoscerlo, trovando una persona davvero umile e gentile).
E poi quel casco speciale coi colori dell’arcobaleno, presentato con grande enfasi sul suo profilo Instagram (che riportiamo infondo all’articolo). Perché oggettivamente è un casco bellissimo e perché racchiude dentro di se un bel messaggio contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne. Un messaggio chiaro e che vuole spingere a sentirsi all’altezza delle battaglie quotidiane, anche quando sembrano impossibili.
Una sfida nella sfida per una giovane ragazza a cui non manca la determinazione e a cui auguriamo un’esperienza ricca di emozioni e di soddisfazioni, con quel pizzico di orgoglio per una conterranea che ha deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo per provarci per davvero.
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