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WRC – Stefano Pudda: “Festeggiare le mie prime quaranta gare in carriera al RIS è unico”

Esclusiva col navigatore sardo che affiancherà Pablo Biolghini. L'equipaggio correrà con una Skoda Fabia R5

Continuano le nostre interviste in esclusiva con i protagonisti del Rally Italia Sardegna. Oggi è il turno di Stefano Pudda, co-equiper di Padru (paese situato a pochi chilometri da Olbia), che proprio sulle strade del Sardegna iridato, festeggerà le quaranta gare in carriera. 

Con Stefano, abbiamo parlato del RIS 2020 che correrà dettando le note a Pablo Biolghini su Skoda Fabia R5, del suo 2019 e non solo…

Ciao Stefano, per te sarà la seconda presenza nel Mondiale, come ti sei preparato a questo importante evento?

Ciao Matteo, ciao ragazzi…grazie per questo spazio! Purtroppo la prima presenza è stata così così, abbiamo partecipato praticamente solamente al day1 (prova spettacolo del giovedì e venerdì), poi purtroppo a causa di un incidente non siamo potuti ripartire. Sono felicissimo di essere nuovamente al via del RIS, tra l’altro questa sarà la mia quarantesima gara, quindi quale migliore occasione per festeggiare questo traguardo? Un numero che per molti vorrà dire poco, specie su in continente dove magari quaranta gare le si fa in uno-due anni, ma noi sardi sono numeri molto importanti, dato il limitato numero di eventi nella nostra Isola. L’esperienza dello scorso anno, ci aiuta tantissimo nella preparazione dell’evento.

Ti riporto al 2019, qual’è stato il bilancio della tua stagione rallystica della scorsa stagione?

La scorsa stagione è andata molto bene. Nonostante un inizio non proprio positivo al Vermentino, dove per un mio errore abbiamo perso una quinta posizione assoluta. Successivamente ho disputato lo Shardana, arrivando secondo assoluto leggendo le note ad Andrea De Luna. Inoltre ho conosciuto Christian Gabbarini, con il quale ho corso il Tuscan Rewind, gara stupenda terminata con il primo posto di gruppo, di classe e di Trofeo Yokohama. Con Christian avevamo programmato il CIRT 2020, raggiungendo uno dei miei obbiettivi, ma purtroppo il Covid-19 ha bloccato tutto. Naturalmente non scordo la gara che per me è di casa, ovvero la Cronoscalata di Tandalò con Stefano Marrone, dove abbiamo chiuso quarti assoluti tra le vetture rally.

Covid-19 ha cambiato la struttura dei rally anche nel WRC. Come vedi questa scelta e la confermeresti anche nel futuro oppure torneresti hai canonici 300 km di prove?

Gran bella domanda, di difficile risposta però. Come tutti avranno notato, si è messa in moto una grandissima macchina organizzativa solo ed esclusivamente per quel riguarda i protocolli Covid-19. Il momento è molto complicato, soprattutto quel che riguarda l’effettuazione dei tampon, sai bene che in Sardegna poi il tutto lo è ancora di più. Quindi dobbiamo solo dire grazie ha chi organizza, dobbiamo essere tutti altamente responsabili. Sulla questione chilometri, non saprei risponderti. Per noi fare 260 o 300 chilometri cambia poco, sono chilometraggi comunque importanti, se paragonati a quelli di un CIR attuale che a malapena sfiora i 90 chilometri, se non anche meno. Il Covid-19 ha complicato anche la gestione gara, infatti non si effettueranno più i classici controlli orari, sta a noi navigatori compilare la tabella tempi (ingressi, orari di controllo orari, partenza, arrivi, teorici). Sarà tutto nuovo, sono molto curioso per come si evolverà il tutto…

Descrivi il sardegna in tre parole?

Paesaggi, profumi e passione.

Grazie della chiacchierata Stefano e in bocca al lupo.

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