RallyLegend – Ercolani e Roggia, due cognomi di nuovo insieme a Rallylegend

Leggere quei due cognomi in un’elenco iscritti di un rally, inutile dirlo, ci ha fatto emozionare tantissimo e perché negarlo, ci ha fatto scendere anche anche una lacrimuccia. Stiamo parlando di Andrea Ercolani Volta e del suo navigatore Matteo Roggia. Andrea è il figlio di Massimo Ercolani, uno dei più forti interpreti dei fondi sterrati in Italia, vincitore nel 1996 del Trofeo Tradizione Terra. Matteo invece, figlio di Loris Roggia, grande navigatore con oltre 45 presenze nel Mondiale, organizzatore di gare automobiliste e tra i padri di uno dei primi portali internet delicati ai rally in Italia, ovvero rallylink.

Con Andrea e Matteo parliamo di come è nata l’idea di correre al Legend, passando per l’attesa e per le tante emozioni che vivranno in questo intenso fine settimana.

Ciao Andrea e Matteo, com’è nata l’idea di questo prestigioso debutto al Legend?

A.  Allora, l’idea di partecipare ad un rally insieme c’è da tempo.. purtroppo entrambi siamo rimasti un po’ fuori dal mondo delle corse però la voglia sicuramente è tanta. Quest’anno grazie a Daniele Ceccoli che ci ha proposto di utilizzare la sua macchina e di darci una mano nell’organizzazione, non potevamo tirarci indietro.

M. Come tutte le cose è nata per caso. O meglio, l’idea di partecipare ad un rally insieme è qualcosa di cui parliamo e su cui scherziamo da tempi immemori, d’altronde visto il contesto in cui siamo cresciuti non è che naturale voler affacciarsi a questo mondo. La decisione vera e propria di partecipare quest’anno al Legend e con questa macchina è scaturita 3 settimane fa, da un gelato preso a Dogana dopo un pranzo a base di pesce. Tra una chiacchiera e l’altra sull’esistenza di un gelato salato (esiste!), è saltato fuori l’argomento RallyLegend e questa nostra fantasia, più da ragazzini che realmente fattibile, di ricreare l’equipaggio Ercolani-Roggia.

Sarà per entrambi una prima volta, come state vivendo questa attesa e come vi siete preparati?

A. Per me non è la prima volta avevo già corso nel 2014 sempre al Legend. Sicuramente sara bellissimo correre assieme a Matteo, che è una grande amico.

M. Tutto è accaduto in maniera così veloce che non ho avuto il tempo di sentire l’attesa. Se poi aggiungiamo lo stress di fare un corso accelerato da navigatore con mia madre, queste settimane sono passate tanto velocemente da non accorgermene.

Avete svolto qualche test in vista della gara?

A. Ovviamente no test 😂 ma non sarà un problema dai.

M. Se andare su e giù per una strada di montagna a 15 km/h conta come test, allora si.

La scelta della vettura, è ricaduta sulla Ford Sierra dell’88, come mai questa scelta?

A. La macchina è capitata appunto perché è di Daniele, ma devo dire che è una signora macchina e sono molto emozionato.

M. (vi ricordate la risposta alla prima domanda? ecco continua qua) Al che Daniele Ceccoli rispose con un semplice “se volete io ho la macchina, il resto si fa in qualche modo”. Nel tempo di percorrere Dogana-Santa Cristina, dove Andrea abita, si era già messo in moto quel meccanismo che porta ad allacciarsi le cinture sulla linea di partenza. Ed eccoci qua.

Sapere che in tanti si sono emozionati nel vedere i vostri cognomi in un elenco iscritti soprattutto di una gara così prestigiosa, che effetto vi fa?

A. Siamo ancora più emozionati, abbiamo avuto dei grandissimi padri e sono orgoglioso di ricordarlo anche in questa maniera. Sarà una bella cosa.

M. Credo che dia un’idea abbastanza chiara di cosa questo equipaggio e i nomi scritti su quei finestrini abbiamo significato per questo sport. Personalmente non posso che essere contento e fiero di vedere che dopo tutto questo tempo le persone continuano ad emozionarsi per la semplice esistenza di un equipaggio Ercolani-Roggia.

Essere un equipaggio è un sogno che si avvera, soprattutto per Matteo, che ricordo le sue parole di quando ci siamo conosciuti qualche anno fa, ti va di parlarne?

M.  Essendo nato in questo ambiente e avendo passato gli anni e le vacanze più belle della mia vita nelle direzioni gare e nei parchi assistenza la voglia di sedermi in macchina è sempre stata parte integrante del mio essere. È innegabile però che negli ultimi anni la mia vita abbia preso una strada diversa dalle prove speciali e dal rumore assordante delle vetture sul palco di partenza (più verso ciliegi in fiore e sushi). Questo evento, che guarda caso avviene proprio sul palcoscenico sammarinese, dove ho passato le mie estati prima come “piccolo aiutante porta caffè della fams” e poi come ospite della famiglia Ercolani (altra casualità), rappresenta un po’ un ritorno alle origini. Esiste una parola in Giapponese “tadaima”, che si traduce con il concetto di “dopo [tanto] tempo sono di nuovo a casa”, e al pensiero di salire su quel palco, come sono salito decine di volte, ma vedendolo da un’altra prospettiva mi fa venire in mente solo una cosa: tadaima.

Entrambi figli d’arte, ma le relative famiglie che ne pensano di questo weekend che sta per entrare nel vivo?

A. Siamo tutti emozionati in famiglia, queste cose mettono sempre una bella energia, comunque sono contenti e non vediamo l’ora di partire!!

M. Non nascondo che pensavo ci sarebbe stata una guerra nucleare per “vincere” il permesso di partecipare. Invece dopo 27 anni di scherzi ai danni di mia mamma sulla sua ansia alla sola idea che uno di noi potesse finire in una macchina da rally, quando le ho comunicato che io e Andrea avremmo partecipato al Legend lei rispose con un “dobbiamo trovare delle tute che matchino” … Il che secondo me testimonia che persino l’entità suprema attorno a cui ruota l’intero universo (mia madre) ha capito che era ora.

Grazie ragazzi e buon divertimento.

Grazie a voi di Rallyssimo.