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Dal tetto del mondo nel calcio ai rally, la grande passione per i motori di Daniele Massaro

Una storia a dir poco affascinante quella dell'ex centravanti rossonero

Classe 1961, Daniele Massaro è originario di Monza dov’è nato il 23 maggio. Muove i primi passi nel Monza (1979-1981) per poi passare in serie A alla Fiorentina (1981-1986). Dalla squadra gigliata passa al suo grande amore, il Milan, con il quale disputa nove stagioni (intervallata da una stagione alla Roma), vincendo quattro scudetti, tre super coppe Italiane, due Coppe dei Campioni, tre super coppe Uefa e due mondiali per club. Ma anche con la nazionale arrivano grandissime soddisfazioni come il titolo Mondiale nel 1982, conquistato pur senza mai giocare e l’amaro secondo posto di USA ’94.

Una volta terminata l’attività calcistica, Daniele Massaro si dedica ai rally, mettendoci anima e cuore come faceva nel rettangolo verde. Il debutto avviene nel 1997 al Rally di Monza corso con una Opel Astra GSI 16V. Termina la gara in 47° posizione assoluta e settimo di classe N4. La stagione successiva (1998), decide di fare sul serio e prende parte al CIR 2WD, portando in gara una Opel Corsa GSi. All’epoca il CIR 2WD era un campionato di altissimo livello, basti pensare che i suoi competitors erano Renato Travaglia, Alfredo De Dominicis, Felice Re, Gianluca Vita, Piergiorgio Deila, Matteo Luise Francesco Pozzi. La stagione è di apprendistato, ma comunque abbastanza positiva per un debuttante che arrivava da un mondo totalmente diverso da quello dei motori. Sempre in quella stagione Massaro si toglie lo sfizio di debuttare nel WRC. Si presenta al via del Rally d’Italia-Sanremo con la solita Opel Corsa GSI. Al termine di 400 km cronometrati chiude in 60° posizione assoluta (23° PWRC e 7° di classe N2).

L’annata successiva (1999), disputa nuovamente il CIR 2WD dividendosi tra l’Opel Corsa OPC (usata all’Isola Elba) e la GSI usata nelle restanti gare. Stagione negativa, condita da tanti ritiri, tra cui quello al Rally d’Italia-Sanremo. Al Rally di Monza, decide di cambiare mezzo, passando dalla Opel Corsa GSI alla più performante Subaru Impreza WRX. Nel 2000 decide di passare alla Subaru Impreza S5 WRC’98, vettura che gli darà grandi soddisfazioni. Arrivano infatti due vittorie, la prima al Circuito di Cremona mentre la seconda arriva al Rally del Tartufo, in entrambe le occasioni alle note c’era Massimo Cicero. Sempre nel 2000, arriva anche un’ottimo quarto assoluto al Rally di Como, preceduto solamente da Marco Silva, Carlo Galli e Pietro Porro.

Cambio di vettura anche nel 2001, quando decide di abbandonare la Subaru per passare alla Toyota Celica GT-Four con la quale disputa i rally di Bergamo e di Cremona, terminandoli purtroppo con un ritiro. Sempre nel 2001, arriva anche il debutto su fondo sterrato al Rally di San Crispino. Sulle strade di San Mauro Pascoli, il monzese coglie un buon undicesimo assoluto, risultato estremamente positivo se si considera l’altissimo livello dei suoi competitors.  Tra il 2002 e il 2004 disputa le ultime sue gare, disputando Bergamo nel 2002 (ritiro) e nel 2004 disputa il Ronde Colline di Cesena (13° assoluto) e il Monza Rally Show (31° assoluto), proprio la gara brianzola sarà l’ultima gara della breve carriera rallystica dell’uomo della “Provvidenza”

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