WRC – Il ritorno di Monza a chiusura del Mondiale 2020: le WRC+ nel Parco a dicembre?

Eravamo ancora nel pieno del lockdown quando tra gli ambienti della stampa di settore nazionale faceva capolino una notizia che lasciava anche gli addetti più navigati a bocca aperta: il Monza nel WRC.

La “sparata” sembra tale: erano ancora a venire le cancellazioni di Germania e Giappone, il Turchia sembrava vacillare e il Mille Laghi era ancora confermato. Chi poteva prevedere tutto quello che avrebbe investito il Mondiale di lì a qualche mese?

Ora però ci pensa la prima penna di DirtFish.com, David Evans, ad “agitare le acque” del rallismo italiano.

Ok, nessuno vuole illudersi che sarebbe un evento in grado di rivaleggiare con il mitico Rally di Sanremo […] ma ci sono abbastanza chilometri nel circuito per renderlo interessante

Già l’ADAC, se il governo federale non avesse imposto restrizioni di ordine pubblico, si sarebbe corso solamente all’interno di Panzerplatte. E l’interessamento non si ferma ai soli chilometri.

Si parte dall’evento: ogni anno il popolo dei rally italico si divide tra lodare o insultare la manifestazione brianzola: chi la annovera tra i rally, chi la classifica come “gara tra i birilli e le gomme“; successivamente la discussione si infuoca attorno a flange, soubrette sedute sui sedili di destra e al numero di R5 iscritte. Ci si dimentica però che nel bene o nel male di evento si può parlare senza scendere in ovvietà: e solo alla parola evento un promoter comincia a ragionare in termini di visibilità. Lewis Hamilton, Ken Block, Robert Kubica, Sebastian Loeb, Thierry Neuville, Andreas Mikkelsen, Jorge Lorenzo sono stati ospitati nelle ultime edizioni, fino alla festa per il Titolo Cosruttori 2019 conquistato da Hyundai, con tanto di personale invitato in Autodromo e cena di gala al sabato sera.

E poi le tribune, vuote per il Gran Premio d’Italia di F1, potrebbero popolarsi salvo restrizioni di sanità: una cornice controllata di fans per il gran finale sarebbe un sollievo per l’organizzatore potendo mettersi al riparo da critiche sulle misure anti-pandemia.

Infine i tasselli a cui non si pensa perchè ritenuti “ovvi”: una marca di pneumatici milanese che solamente 1 mese dopo la gara nel parco recintato più grande d’Europa, diventerà fornitore unico del campionato; e un motociclista pesarese che avendo già fatto sua la bouclè 7 sette volte avrebbe l’opportunità di poter firmare l’ottava di fronte a gente ‘del mestiere’.

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