“Queen of Speed”: a fine mese un documentario su Michèle Mouton

20 novembre. Questa la data in cui Drum Studios farà andare in scena su Sky Documentari e su NOW TV il lavoro sulla campionessa francese arrivata ad un passo dall’iride nel 1982.

La regista Barbie MacLaurin ha voluto dare una impronta molto personale al film, includendo interventi di Fabrizia Pons, Ari Vatanen, Walter Rohrl e di giornalisti dell’epoca.

Spero che altre ragazze e donne guardino il film e siano ispirate da esso

ha detto ad Autosport.

Sono soddisfatta. L’obiettivo era finale per me, non ho mai scritto nessun libro, e mia figlia una volta mi disse che mia nipote non avrebbe mai saputo cosa ho fatto nella mia vita quindi e che forse avrei dovuto accettare una di queste proposte perché ne ho ricevute molte. Così alla fine ho pensato che aveva ragione e ho pensato che finalmente lo avrei fatto.

Ho avuto un buon feeling con la regista ed è per questo che l’ho fatto e sono felice. È stato un bene anche per la mia memoria, dopo 40 anni ci sono cose che ricordi ma dettagli che hai dimenticato. È la mia carriera raccontata da me, quindi dovrebbe essere la verità.

Ho visto alcuni filmati che non avevo mai visto prima, e naturalmente quando vedi filmati dei tuoi genitori che parlano è emozionante. È come un ritorno su qualcosa che è stato abbastanza tempo fa.

Si parte dagli inizi della carriera, datati 1972 come navigatrice; poi l’Alpine A110 regalatale dal padre; il dodicesimo posto assoluto sempre in Corsica nel 1974, che fece impazzire molti piloti maschi, a tal punto da far smontare ai verificatori la berlinetta. E poi la chiamata di Audi, le prime sensazioni nel guidare la Quattro, le vittorie alla Pikes Peak davanti a Bobby Unser; fino al ritiro dalle corse per mettere su famiglia.

Famiglia che poi arrivati i nipoti chiederà a gran voce una traccia del passato della sua regina.