Ypres Rally Belgium 2021 – Premesse mantenute, nel bene e nel male
Il commento a caldo appena spenti i motori del mondiale rally in Belgio
Le premesse c’erano tutte e sono state mantenute, su più livelli. Partiamo dalla prima: Thierry Neuville porta a casa una vittoria sugli asfalti insidiosi dell’Ypres Rally Belgium, interrompendo un digiuno che durava dal Montecarlo 2020.
Con lui sale sul gradino più alto del podio anche la Hyundai, che insieme a Craig Breen, secondo al traguardo, porta a casa una sostanziosa doppietta. L’irlandese è stato l’unico ad impensierire Neuville per tutto il weekend, al punto da sembrare in certi momenti il vero favorito per la vittoria. Ma nulla ha potuto contro il padrone di casa, che ha condotto una gara autorevole, senza commettere sbavature.
Un meritato trionfo dunque per il belga che, dopo la Power Stage a Spa-Francorchamps, scioglie tutta la tensione di un fine settimana intenso e innalza il trofeo della vittoria di fronte ai suoi tifosi giubilanti che, dalle gradinate dell’autodromo, si lasciano andare anche ad una ola.
Sorride finalmente anche Andrea Adamo: questa vittoria riporta un po’ di serenità nel team di Alzenau, in una stagione finora avara di soddisfazioni per la casa coreana, al momento ancora campione del mondo costruttori in carica. Un primato che potrebbe essere scippato a fine stagione da Toyota.
La vettura giapponese, mai troppo performante nella trasferta belga, limita le perdite, con un ottimo Kalle Rovanperä che sale sul gradino più basso del podio, seguito da Elfyn Evans e Sebastien Ogier. Escludendo Takamoto Katsuta, autore di un brutto incidente nella giornata di sabato, il francese è stato il pilota di casa Toyota che più ha lamentato lo scarso grip della Yaris WRC sugli asfalti del Belgio. Le vetture giapponesi non sono mai state pienamente a loro agio per tutto il weekend di gara, a ulteriore conferma che il passo corto della Yaris gradisce maggiormente i rally caratterizzati da prove speciali tortuose.
La perfetta conoscenza degli asfalti belgi di Neuville, la confidenza di Breen (vincitore dell’edizione 2019 di questo rally a bordo di una Volkswagen Polo R5) con superfici irregolari, umide e scivolose, paragonabili per alcuni aspetti alle strade irlandesi che ben conosce, hanno costituito un mix di elementi ha portato la Hyundai a dominare la prima dell’Ypres Rally Belgium nel calendario WRC. Andrea Adamo sapeva di avere questo “piccolo” vantaggio a favore rispetto alla concorrenza. Un vantaggio sfruttato pienamente, che non ha lasciato speranze agli inseguitori.
Un bottino pieno per Hyundai, che porta a casa una vittoria anche con Jari Huttunen nel campionato WRC2, al volante della nuova i20 Rally2. Una vittoria che lascia ben sperare per la neonata della casa coreana, nonostante il guasto elettrico che ha appiedato Oliver Solberg, anch’egli al volante della nuova vettura.
Notte fonda invece in casa Ford M-Sport: dopo il terribile incidente di Adrien Fourmaux il venerdì (fortunatamente senza conseguenze per l’equipaggio), il team anglo-americano con il solo Gus Greensmith in gara, si limita a portare la Fiesta al traguardo dopo un’uscita di strada, anch’egli il venerdì.
Ypres Rally Belgium promosso dunque per l’edizione 2022? Parzialmente. Al di là dei paesaggi agresti bucolici della campagna belga, i percorsi di gara tendono ad essere ripetitivi. Non pochi hanno lamentato la monotonia delle speciali di questo rally.
Rimane tuttavia una gara che si è distinta più per le insidie che presenta che per la spettacolarità. Dietro ogni curva si nasconde un tranello: una vera roulette russa che, se non presa con la giusta attenzione, è in grado di fare vittime anche tra gli equipaggi più esperti. Un rally che si conferma dunque cinico e che non perdona il minimo errore. Premesse mantenute anche qui.
Ma siamo sicuri che tutto questo basti per una riconferma?