WRC – Mercato piloti ormai in dirittura d’arrivo ma rimane l’incognita del numero auto al via
Facciamo un riepilogo della situazione in attesa delle conferme e degli ultimi colpi di mercato
Ogni anno sembra che i volanti ufficiali a disposizione siano sempre meno, tuttavia l’era ibrida del WRC, che inizia nel 2022, potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza con un maggior numero di vetture al via per ogni costruttore e almeno un nuovo team ufficiale atteso nel prossimi anni (ma non prima del 2023).
Ecco perché, l’attuale penuria di occasioni per i piloti, potrebbe trasformarsi in un’occasione per alcuni. Ma andiamo per gradi, e vediamo quale è la situazione attuale squadra per squadra.
Partiamo da Hyundai, che ha comunicazione sicuramente uno dei suoi punti di forza. Come ormai è stato detto più volte, le prime guide saranno Neuville e Tänak. La terza macchina molto probabilmente sarà divisa tra Oliver Solberg, che ha recentemente anche testato la i20 Rally1 e Dani Sordo (praticamente sicuro di continuare con un programma part time come quest’anno). I due piloti al momento sono anche perfettamente complementari, con Solberg più a suo agio sui terreni tipicamente nordici (sterrati veloci e neve) e Sordo perfetto per quelli più “latini” (asfalto e sterrati lenti). Per una eventuale quarta macchina in qualche evento, archiviata ormai la “pratica” Loubet, che potrebbe comunque continuare come privato, ci sono molti interrogativi e poche risposte, ecco perché Adamo sta mettendo alla prova Suninen.
A proposito di Adamo, è comparsa su Autosport una sua dichiarazione sibillina su Craig Breen e le motivazioni della sua separazione da Hyundai.
È Chiaro che Craig pensa di meritarsi di fare il campionato del mondo ed è chiaro che Hyundai non può offrirgli il campionato del mondo.
La frase è ovviamente pensata per offrire più di una interpretazione e i più maliziosi potrebbero leggerci una piccola vena polemica. Noi ci asteniamo volentieri dal commentarla in questo caso.
Tutto dovrebbe essere più “semplice” invece per il team Toyota. Latvala ha già in mano una formazione in grado di occupare tutti i gradini del podio in qualsiasi evento del campionato ed ecco perché punta forte sul rinnovo delle sue tre punte Ogier, Evans e Rovanperä. Ogier ha ripetuto molte volte di voler fare solo qualche gara e sarà quindi al 99% Esapekka Lappi a “coprire” le gare non gradite al campione di GAP, rendendo il team, se possibile, ancora più finnico. Proprio EP, che nel 2018 non gradiva la presenza ingombrante di Tänak, sarebbe ben felice di fare da spalla al suo connazionale Kalle (almeno fino a quando non avrà un programma ful time). Per la quarta macchina, si prevede la “promozione” di Takamoto Katsuta che sta facendo molto bene e onestamente si merita questa possibilità. La conferma finale per Lappi potrebbe arrivare già alla fine della prossima settimana dopo la Finlandia.
Se tutto è semplice per Toyota, tutto è più complicato in casa M-Sport Ford. il team di Cockermouth voleva assolutamente trovare una prima guida di valore assoluto per la sua Puma Rally1, ma putroppo i big hanno tutti rinnovato i loro contratti e sicuramente le prestazioni non brillanti delle ultime due stagioni non hanno certo invogliato i top driver a cercare un accordo con la squadra di Wilson. Come si suol dire “vae victis!”, valeva 2400 anni fa, vale anche ai nostri giorni. Vista la situazione in M-Sport hanno dovuto fare una scommessa e hanno scommesso su Craig Breen. Craig è migliorato in questi anni sotto tutti i punti di vista: velocità, costanza, sicurezza. E poi in questi anni ha continuato a correre su una WRC Plus, per cui rappresenta di sicuro la scommessa meno rischiosa che Wilson e Millener potessero fare. Sulla scelta del secondo pilota ci sono ancora dei dubbi. Fourmaux sembrava super confermato, ma ultimamente il francesino ha alternato dei gran botti a delle prestazioni non superiori a quelle del suo compagno di squadra Greensmith, sicuramente meno dotato in talento ma ben coperto a livello finanziario. Potrebbero coesistere sulla seconda vettura, anche loro alternandosi tra i vari rally, soprattutto se ci fosse una terza guida in grado di portare ossigeno alle casse dell’azienda. Terza guida che potrebbe per esempio essere Gryazin. A proposito di Nikolay, con la Fiesta Rally2 non sembra essere scoccata la scintilla visto che il pilota russo ha già annunciato che in Finlandia tornerà sulla sua Polo.
Nel complicato rompicapo di M-Sport si inserisce anche Mikkelsen, che disperatamente sta cercando un volante in Rally1. Sembrava quasi fatta, ma poi è saltato fuori Breen e, vista la sicura presenza di almeno uno tra Greensmith e Fourmaux, per il norvegese si fa tutto difficile. Di certo non è ancora fuori dai giochi e potrebbe essere un valido inserimento durante il campionato, ma al momento sembra difficile che possa essere presente al Monte-Carlo su una Rally1 (difficile… ma non impossibile ancora!).