Francia – Jean-Baptiste Franceschi, è lui uno dei nuovi volti del rallismo transalpino
Ventiquattro anni per lui, dopo aver vinto il Volant Peugeot nel 2019, è arrivata in questo 2020 la vittoria nel Campionato Francese Terra
Lo conoscevamo già da tempo. Un talento che è cresciuto come tanti campioni d’oltralpe, sotto le ali della FFSA. Stiamo parlando di Jean-Baptiste Franceschi, fratello maggiore di Mathieu. Una famiglia da rally insomma.
Una carriera in crescendo la sua, anche se dal 2019 sembra aver preso una svolta promettente. Quest’anno lo abbiamo visto nei vari campionati francesi con la Citroën C3 R5, premio per aver vinto nel 2019 il tanto ambito “Volant Peugeot” alla guida della Peugeot 208 R2B. Poi come anticipavamo arriva il ventiventi, l’esordio con la casa del double chevron che avviene in una stagione tutt’altro che semplice. La pandemia provocata dal covid 19, colpisce anche il rallismo transalpino modificando e di non poco i vari calendari. Rimane alla fine della stagione una fantastica vittoria del Campionato Francese Terra ed un terzo posto nella serie dedicata all’asfalto.
L’ultima apparizione per lui di quest’anno però, è al Tuscan Rewind, dove ha condotto una gara ad altissimi livelli fino a quando una foratura lo ha costretto a dire addio ai sogni di gloria.
Abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchere con J.B. e gli abbiamo fatto qualche domanda su questa stagione e su quanto visto dalle nostre parti visto che ha avuto modo di correrci.
Grazie J.B. per la disponibilità con noi di Rallyssimo.. allora raccontaci com’è andata l`esperienza al Tuscan Rewind?
Ciao a voi di Rallyssimo. È stato interessante correre in Italia, con quella tipologia di fondo che non si trova in Francia. Una gara bella e ben organizzata. Peccato per il risultato finale, quella foratura ci ha precluso di lottare per la vittoria, ma è stato bello gareggiare con i migliori piloti italiani.
È stata una stagione intensa la tua, ma fortemente ridimensionata dalla pandemia covid 19. Raccontaci il tuo piccolo cammino in Francia sia nel Campionato Terra, sia nella serie dedicata all’asfalto con la C3 R5?
Con la C3 R5 ci siamo subito trovati a nostro agio. Una macchina con cui abbiamo trovato fin da subito un buon feeling sia sull’asfalto che sulla terra. Poi con il tempo abbiamo affinato il tutto e siamo molto contenti di questo.
Visto che hai corso in Italia, cosa hai notato di differente, se ci sono differenze, rispetto alle gare francesi?
In Italia c’è una grande passione per i Rally. Tante belle macchine, livree, insomma si cura molto questo aspetto. Non dico che in Francia sia meno bello questo mondo, ma secondo me su certi aspetti in Italia si cura di più, sembra ci sia più passione.
Una risposta a sorpresa questa, che la dice lunga su come i nostri campionati siano molto valutati al di fuori dei nostri confini. Concludiamo l’intervista con una domanda scontata. Cosa dobbiamo aspettarci dal 2021 di J.B. Franceschi?
Al momento non lo sappiamo. Anche Citroën Racing non ci sa dire perché nessuno sa cosa succederà in questo periodo. Sembra essere difficile per tutti e lo capisco. Spero di nuovo di correre nel Campionato Francese con la C3. Se non ci sarà questa possibilità, dovrò vedere con gli sponsor che sto cercando se si riuscirà a fare qualcosa. Non posso fare affidamento solo sull’aiuto di Citroën.
Grazie mille Jean-Baptiste per questa intervista e ti auguriamo un 2021 altrettanto ricco di soddisfazioni.