Thierry Neuville: “Dobbiamo smetterla di perdere o arrivare dietro per pochi secondi”
In molte occasioni, recentemente, il belga è arrivato vicino al successo mancandolo di poco, come successo in Croazia
Una volta erano minuti. Poi si cominciò a parlare di secondi, ed ora, nell’era moderna dei rally, si è arrivati a considerare i decimi. Proprio così: ormai sono proprio i decimi di secondo che possono rappresentare la differenza fra la vittoria e la sconfitta.
Nessuno conosce questa storia meglio di Thierry Neuville. Il belga di Hyundai è stato infatti il re dei finali in volata all’ultima prova speciale in questi ultimi anni: in Argentina, ormai quattro anni fa, soffiò la vittoria ad Elfyn Evans per 0.7 secondi sulla discesa di “El Condor“. Lo stesso trattamento Neuville lo riservò ad Ogier in Sardegna l’anno successivo, e sempre contro Seb la spuntò lo scorso anno per la seconda piazza nuovamente nello scenario della bellissima “Sassari-Argentiera”
Ultimamente è stato però lo stesso Thierry a finire dalla parte sbagliata dell’equazione.
Rally Croazia, lo scorso mese. Neuville, al comando dopo la prima tappa con 7.7 secondi di vantaggio, sciupa tutto per una errata scelta di gomme da parte del suo team, cedendo ad Ogier 27.3 secondi in quattro prove. La vittoria sfugge per 8.1 secondi, e un errore nella power stage gli costa qualche ulteriore punto.
Molto spesso ci troviamo nella lotta per la vittoria o per il podio ed ogni volta perdiamo la sfida per qualche secondo o addirittura qualche decimo.
ha commentato il belga ai microfoni di Luke Barry di Dirtfish.
Sempre quest’anno, all’Arctic, Neuville ha mancato il secondo posto per soli 2.3 secondi, e guardando per intero cosa successe lo scorso anno in Sardegna c’è da ricordare che Dani Sordo gli finì davanti per 5.1 secondi. Nuovamente un margine risicato.
Non si può negare che il belga sia rientrato dalla Croazia un po’ contrariato sulla sua prestazione, e notando il trend di cui abbiamo parlato, punta ovviamente ad invertirlo:
Abbiamo fatto delle ottime prove, ma siamo rimasti delusi. Siamo riusciti a mettere insieme delle belle performance, ma alla fine la vittoria ci è sfuggita, anche se di poco.
Dobbiamo analizzare perchè siano stati commessi certi errori e come possiamo migliorare per il futuro.
Sarebbe forse esagerato dire che Neuville stia buttando al vento delle occasioni, ma non si può di certo negare che il bersaglio grosso lo stia sempre mancando di un nulla.
Thierry, in questo inizio di stagione, è stato molto consistente, e i tre podi su tre uscite lo collocano in seconda piazza nella generale, con soli 8 punti di distacco da Ogier.
Senza l’errore nella power stage finale avrebbe però battuto Craig Breen, molto probabilmente, e in quel caso i punti di distacco sarebbero ora 7. Senza contare poi che se la scelta di Hyundai sulle gomme avesse ricalcato quella di Toyota, altrettanto probabilmente si sarebbe trovato in testa alla classifica, e non al secondo posto.
La seconda piazza è sicuramente migliore che non la prima guardando all’ordine di partenza della prossima gara in Portogallo, ma Neuville sa bene quanto ogni singolo punto mondiale possa pesare. C’è bisogno forse di ricordare come il belga sia finito secondo nel mondiale addirittura per cinque volte?
C’è sempre una possibilità che accada qualcosa. Tutto può succedere nel rally.
Credit: Dirtfish.com