WRC – Per M-Sport trasferte più ‘in remoto’ dopo il Safari
Il team inglese si è reso conto di poter gestire un evento del Mondiale con personale in remoto
Smart working, lavoro da remoto, lavoro da casa: ne abbiamo sentite di ogni in questi due anni. In M-Sport si sono interrogati se fosse stato possibile applicare questo concetto alle trasferte del WRC: la squadra di sir Wilson non ha le disponibilità economiche degli altri due giganti asiatici, e deve fare i conti con il personale da far viaggiare in giro per il mondo:
Avevamo considerato e parlato l’anno prossimo di vedere se potevamo fare parte del nostro lavoro in remoto, non necessariamente il mio ruolo o alcuni degli altri ruoli diretti, ma ingegneria e lo studio dei dati
ammette il Team Principal Richard Millener.
C’è la possibilità di trasferire questi dati nel Regno Unito per evitare di dover portare le persone? Anche solo una persona, ha una tariffa giornaliera, ha un alloggio, ha dei voli, ci sono molti costi associati a portarla per l’intera settimana, invece di averla nell’edificio in Cumbria a lavorare durante il fine settimana.
Questa soluzione si prospetta interessante da sostenere e magari allargare ad altri team per il 2022, anno zero del nuovo regolamento:
È molto più conveniente e, ad essere onesti, un modo di fare le cose molto più neutrale e rispettoso dell’ambiente, che è anche quello che stiamo cercando di spingere nel 2022 con l’ibrido e un carburante sostenibile con l’auto da rally.
Insomma, per una volta una innovazione che il mondo ‘civile‘ ha trasferito al mondo delle corse e non viceversa:
Penso che siamo incredibilmente fortunati ad avere quello che abbiamo ora ed è stata un’enorme innovazione per lo sport e qualcosa a cui, ad essere onesti, non possiamo mai tornare indietro.
È incredibile quello che abbiamo ora e immaginare anche solo di tornare indietro a tre anni fa, prima che introducessero All Live mi sedevo lì e ascoltavo la radio del rally e guardavo i tempi parziali.
Credit: Autosport
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