Buona la prima per Davide Nicelli e Tiziano Pieri al Rally del Taro “nazionale”
Il pavese si adatta subito bene alla Fabia R5 e coglie la vittoria
Esordio con successo per il pavese Davide Nicelli ed il biellese Tiziano Pieri nella gara nazionale. L’equipaggio, alla prima uscita su una vettura a trazione integrale e pure al primo approccio con le strade valtaresi, fa davvero tutto bene, portando la Skoda Fabia (classe R5) di HK Racing alla conquista di quattro delle sei prove speciali in programma. Argento per il parmigiano Fausto Castagnoli ed il piacentino Enrico Bracchi (Volkswagen Polo R5 – Pool Racing): il pilota ducale, vincitore dell’ultima edizione del Taro Nazionale, lotta con determinazione ma perde contatto con il battistrada nell’ultima prova a causa di un problema all’idroguida. Peggio va ai bresciani Luca Veronesi ed Andrea Ferrari, appiedati da noie meccaniche alla loro Polo prima dell’ultima prova, quando occupavano la seconda posizione. Il terzo gradino del podio va quindi ai piacentini ‘Iceman’-Camilla Carini (Peugeot 207 S2000 – Colombi), autori di una gara molto regolare. Eccellente il quarto posto dei genovesi Alessandro Multari e Martina Balducchi (Peugeot 208 – R2B), primi tra le auto a due ruote motrici, quinta piazza per i bresciani Zigliani-Ungaro (Skoda Fabia – R5), seguiti dai coriacei Fontani-Pettorelli (Renault Clio Williams), bravi a vincere il ‘derby’ di classe A7 con i locali Mazza-Biagi (Clio Williams). Il successo tra le scuderie va alla parmense Collecchio Corse.
La ventisettesima edizione del Rally del Taro va in archivio con un bilancio assolutamente positivo: dopo l’ottimo riscontro in termini d’iscrizioni, la Scuderia San Michele intasca i complimenti di concorrenti ed addetti ai lavori, conquistati da questa due giorni di grande sport sviluppatasi senza il pur minimo intoppo. Un successo che i componenti del sodalizio capitanato da Michele Tedaldi condividono con i tanti partner – tra i quali Provincia, Prefettura ed amministrazioni locali – che, in un modo o nell’altro, hanno attivamente collaborato al ritorno dei rally nell’Alta Val di Taro dopo un anno di forzata assenza a causa della pandemia.