WRC – Intervista esclusiva col direttore generale del RIS, Antonio Turitto
Ci siamo fatti raccontare la gara che sarà in questo difficile 2020
Mancano tre settimane alla gara più importante dell’anno per noi Italiani, il Rally Italia Sardegna. La gara sarda, unico evento italiano del Mondiale WRC, si svolgerà dall’8 all’11 ottobre con Alghero come base. In attesa di sentire, come da nostra tradizione, i tanti protagonisti che si sfideranno nella tre giorni sarda, abbiamo intervistato in esclusiva Antonio Turitto, che all’interno dell’organizzazione del RIS, svolge il ruolo di Direttore Generale del Rally.
Ciao Antonio, per prima cosa grazie per questa intervista. Partiamo dalla conferma del RIS nel WRC 2020. Un lavoro incredibile in un periodo storico che difficilmente dimenticheremo. In tutto questo l’Italia è l’unica nazione, tra quelle costrette a rinviare la gara, ad essere riuscita nell’impresa di ricollocare la gara a calendario. In tutto questo la sinergia tra Aci, Ac Sassari e Sardegna quanto è stata importarte?
Abbiamo ricollocato il Rally Italia Sardegna, ma ancora non l’abbiamo corso. Detto questo, un po’ per scaramanzia, abbiamo attuato una formidabile sinergia mettendo in campo il Sistema Italia, e cioè la capacità di reagire di fronte alle avversità e alle complicazioni.
Meno chilometri cronometrati ma la qualità delle prove rimane comunque altissima. I piloti e addetti ai lavori come hanno accolto questa nuova formula?
Grazie al lavoro di tutti in questi anni, RIS è un punto di riferimento del Campionato del Mondo Rally perché è riuscito, e riesce, a coniugare sport e spettacolo. La risposta degli addetti ai lavori è stata positiva anche di fronte all’inevitabile riduzione dei chilometri.
Un percorso che rispecchia le vecchie edizioni e in più una bella new entry, la PS di Tempio Pausania. Cosa ci puoi anticipare su questa prova? Le prove spettacolo di Ittiri e Olbia saranno riproposte nel 2021?
La prova di Tempio Pausania è, in parte, un’incognita essendo in parte nuova. Sono strade che utilizzammo, in parte, nel 2004 e nel 2005. Ma non voglio anticipare alcun giudizio tecnico. Mi preme invece ricordare che Tempio Pausania, storica piazza di esigenti appassionati, merita d’esser tornata nel Rally Italia Sardegna. Ora non parliamo di Olbia e Ittiri, concentriamoci su questa edizione.
Il parco assistenza sarà chiuso al pubblico (secondo le disposizioni governative e FIA), questa scelta è estesa anche alle prove speciali. Quali sono i protocolli anti Covid, che si adotteranno per i controlli di piloti, media e Marshall?
Non solo il parco assistenza e il podio sono chiusi al pubblico. Lo saranno anche le prove speciali. Speravamo fino all’ultimo che il nuovo decreto ci consentisse di aprire le nostre porte. Così non è stato, ma ci uniformiamo alle disposizioni con spirito di servizio e senza alcun dubbio perché la crisi epidemiologica Covid-19 impone una rigorosa applicazione delle norme. A questo proposito desidero chiedere al pubblico, in particolare a quello sardo, di non andare sulle prove speciali. So di chiedere un grande sacrificio, ma è per il bene della disciplina e del Rally Italia Sardegna. Ci sarà un’ampia programmazione televisiva e in streaming che consentirà di seguire RIS stando a casa.
Uno dei successi più importanti delle ultime edizioni sono stati i Gold Pass, da quando sono nati hanno avuto anno dopo anno una richiesta sempre crescente grazie all’offerta tecnica che avete proposto. Quest’anno difficilmente saranno presenti, verranno riproposti nel 2021?
Sicuramente, e con un’offerta sempre più diversificata: dal pacchetto turistico che prevede anche l’albergo, al semplice ingresso in prova speciale a un prezzo del tutto competitivo, soprattutto se confrontato con gli stadi di calcio.
Quest’anno il RIS non sarà valido per i campionati nazionali (CIR, CIRT e JuniorCIR). Aci Sport lavorerà per il 2021, per riproporre ciò che è stato fatto nel 2019 dato che fu un vero e proprio successo?
E’ una scelta che non compete all’organizzazione del RIS, che tuttavia spingerà per avere i campionati italiani che, nel 2019, hanno dato lustro alla gara sarda. E viceversa, naturalmente.