Rientrare nel “giro che conta” dopo 10 mesi senza nemmeno un test su una WRC Plus non è facile, in generale non è facile salire su questo tipo di vetture e utilizzarne tutto l’incredibile potenziale, molto superiore rispetto alle R5/Rally2, soprattutto in termini di downforce.
Lo sa bene Esapekka Lappi che da Monza 2020 non guida una WRC e che comunque nel 2021 ha partecipato solo a 3 eventi, due con una Polo R5 e un terzo con la sua Yaris N5, lontana anni luce dall’auto che ha provato in questi giorni. Le sue dichiarazioni rilasciate a DirtFish spiegano questo concetto perfettamente.
È stato un piccolo shock. È così dannatamente veloce!
Quando guidi un’auto R5 e non in una di queste cose da un po’, ci vuole un po’ di tempo: è impressionante! Oggi è davvero per la testa, per abituare la testa alla macchina e alla velocità.
Devi essere abbastanza pazzo, dopo una pausa così lunga, è abbastanza da pazzi entrare in pieno su un dosso e poi rallentare la macchina per la curva successiva. Tutto è semplice con l’auto, è solo il cervello che dice: ‘No, non puoi farlo!’
Questo è il problema o la sfida che affronterò durante la gara, capire il ritmo. Sul tratto che usiamo per i test posso fare bene, ma spostare quel ritmo al primo passaggio [delle prove] non è così semplice.
La livrea dell’auto di Lappi
Lappi è anche l’ultimo finlandese ad aver vinto, nel 2017, questo rally e, all’epoca, lo fece proprio con una Yaris WRC, per cui la domanda sulle sue possibilità di vittoria non poteva essere certo evitata, ma EP rimane giustamente con i piedi per terra.
Non è realistico che io possa tornare dopo 10 mesi e lottare per la vittoria. Non è possibile. Ne ho avuto la prova quando abbiamo cambiato una sezione della strada di test, e in questa nuova sezione, il primo passaggio non è stato abbastanza – stavo ancora esitando in alcuni punti e non puoi farlo se vuoi vincere.
Durante i test ad accompagnarlo in auto, oltre al suo navigatore abituale Janne Ferm, ci sono stati due piloti che conoscono piuttosto bene le problematiche di questa gara: Jari-Matti Latvala e Juha Kankkunen. In 2 hanno vinto 6 volte la gara e sicuramente la loro esperienza sarà importante per il rientro di Esapekka. Latvala si è detto molto soddisfatto di come lui si stia di nuovo abituando alla vettura.
La fiducia era buona. Stava guidando bene.
Gli ho detto: ‘Se riesci a portare questo ritmo dalle strade di prova al rally, allora non devi preoccuparti: farai davvero bene!
Ma come sempre, il punto è: puoi portare la fiducia dalla strada di prova e trasferirla direttamente alla prima tappa? Sai, EP, non ha bisogno di vincere, non ha bisogno di lottare per la vittoria. Se riesce a entrare tra i primi cinque, allora questo può essere perfetto. Io e lui abbiamo discusso molto e ha ammesso che il primo giorno può essere difficile – visto che non guida da un anno – per trovare la velocità massima.
Un piazzamento nei primi 5 è quindi quello che Jari-Matti chiede e spera per il suo pilota. Piazzamento che però non sarà semplice visto la presenza di rivali estremamente agguerriti. In ogni caso è evidente che ci sia un grande supporto intorno a Lappi da parte di tutto l’ambiente rallystico finlandese. I motivi, secondo noi, sono molteplici. Uno è sicuramente perché se lo merita: è un pilota veloce, costante e ancora abbastanza giovane: in fondo ha 30 anni e quindi, dopo Rovanperä, è il più giovane pilota in attività ad aver vinto una prova del mondiale. Il secondo potrebbe riguardare, indirettamente, proprio Kalle Rovanperä. Quale miglior modo per togliere la pressione da Kalle se non porre al centro dell’attenzione un altro pilota finlandese?
