Serena Manca ci racconta il suo 2020: “Un anno difficile, ma i rally mi hanno portato soddisfazioni”
La navigatrice cuneese ci racconta la sua stagione, tra gare importanti e la vittoria a Rally Italia Talent tra le navigatrici
Un 2020 che sta per concludersi. Un anno difficile per via della pandemia da covid-19, che da marzo ha cambiato e non di poco le nostre vite. Anche il motorsport ha avuto i suoi momenti difficili, ma fortunatamente ha saputo rialzarsi, concludendo almeno dal punto di vista dei rally tutti i campionati importanti.
È stata anche un’annata che alcuni hanno saputo cogliere con il giusto piglio e in cui sono riusciti a regalarsi anche qualche bella soddisfazione. È il caso di Serena Manca, navigatrice cuneese classe ’93, che ha da poco concluso una stagione ricca di risultati che gli apriranno sicuramente le porte per un 2021 ancora più appetitoso.
Noi di Rallyssimo, abbiamo avuto modo di scambiarci quattro chiacchere per farci raccontare tutti i vari passaggi del suo venti – venti. Una partecipazione al Tour de Corse storico e la vittoria nella categoria dedicata alle navigatrici a Rally Italia Talent, sono il biglietto da visita per il futuro che verrà. Ma intanto andiamo a vedere cosa ci ha detto.
Ciao Serena, bentornata su Rallyssimo. Una bellissima stagione la tua. Dalla vittoria a Rally Italia Talent tra le navigatrici, alla partecipazione al Tour de Corse storico. Raccontaci questo scorcio di 2020.
Ciao Fabio, innanzitutto grazie a te e a voi di Rallyssimo per il lavoro svolto quest’anno da stacanovisti, per renderci partecipi il più possibile da casa in tutti gli avvenimenti del mondo rallystico. (la redazione ringrazia per i complimenti..)
Per quanto riguarda me, ovviamente è stato un anno duro, non tanto per il covid, ma per la malattia di papà che poi a metà anno se lo è portato via. È stata molto dura. E forse non so ancora realizzare quanto ho passato. Ammetto però che il riscatto rallystico di quest’anno mi ha aiutata molto ad essere forte e credere in me ed alla mia crescita. La partecipazione al Tour de Corse è stata molto dura e intensa su ogni fronte. È però un esperienza che ovviamente mi ha insegnato moltissimo. Proprio a tal proposito, ammetto che non avrei vinto il talent nella categoria Femminile senza il lavoro impegnativo su quelle strade di questi anni, che mi hanno formata nella lettura , nel saper leggere una cartina e sapermi muovere solo con questa , nel saper fare un piano ricognizioni, nel sapersi giostrare in qualche modo con una lingua diversa, e nel sapersela cavare di fronte a situazioni difficili e nuove. Nell’insieme dunque, anche se a livello di gare si è potuto far poco, nel mio piccolo son molto contenta di quanto fatto e che anche quest’anno son cresciuta e finalmente sono arrivate le prime grandi soddisfazioni.
Hai toccato ampiamente il discorso relativo al Tour de Corse, che ricordiamo hai affrontato con Luisa Zumelli. Il rally delle diecimila curve, solamente il nome fa già effetto. Quali sono state le maggiori difficoltà nell`affrontare la gara corsa, scusa il gioco di parole.
Beh che dire, sicuramente un mondo diverso da quello a cui sono abituata. Abbiamo provato con note francesi tradotte e riadattate a casa prima di partire. Note che durante le ricognizioni abbiamo nuovamente corretto ed ogni sera la si passava a correggere nonostante la stanchezza. Alcune pagine non tornavano proprio ed era meglio ricopiarle. Abbiamo svuotato i banchi della cancelleria nei supermercati! Gli imprevisti di forature, pastiglie e gomme finite non mancano mai nelle ricognizioni, e ci portavamo dietro il terrore di perdere giornate per organizzarci con gommisti o meccanici che trovavamo nel tragitto. Mi preoccupavo alla partenza di qualche prova di sfogliare il quaderno per anticipare informazioni sulla ps e mi ritrovavo a vedere che c’erano delle inversioni, e non avevo la più pallida idea di che inversioni fossero per averle provate troppo di corsa o perché su venti prove speciali differenti era difficile ricordarsele.. Ho provato la soddisfazione di arrivare in fondo alle prove speciali sudata e senza fiato, solo per la concentrazione di leggere per così tanti km.
Nella foto qui sopra Luisa Zumelli e Serena Manca all’ultimo Tour de Corse Historique, su Porsche 911.
Un bellissimo racconto, che dimostra quanto tenevi a questa gara e alla soddisfazione di portarla a compimento. Cambiando discorso invece, non poteva mancare una domanda sulla prima gara di questa stagione. Il Rally di Alba. Un’edizione straordinaria, che ti ha visto al via a fianco di Stefano Bruzzese. Come hai vissuto quei giorni correndo fianco a fianco con Tanak, Neuville e tutti gli altri?
Beh, Alba è “l’evento di casa”, un’emozione e una gioia prendervi parte e correre su quelle strade! È stato un doppio piacere correre con Stefano, essendo già amici. È stata una gara tosta per il parco partenti che questa gara offriva. Ma l’importante era esserci e muovere i primi passi su una macchina nuova per lui (come pilota) su strade molto impegnative. Partire da Cherasco in ordine inverso e sfilare tra i piloti da mondiale, beh è sicuramente stato molto originale e bello.
Una domanda che facciamo a tutti e facciamo anche a te. Cosa ci dobbiamo aspettare dal 2021 di Serena Manca?
Ma, diciamo che la situazione covid permette di fare ben pochi programmi, o comunque al momento si ipotizza solo e penso dovremo aspettare il nuovo anno per sapere con certezza quel che si farà. Tuttavia, diciamo che qualche garetta è già in programma, ma per scaramanzia e riservatezza, non parlo mai delle gare che andrò a fare, preferisco parlarne una volta fatte. Riagganciandomi ancora sul 2020, vorrei ringraziare la scuderia New Turbomark nella figura di Peppe Zagami, per l’appoggio costante e aver sempre creduto in me.
Grazie Serena per la disponibilità e cogliamo l’occasione per augurarti buon anno e buone feste nella speranza che il 2021 ti porti tante soddisfazioni e tanta serenità.
Grazie a voi e auguroni a tutta la vostra redazione.