Dakar, 2^tappa: Al-Attiyah domina, ma è Peterhansel a prendersi la generale
Il driver qatariota è stato in grado di imporre il suo passo per la prima volta in questa edizione, facendo capire che venderà cara la pelle contro le Mini
Quest’oggi seconda frazione per la Dakar 2021, da Bisha a Wadi-Ad-Dawasir, con ben 457km cronometrati ed il primo assaggio di dune e deserto (13% del chilometraggio), nonostante la maggior parte si sia corsa ancora su sabbia battuta, simile alla tappa di ieri.
Sempre in lotta per la tappa, dal waypoint 7 non ha più lasciato spazio a nessuno, ed il triplice vincitore della gara Nasser Al-Attiyah ha portato la sua Toyota Hilux davanti a tutti, dopo circa una decina di minuti persa durante la prima frazione. Dietro le “monstre” Mini Buggy sembra essere lui il principale indiziato, ed i 9’14 che lo separano dalla leadership può ribaltarli anche già da domani.
Seconda piazza per Stephane Peterhansel e la sua Mini JCW Buggy, col francese, in testa per metà della tappa, capace di perdere solo 2’35 dalla testa ma di guadagnarne a sua volta quasi sette sul principale rivale e compagno di squadra Sainz, ritrovandosi così in testa alla classifica sebbene i distacchi siano ancora minimi.
Con 9’17 di distacco, persi anche lui tra le difficoltà di navigazione del settimo e dell’ottavo waypoint, il “Matador” Sainz mantiene la sua Mini JCW Buggy in lotta per l’assoluta, con 6’37 da “Mister Dakar”.
Dopo gli oltre 20 minuti persi ieri a causa di tre forature, il saudita Al Rajhi ha messo la sua Toyota Hilux ufficiale Overdrive al “legno” di tappa, con 10’24. Nell’assoluta pesa la tappa uno, e 27’32 inizia ad essere un distacco ampio dopo solo due giorni di gara.
Mathieu Serradori ed il suo Buggy Century si stanno sicuramente dimostrando all’altezza della gara, ed il quinto posto in prova odierno lo dimostra, staccato di 10’27 dalla testa. Nella generale si conferma quarto, con meno di 15′ da recuperare.
Qualche progresso oggi per l’alsaziano volante Sebastièn Loeb, capace di far segnare qualche buon intermedio sulla sua BRX Hunter nonostante una perdita di rotta nel finale che lo ha fatto scivolare a 16’53 di tappa.
Quello che a prima vista sembra tanto distacco, è anche dovuto alla novità dell’auto portata in gara e costruita dalla Prodrive di David Richards, la quale ha ancora bisogno di essere settata e sviluppata al meglio per tutte le superfici, non destando preoccupazione nonostante i 36’40 nella generale. In questo 2021 occorre solo macinare chilometri.
Dopo il cambio di vettura, passando da Mini X-Raid ad una fiammante Hilux gestita da Overdrive, il polacco Jakub Przygonski si è piazzato in settima posizione, un minuto dietro a Loeb, ma confermandosi nella top 5 generale, a 24′ di distacco.
Differenze ancora minime per essere al secondo “vero” giorno di gara, ma già ritiri illustri come quello del lituano Vaidotas Zala, vincitore della prima tappa 2020, attanagliato da problemi prima alla frizione in prova (ieri, 40minuti persi) e poi oggi in trasferimento, per cause ancora da identificare, che hanno causato il suo ritiro, o meglio la sua non partenza oggi.
Sempre in casa “baltica” problemi anche per Anastasas Junkevicius, molto attardato sulla sua Hilux, e per Romain Dumas, che con la sua RD Limited “DXX” brandizzata Rebellion Racing non è mai di fatto entrato in gara, con problemi continui lungo questi primi giorni di gara.
Domani i concorrenti si troveranno ad affrontare la terza tappa, da Wadi Ad-Dawasir a Wadi Ad-Dawasir, con 403km molto difficili in una tappa costellata da dune, nel bel mezzo dell’ Empty Quarter. Ci saranno le prime vere differenze tra i “big”? Lo vedremo nella prossima puntata.
Sotto l’attuale classifica aggiornata alla tappa n.2