WRC – Messaggio di Adamo a Rovanperä: “stai andando troppo forte ragazzo”
Simpatico siparietto durante un'intervista al termine della gara
Kalle Rovanperä ha ricevuto le congratulazioni dal capo squadra rivale, dopo il suo meraviglioso terzo posto nell’evento belga andato in scena questo weekend.
Il ritmo di Rovanperä è stato ad un livello sorprendente, considerata la poca esperienza in una gara su asfalto puro come quello belga. Rovanperä ha staccato magistralmente i suoi compagni di squadra
Rovanperä ha staccato magistralmente i suoi compagni di squadra Elfyn Evans e Sebastien Ogier nell’ultimo giorno, nello scenario del circuito di Spa ed ha conquistato la posizione finale dietro Thierry Neuville e Craig Breen di Hyundai.
Neuville e Breen hanno avuto precedenti esperienze ad Ypres e Rovanperä non è stato in grado di eguagliare il ritmo dei piloti Hyundai, compiendo comunque un’impresa straordinaria che arriva dopo la vittoria nella scorsa gara del mondiale, la sua prima della carriera.
Ecco le sue parole ai microfoni di Rallit.fi:
Anche prima del rally, si sapeva che i primi posti se li sarebbero giocati i piloti che hanno guidato qui diverse volte. Posso essere contento che siamo stati i migliori esordienti. Ci si sente sempre bene quando il risultato arriva dopo una dura lotta.
L’intervista di Rovanperä è stata interrotta per un momento, quando il team manager della Hyundai Andrea Adamo è venuto a congratularsi con il pilota finlandese e a stringergli la mano.
“Stai andando troppo forte” gli ha urlato con Rovanperä scoppiato a ridere.
Il podio ad Ypres sancisce il primo in carriera di Rovanperä in gare su asfalto. In precedenza aveva raccolto successi nei rally su ghiaia e neve,
Questa è una cosa importante. Il feeling migliora quando sai che sei veloce su tutte le superfici. Il ritmo è a un buon livello sull’asfalto, ma c’è ancora molto da imparare.
La prossima gara in programma della stagione si svolgerà in Grecia a settembre, dopo un lungo periodo di pausa. C’è un’altra sfida davanti a noi e sarà sicuramente più una questione di sopravvivenza. Vediamo come ci adattiamo alle condizioni greche.