Rally di Croazia 2021 – Le nostre pagelle

Chiudiamo l’argomento Rally Croazia 2021 con le ormai tradizionali pagelle di fine gara. Le “valutazioni” di tutto quello che di buono e meno buono c’è stato in questo ultimo weekend di World Rally Championship. Un modo per voltare pagina e rivolgere il pensiero alle prossime gare, passando per un ultimo confronto tra appassionati. Iniziamo.

Rally Croatia: 7 – buona la prima? Sì, decisamente buona la prima. La gestione delle “porte chiuse” è stata decisamente ballerina ma, la gara in sé vale veramente i migliori eventi su asfalto del mondiale rally. Tecnica, sicura e con scenari veramente interessanti, anche dal punto di vista dei contenuti che si sono generati e che oggi presentano una bellissima nuova realtà per il WRC. Ah, i trofei assegnati sono di una bruttezza rara ma non si può pretendere tutto dalla vita.

Julien Ingrassia: 9 – perché alla fine un weekend così “folle” un navigatore lo subisce. Il botto arriva dalla sua parte e lui, dopo aver “rammendato” alla bell’e meglio lo sportello, si mette una mascherina da motocross e ricomincia con la solita grande professionalità il suo lavoro. Senza dire una parola, senza parlare di “contraccolpo psicologico”. Quaderno in mano, note, ritmo, vittoria. That’s it.

Sebastien Ogier: 7 – un fine settimana alla Pierino. Il voto così basso è la media tra il 10 per aver fatto bottino pieno ed il 4 per le brutte immagini con il poliziotto che cerca di fermarlo. Combina di tutto e di più e davanti alla polizia sembra perdere la sua proverbiale lucidità. Poi però entra nella SS20 Zagorska Sela – Kumrovec 2 e dimostra ancora una volta di far parte di una categoria a parte, quella dei marziani dei rally.

Adrien Formaux: 8 – ma ci pensate che questo ragazzo prima del 2017 non era mai salito su una macchina da rally? Certo, ha trovato fin da subito un terreno a lui congeniale ma, il solo fatto che abbia saputo mettersi alle spalle diversi piloti con molta più esperienza è indicativo. La pasta c’è. Ora vediamo cosa ci racconta il Portogallo.

Elfyn Evans: 7 – niente da fare, anche questa volta finisce con il fare la parte del Calimero. Un weekend corso alla grande, costante e preciso, restando sempre lì in attesa di qualche sbavatura altrui. Tutto perfetto fino a quella “ultima” curva sbavata che gli fa perdere la gara per un niente. Però è ormai una realtà concreta ed Ogier non correrà per sempre.

Hyundai Motorsport: 6 – Neuville a podio per tre gare consecutive ed in piena bagarre nel mondiale lascia pensare di essere sulla strada giusta ma, le altre macchine hanno fatto veramente fatica e non sono mai stati in grado di creare grattacapi ai rivali. Ok, il pensiero è sempre prima al costruttori ma Tanak ha iniziato a mugugnare qualcosa e sul podio c’erano due Toyota. Prima e seconda. Occhio.

Kalle Rovanpera: 5 – che peccato. Tutta la vigilia a sottolineare di vivere con serenità la posizione di leader del mondiale e poi la gara è durata poco più di quattro chilometri. Tutta esperienza, errori di gioventù che forgiano il carattere e possono capitare. Resta il rammarico di vedere quanto forte sono andati i compagni con la Yaris. Poteva essere tripletta e sarebbe stato un grande colpo.

Mads Ostberg: 8 – è incredibile l’aurea magica che sta vivendo Mads. Affronta le gare con una serenità pazzesca e le vince. In questa gara è apparso di una superiorità quasi schiacciante ed ha fatto praticamente tutto: il pilota, il commentatore, ecc…

FIA: s.v. – come si fa a dare un voto dopo le decisioni prese sulla questione Ogier? Capiamo la necessità di tenere insieme la baracca ed evitare di creare crepe con i team che minacciano di uscire dal WRC un giorno sì e l’altro anche ma, in Croazia è andato in scena un altro episodio della contraddizione a forma d’istituzione.

Appuntamento quindi a fine maggio con il Rally di Portogallo, finalmente terra!