WRC Rally Croazia – La grande sfida di Neuville
Il 5 volte vice-campione del mondo e il suo arci-rivale, ancora una volta l'uno di fronte all'altro
Dopo la vittoria nel campionato 2019 di Tänak e, ancora di più, dopo il “ritorno” di Ogier dell’anno scorso, in pochi avrebbero scommesso su Thierry Neuville per il 2021.
Tra l’altro, vuoi per la precoce ascesa di Rovanperä, vuoi per l’entrata in scena di Evans come nuovo pretenedente al titolo, di Neuville se ne è parlato molto poco negli ultimi mesi. Lui poi ci ha anche messo del suo, con un ritiro ben poco felice a Monza e con il cambio di navigatore a pochi giorni dal Monte 2021. Per cui era comprensibile che, tolti i suoi più appassionati tifosi, un po’ tutti i media lo avessero messo fuori dal lotto dei “papabili” per il WRC 2021.
Tuttavia uno che arriva 5 volte secondo nel mondiale proprio un fermo non deve essere, e magari in questi anni ha anche messo su quell’esperienza che talvolta gli è sembrata mancare in passato, fatto sta che il buon Thierry oggi volava con la i20 e, nonostante un paio di errori, si trova alla fine del primo giorno davanti a tutti, con la possibilità di giocarsela in pieno con Seb Ogier, il suo “nemico” di sempre.
Se c’è una persona che in questi anni ha studiato Ogier, questo deve essere per forza Neuville e certamente l’aver dato tutto oggi per finire la giornata al comando è parte di una strategia. Il francese è infatti celebre per commettere pochissimi errori e, viste le prestazioni della Yaris, probabilmente solo delle sbavature nella guida di Ogier possono dare una possibilità a Neuville, il quale rischia altrimenti di vedersi sopravanzato anche da Evans, che è lì dietro, sornione, ma capacissimo di vincere una gara come questa.
La velocità di Neuville si misura anche sulle prestazioni di Tänak, pilota molto veloce sull’asfalto, ma spesso più lento oggi del belga, e su quelle di Breen, altro asfaltista mica da poco. Dico questo anche perché ritengo la Toyota leggermente avvantaggiata in termini spinta del motore. Anzi, toglierei anche il “forse” perché oggi ero allo start della ps1 (un rettilineo in salità dove le WRC snocciolavano 5 marce prima di staccare per una curva a destra) e il migliore spunto della Yaris sulla I20 mi è sembrato evidente.
Ad ogni modo, Thierry è lì e dopo 2 terzi posti nelle prime due gare dell’anno, potrebbe, con una vittoria, rilanciare la sua candidatura al titolo anche questa volta. Certo, siamo ancora alla fine della prima giornata di gara del terzo rally di questo mondiale, ma lui c’è e ci sembra chiaro che non abbia ancora smesso di lottare e di provarci.
Domani sarà ancora una volta una grande lotta su queste difficili e molto tecniche strade croate, e non mi stupirò se, a fine giornata, i primi due saranno ancora divisi da pochi secondi.