Wydaeghe a lezioni di francese: il Ciocco per affinare il feeling con Neuville.
Il duo belga nel Bel Paese per una gara di allenamento in vista della Croazia. Intanto Martijn continuerà il "ripasso" del francese
La particolarità del nuovo navigatore di Thierry Neuville ve la avevamo già svelata tra le domande della nostra intervista: Martijn è fiammingo, Thierry vallone. Sembrerebbe far sorridere, facendo venire in mente i mille campanilismi delle nostre province italiane; in realtà la questione è molto più complessa.
Gli accenti francesi (la lingua delle note di Thierry da sempre) sono molto diversi tra le due regioni del Belgio:
Martijn parla francese, ma la sua lingua madre è il fiammingo. In combinazione con l’interfono, che è sintonizzato sulla voce del mio ex co-pilota, a volte ho avuto difficoltà a sentire la differenza tra 50 e 70, per esempio,
dice Neuville in una intervista al sito tedesco Rallye-Magazin.
Ci sono stati alcuni punti dove ho perso troppo tempo perché ho capito che la curva è più lenta di quanto fosse in realtà. Questo potrebbe esserci costato una seconda posizione
Per rendere la cooperazione più armoniosa, Wydaeghe ha già preso lezioni di francese prima del Arctic Rally in Finlandia e, secondo Neuville, le differenze si sono già viste:
Se guardate gli onboard, ho potuto sentire chiaramente la differenza e sicuramente farà di più in futuro: sono sicuro che in Croazia funzionerà ancora meglio
In ogni caso il pilota belga pare fermamente intenzionato a continuare la collaborazione con Wydaeghe per tutta la stagione.
Sono impressionato dalla sua compostezza. È sempre rilassato e questo si ripercuote anche su di me. Ci sono alcune cose nuove e mi danno una spinta in più e finora funziona.
L’appuntamento italiano del Ciocco servirà da ulteriore test prima del round in Croazia del WRC (22-25 aprile).
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