WRC – Davide Riccio: “Gara dura e complicata, correre il WRC è sempre emozionante. Terrei questo format per Monza anche nel futuro”
Intervista con il driver piemontese che ci racconta il suo ACI Rally Monza
Tra gli Italiani al via dell’ACI Rally Monza, c’era anche Davide Riccio. Il driver piemontese si è presentato al via della gara lombarda, portando in gara una Hyundai I20 R5 by Bernini, navigato dalla debuttante Silvia Rocchi, alla sua prima gara mondiale in carriera. Una gara molto complicata la loro, condizionata dal ritiro sulla stage 1 e dal conseguente ricorso al super-rally, che di fatto a penalizzato il risultato finale. Alla fine della quattro giorni di gara è arrivata una 60° piazza assoluta (38° di RC2).
Ciao Davide, bentornato su Rallyssimo. Per te Monza è stata la tua seconda gara iridata in carriera, come è stato tornare nel WRC?
Ciao Matteo, ciao lettori di Rallyssimo. Per prima cosa volevo ringraziarvi di questo spazio. Che dire, per me è stato stupendo, una sensazione bellissima. Correre nel WRC è sempre bello e molto gratificante, per di più correndo tra le “strade di casa”. Riuscire a correre una gara iridata in un’anno così particolare mi riempie di soddisfazione.
Una gara tosta con condizioni meteo “epiche”, quanto è stato difficile correre e scegliere i giusti pneumatici?
Molto difficile, credimi. Le prove che toccavano il parco di Monza erano ricche di insidie e trappole. A questo se poi aggiunto il brutto tempo, che ha reso le condizioni ancora più “fighe” e difficili. Le prove del parco come dicevo erano molto complicate, con terra/fango ovunque, muretti, inversioni con passaggi in cancelli e diversi sottopassi, bisogna stare attenti e ascoltare attentamente le note. Le prove del bergamasco penso non abbiano bisogno di presentazioni, stupende e ricche di fascino. Pirelli ha fornito ottimi pneumatici, noi abbiamo utilizzato prevalentemente gli Sottozero.
Arriva alla fine un 60° assoluto, in una gara in cui hai dovuto ricorrere al super-rally e purtroppo saltare alcune prove causa trasferimento…
Dici bene, purtroppo giovedì abbiamo commesso un errore che ci ha costretti a ricorrere al super-rally. Complice questo siamo partiti come novantunesimi il venerdì, abbiamo corso usando la testa ed evitando rischi inutili. Abbiamo cercato di capire come affrontare i tratti in sterrato, dove il fango la faceva da protagonista, nonostante tutto abbiamo recuperato dodici posizioni. Tieni conto che non abbiamo disputato due prove, in quanto queste sono andate in trasferimento. Il terzo giorno siamo partiti con l’intento di recuperare posizioni, in quanto si correva nelle splendide strade della Bergamasca. Purtroppo di sei prove previste abbiamo disputato solamente i due passaggi sulla Gerosa (la più corta), mentre non abbiamo potuto disputare le due stage lunghe. Un vero peccato, perché la strategia pneumatici era rivolta proprio al recupero di posizioni su queste prove.
Come valuti questa versione del Monza? La vorresti così anche nelle prossime stagioni anche senza validità WRC?
Secondo me, Monza strutturato così è bellissimo, è la versione più bella a cui ho partecipato. Quindi si, la terrei così. Gli appassionati verrebbero in massa a vedere un evento strutturato in questa maniera, anche senza la presenza di Valentino Rossi. Unica cosa che farei è dividere le giornate, con una dedicata alle sole stage parco-autodromo e un’altra in autodromo, permettendo ai meccanici di cambiare assetti alle vetture.
Veniamo al 2021…ti piacerebbe partecipare ad un’altra gara iridata?
Assolutamente si! Queste gare ti portano un bagaglio di esperienza che non ha eguali. Ti permette di crescere come equipaggio e anche come persone. Poi concluderle ti da una gratificazione unica sia a te che al team che ti ha fornito la vettura. Anche tornare a lavoro, dopo aver corso una gara del WRC sembra più semplice.
Grazie del tempo dedicatoci e complimenti per la tua avventura mondiale…alla prossima Davide…