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CIWRC – Intervista esclusiva al vincitore 2020 del CiWRC, Corrado Fontana

Il pilota lariano va ad arricchire il suo palmares dopo i quattro trionfi nell'IRC e nel Trofeo Italia Rally

Oggi, cari lettori di Rallyssimo, vi regaliamo un’esclusiva dal sapore tricolore. Infatti, abbiamo incontrato in esclusiva il neo-vincitore del Campionato Italiano WRC, il comasco Corrado Fontana.

Il pilota Lariano, vanta una lunga carriera, costellata di diversi titoli. Fontana ha vinto per ben quattro volte l’IRCup (2005, 2006, 2013 e 2015), il Trofeo Italia Rally nel 2003 e quest’anno il CI-WRC.

Ciao Corrado, benvenuto su Rallyssimo. Partiamo dalla fine, un 2Valli difficilissimo con condizioni meteo e delle strade veramente impegnative. Alla fine dopo una gara accorta e di testa è arrivato il titolo CIWRC. Ci racconti la tua gara, soprattutto dopo il ritiro dei tuoi due principali competitors?

Essendo una gara nuova per noi, sapevamo che il 2 Valli non era l’ideale come gara in cui giocarsi tutto, ma l’abbiamo preparata bene, studiando parecchio i video presenti sulla rete. E poi quest’anno il percorso era corto.

Tracciato che non mi è piaciuto…. strade troppo strette, poco tecniche e rotte; ad alto rischio foratura o che in caso di pioggia si sarebbero conciate troppo, come poi è accaduto.

Non sono d’accordo sulla scelta di farci volutamente correre su queste strade per scoraggiare la presenza del pubblico… ed è stato un peccato, anche perchĂ© mi dicono che la gara ha tante altre strade molto piĂą tecniche ed interessanti. Basti pensare al Rally dell’Elba appena corso, in cui gli organizzatori hanno puntato sulle 2 prove piĂą rappresentative dell’isola, una da 27, l’altra da 24 Km.

Detto questo, la gara si è complicata da subito a causa della tanta pioggia scesa fino a poche ore dal via… io stesso sono rimasto sorpreso da quanto fango ci fosse giĂ  dal primo giro, con sole dieci macchine partite prima di noi. Purtroppo abbiamo visto subito che non eravamo competitivi, poco feeling con auto e gomme, l’esatto opposto di quanto successo sole 2 settimane prima all’Elba, in cui riuscivamo a spingere al 100%.

Le condizioni del 2° giro erano incredibili, ben oltre quanto si trovi di solito al terzo passaggio, non mi ha sorpreso la quantità di uscite di strada che ci sono state, anche di piloti con molta esperienza e che non si stavano prendendo particolari rischi. Era una sorta di roulette, in ogni curva poteva uscire il tuo numero.

Con Rossetti e Miele out, ci siamo ritrovati in testa, sapendo che ci sarebbe bastato anche il 2° posto dietro a Carella per vincere il Campionato. A quel punto abbiamo alzato il piede, andando ad un passo molto inferiore di quanto sia necessario quando devi solo portare in fondo la macchina, perchè anche se non stavi lottando, le condizioni potevano regalare brutte sorprese, come purtroppo è successo a Basso.

Diciamo che è stata una gara in cui mi sono divertito davvero poco, ma al 2 Valli contava una cosa sola, il risultato, e quello è arrivato.

Un titolo CI-WRC inseguito da anni, quanta soddisfazione c’è dietro il titolo e soprattutto averlo ottenuto con Hyundai visto che sei stato il primo a credere e vincere un titolo (IRC 2015) con questo marchio in Italia?

Ora la soddisfazione è tanta, perché non mi andava giù di non esser più riuscito a vincere un Campionato che ritenevo di poter conquistare.

Dal 2002 ad oggi, ad eccezione dei 4 anni di Campionato Europeo, il 2° posto finale in un Campionato, che fosse IRC o CIWRC, per me significava solo non aver raggiunto l’obiettivo di inizio stagione e in 15 anni ho vinto 7 Campionati.

Abbiamo scelto di investire nel marchio Hyundai nel 2015.
Solo la nostra squadra HMI possiede queste WRC, e i successi che ancora quest’anno abbiamo conquistato con diversi piloti, mi conferma che abbiamo fatto la scelta giusta.

Dividi da anni ormai, l’abitacolo con Nicola Arena, quanto è importante il vostro rapporto nei successi che avete ottenuto?

Direi tanto. Credo fermamente che il rally sia uno sport di coppia, ognuno con un ruolo ben preciso e differente dall’altro. Non è un caso se i top della nostra specialitĂ  siano piloti affiancati sempre dagli stessi navigatori.

Non è solo una questione di capacità; nel mondiale tutti i navigatori sono di altissimo livello, ognuno in grado tranquillamente di svolgere il proprio compito, ma credo che difficilmente ci potrebbe essere un rimescolamento degli equipaggi.

Quello che intendo è che il feeling che c’è in macchina è fondamentale in tanti momenti della stagione, ed è una cosa che cresce con il tempo, non dipende dalla bravura di pilota o navigatore.

Con Nicola corriamo insieme da piĂą di 10 anni, e lo reputo uno dei pochi italiani in grado di poter correre con qualsiasi pilota e in qualsiasi gara del mondo.

Ti piacerebbe in un futuro prossimo provare la Hyundai I20 WRC Plus oppure partecipare a qualche round del mondiale?

Poter provare la Hyundai WRC Plus ovviamente si! Per un pilota è sempre bello poter salire sulle auto top del mondiale. Ho avuto la possibilità di fare qualche km con la Fiesta PLUS guidata da mio cugino, ed è stato molto interessante vedere la differenza con le nostre WRC.

Detto questo, credo che difficilmente mi vedrete al via con queste auto. Ad oggi in Italia non c’è nessuno in grado di correrci, e a me quello che interessa è la battaglia con più avversari possibili.

Sarai al via del Trofeo ACI Como nel Trofeo riservato alle WRC, che ci dici su questa gara?

Non potrei mancare! L’obiettivo è quello di migliorare le 7 vittorie nella mia gara di casa. E poi quest’anno, nonostante un percorso più ridotto, si torna a correre “la mia prova” di Sormano, in versione classica da 15 Km….. mancava dal 2014 e non vedo l’ora!

Grazie Corrado per averci dedicato un po’ del tuo tempo, buon divertimento a Como e alla prossima.

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