Toyota rilancia l’idea “Stage di qualificazione” nel WRC

Il mondiale non è ancora ricominciato e già iniziano i primi ragionamenti strategici da parte delle principali case. E tra i vari temi da affrontare ce n’è uno che non ha mai smesso di essere in voga: l’ordine di partenza. Se ne discute ormai da secoli e sono stati fatti tantissimi tentativi per cercare di organizzare gli start in modo equo e senza che nessuno ne esca penalizzato.

Nel primo round dopo la ripresa, il Rally di Estonia che andrà in scena dal 3 al 6 settembre, si proverà ad invertire l’ordine di partenza il sabato a ora di pranzo ma anche questa soluzione pare non mettere tutti d’accordo. Ed è così che il direttore tecnico di Toyota Tom Fowler è tornato a parlare di stage di qualificazione in un’intervista rilasciata a Dirtfish.

Secondo il manager nelle gare di due giorni sarà ancora più evidente il peso dell’ordine di partenza, penalizzando pesantemente chi parte davanti e rischiando di decidere le gare fin dalle prime battute.

Incalzato dagli intervistatori che gli hanno ricordato quando nel 2013 nel WRC era stata inserita la “qualifying stage”, Fowler ha ammesso che ci sarebbero alcuni vantaggi, sottolineando come lo shakedown abbia un po’ perso di valore e risulti abbastanza noioso. Quindi sarebbe una soluzione funzionale per i team e per l’ordine di partenza che andrebbe ad aggiungere anche un po’ di spettacolo alla prima giornata di gare.

Non dello stesso avviso Richard Millner di M-Sport che ritiene che l’ordine di partenza attuale vada benissimo com’è, considerando lo spettacolo offerto dalle gare disputate con l’attuale configurazione.

E voi come la pensate? Siete pro o contro la prova di qualificazione?