Tris per Scandola-Fappani (Hyundai i20 R5) nel Campionato Italiano Rally Terra al Vermentino
Colpo di scena nel finale per Campedelli-Rappa (Volkswagen Polo R5) che pagano il ritardo all’ultimo c.o. e scivolano terzi alle spalle di Andreucci-Briani.
Volano Umberto Scandola e Danilo Fappani con la terza vittoria nel Campionato Italiano Rally Terra al Rally dei Nuraghi e del Vermentino. Sempre più leader tricolore il veronese che ha portato la sua Hyundai i20 R5 al tris stagionale con una grande reazione sugli sterrati a nord-est della Sardegna, sulle strade che hanno segnato la storia del rallismo mondiale tra Costa Smeralda anni ’80 e Rally Italia Sardegna degli ultimi anni.
La 18^ edizione della gara organizzata da Rassinaby Racing, valevole come penultimo round anche per la Coppa Rally di 9^ Zona ACI Sport e per il Campionato Italiano Rally Terra Storico, ha proposto l’ennesima battaglia al vertice movimentata dai tre top driver della massima serie sterrata. Scandola, Campedelli e Andreucci si sono alternati al successo nelle singole prove speciali e al comando della classifica, ma a risolverla è stato proprio il n°1 del CIRT che ha chiuso con il tempo complessivo di 48’23.3, impreziosito da tre scratch su sette prove speciali disputate lungo le due giornate di gara.
Secondo posto a sorpresa nel finale per Paolo Andreucci e Rudy Briani su Skoda Fabia R5, che escono dall’ultima prova al terzo posto assoluto ma scalano al secondo quando Simone Campedelli e Gianfrancesco Rappa, su Volkswagen Polo R5, pagano con 20’’ di penalità un ritardo all’ultimo controllo orario e scivolano in terza posizione. La sfida scudetto è rimandata comunque all’ultima sfida, a coefficiente 1.5, attesa a Volterra nel Liburna Terra i prossimi 5 e 6 novembre.
Già dalle prime due prove del venerdì sotto la pioggia, con il doppio passaggio sulla veloce PS “Telti”, Scandola e Andreucci, partiti davanti a tutti, avevano chiuso la giornata con lo stesso tempo complessivo, appaiati ex aequo in testa, con Campedelli terzo a 2’’.
I tre hanno proseguito lo scontro sulle altre cinque speciali del sabato, stavolta sotto al sole. Complice anche il “gioco dei ruoli” dettato dall’ordine di partenza, Scandola davanti a tutti ha perso secondi a spazzare la strada nel primo loop. Quindi Campedelli è salito in cattedra con due scratch consecutivi sulla lunga “Monte Olia” e la corta “Oschiri” e ha chiuso in testa al primo riordino. Lo scatto decisivo ad opera di Scandola è arrivato al secondo e decisivo loop, con due migliori crono consecutivi e un vantaggio in vista dell’ultimo passaggio su “Monte Olia” di 4’’ su Campedelli, sempre veloce e 10’’ su Andreucci, rallentato da una scelta di assetto e gomme sbagliata in quel frangente. Il crono finale è andato ad Andreucci, che ha limato il distacco ma non è riuscito a riprendere il vertice della classifica. All’arrivo a Berchidda l’ultimo episodio ad effetto, con Campedelli che arriva su tre ruote, senza la posteriore destra, in ritardo all’ultimo controllo orario prima della pedana d’arrivo e subisce una penalità di 20’’.
Dietro ai magnifici tre del Campionato Italiano Rally Terra si è svolto lo scontro tra i giovani emergenti dello sterrato. Quattro i talenti che non hanno perso occasione per mettersi in mostra all’esordio sulle strade bianche temute anche dai più esperti. Ottimo approccio del vicentino di ACI Team Italia Alberto Battistolli (24 anni) navigato da Simone Scattolin su Skoda Fabia R5, quarto assoluto a 1’05’’ dalla vetta dopo una gara costante, con l’unica sbavatura di un testacoda sulla PS3 “Monte Olia”. Vista podio anche per il boliviano Bruno Bulacia, navigato dal grancanario Rogelio Penate su altra Skoda, stavolta attento soprattutto a non commettere errori o forzature dopo il ritiro al Valtiberina, rallentato sulla PS4 “Oschiri” dove ha piegato la posteriore sinistra. Nuova prestazione in crescendo dopo ogni passaggio per il bergamasco Enrico Oldrati, navigato da Elia De Guio su Fabia R5, incappato in una foratura alla posteriore sinistra sulla ripetizione della “Oschiri” che comunque non ha compromesso il risultato e la sesta posizione finale. Prestazione esagerata e settimo posto assoluto che vale come una vittoria per il giovane della famiglia Scandola, nipote di Umberto, Mattia Scandola con Alessandro Franco al debutto assoluto su una R5. Con la seconda Hyundai i20 di casa Hyundai Rally Team Italia il ventenne veronese ha segnato tempi degni dei migliori polverosi e ha porta via dalla Sardegna un rally da incorniciare, oltre le più rosee aspettative.
Poi un gruppo di veterani del Terra, tutti su Skoda Fabia R5, ha completato la top ten assoluta, con Simone Romagna e Luca Addondi davanti a Giuseppe Dettori e Carlo Pisano, primo equipaggio sardo rallentato soprattutto dalla foratura al secondo crono su Monte Olia, davanti a Massimiliano Tonso e Corrado Bonato decimi assoluti.
Tredicesimo posto per Tamara Molinaro con Piercarlo Capolongo su Citroen C3 R5, in una gara sofferta dall’inizio per una scelta errata di pneumatici al venerdì e la rottura del semiasse alla prima speciale del sabato. Ha patito invece qualche errore in avvio e due forature sulla stessa PS4 Oschiri Rachele Somaschini, con Nicola Arena su altra C3 R5, che aggiunge un tassello al suo percorso d’esperienza in vista del finale di stagione.
Ventesimo posto e primo tra le due ruote motrici Fabrizio Martinis su Peugeot 208 Rally 4. Si aggiudica la vittoria della Coppa ACI Sport N4 Zelindo Melegari con Manuel Fenoli su Subaru Impreza, che hanno gestito la loro prestazione solo per arrivare in fondo e portare via i punti utili al successo nel tricolore.
Classifica CIRT dopo il Vermentino
1. Scandola 75pt; 2. Andreucci 57,5pt; 3. Campedelli 50pt; 4. Oldrati 32pt; 5. Bulacia 30pt; 6.
Tonso 19pt; 7. Molinaro 18pt; 8. Romagna 15,5pt; 9. Bresolin-Dettori 14,5 pt;