Colle del Lys, la leggendaria prova del Rally Città di Torino – Luoghi di Rally
Luogo di epiche battaglie sia a livello nazionale che mondiale
Un nuovo racconto va ad arricchire la rubrica che raccoglie i luoghi più famosi che i rally hanno percorso nella Penisola.
Non scopriamo di certo noi il fascino dell’Italia e dei suoi panorami. Quello che vogliamo da questa nuova rubrica “Luoghi di Rally” è farvi scoprire (o riscoprire) luoghi all’apparenza non troppo famosi ma che per i rally hanno un significato importante. Posti, vicoli, curve e passaggi in cui si sono scritte pagine importanti e in cui ancora oggi (talvolta) si corre e dove ogni giorno si continua a respirare rallismo, storia e passione.
Ci eravamo lasciati con il Rally del Gargano e la prova di Monte Sant’Angelo, mentre oggi ci trasferiamo in Piemonte nelle Valli di Lanzo. Situate a circa 30 km da Torino, oltre ad essere famose per gli splendidi scorci naturalistici e per i prodotti tipici del luogo, negli ultimi trent’anni hanno aumentato la loro popolarità grazie anche al Rally Città di Torino e alla spettacolare prova del Colle del Lys.
Colle del Lys: la storia
Il Colle del Lys è un valico alpino delle Alpi Graie situato in provincia di Torino e collega la bassa Valle di Susa con la Valle di Viù, più precisamente i comuni di Rubiana e Viù.
Ecco come viene descritto da Wikipedia:
Il colle si apre tra il Monte Arpone e il Monte Pelà e si trova alla testata della Val Messa e del Vallone di Richiaglio . È raggiungibile in auto da Viù o da Rubiana tramite la SP 197 ed è un buon punto panoramico sulle vallate e sulla pianura torinese. Non lontano dal colle sorge il Santuario della Madonna della Bassa. Dal 2004 la zona è stata inclusa nel Parco Naturale di interesse provinciale del Colle del Lys.
Colle del Lys nei rally
La prima edizione del Rally Città di Torino risale al 1986 e il primo pilota a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della gara torinese fu Gianfranco Cunico al volante di una Lancia 037. Due anni più tardi le splendide prove speciali delle Valli di Lanzo vennero inserite all’interno del Rally di Sanremo, vedendo passare piloti del calibro di Carlos Sainz, Miki Biasion, Markku Alen, Didier Auriol, Dario Cerrato, Alex Fiorio, Juha Kannkunen e Kenneth Eriksson.
Nel 1988 e 1989 la gara fu inserita nel calendario del Campionato Svizzero, e vide come vincitori Christian Jaquillard (Ford Sierra RS Cosworth) e Philippe Dubler (Alfa Romeo 75). Tra il 1991 e il 1994 divenne uno dei principali appuntamenti del Campionato Italiano Rally Aperol (dal 1993 cambierà nome in Campionato Promozione Rally) con i trionfi di Piero Longhi, Enrico Bertone, Alessandro Battaglin e Carlo Zucchetti.
Successivamente entrò a far parte del Campionato Italiano Due Ruote Motrici, diventando il teatro di epiche battaglie tra piloti del calibro di: Piergiorgio Deila, Renato Travaglia, Francesco Pozzi, Luca Cantamessa, Paolo Andreucci e Stefano Bizzarri. Il pilota che detiene il maggior numero di vittorie nella classica torinese è Renato Travaglia con tre successi: 1995,1996,1999.
Attualmente la gara è valida per la Coppa Rally di Zona 1, mentre negli ultimi anni a salire sul gradino più alto del podio ci hanno pensato: Damiano De Tommaso, Luca Cantamessa, Mario Trolese, Jacopo Araldo, Simone Miele, Claudio Marenco e il locale Andrea Sala. Da non dimenticare i successi ottenuti in questa gara da due piloti che purtroppo ci hanno lasciato prematuramente: Roberto Botta (2003) ed Emanuele Garosci (1998, 2000).
Nella passata edizione a firmare il miglior tempo sui due passaggi del Colle del Lys sono stati Damiano de Tommaso e Giorgia Ascalone su Skoda Fabia R5.
Il Colle del Lys raccontato da chi l’ha affrontato
Abbiamo chiesto a Mario Trolese, pilota e organizzatore del Rally Day di Castiglione Torinese, di raccontarci i segreti di questa splendida prova speciale. L’esperto driver torinese ha ottenuto in carriera una vittoria assoluta al Rally Città di Torino nel 2009, oltre ad altri due piazzamenti a podio nel 2014 e 2016 con la Peugeot 207 S2000.
Ecco cosa ci ha raccontato:
Bisogna innanzitutto fare una premessa e dire che ci sono delle prove speciali capaci di trasformarsi in veri e propri miti. Per i rallisti torinesi, quelli con i capelli bianchi per intederci, si ricorderanno sicuramente della famosa Panoramica, ma anche la prova del Colle del Lys ha da sempre avuto il suo fascino e da molti viene considerata come “l’Università dei Rally”. Su questo tratto di strada, che da Rubiana porta nel cuore della Valle di Lanzo, dagli anni 60 ad oggi sono passati i più importanti eventi rallystici come: il Rally dei Rododendri, il Rally del Sestriere, il Rally di Sanremo, fino ad arrivare al Rally Città di Torino.
Nel corso degli anni questa splendida prova è stata percorsa in entrambi i sensi. La versione da Rubiana a Viù ha caratterizzato quasi tutte le edizioni del Città di Torino, ed è per questo che ho scelto di raccontarvi quest’ultima. La prova prende il via appena fuori l’abitato di Rubiana nei pressi del ristorante “La Pineta” in borgata Giangallo. La prima parte è caratterizzata da un sottobosco a tratti umido non molto impegnativo, ma utile per prendere subito un buon ritmo.
Una volta arrivati in borgata Ferro si affrontano un paio di tornanti e da quel momento inizia la salita, che è anche la parte più tecnica, dove è necessario mantenere ben salda la concentrazione a causa dei continui cambi di direzione che costringono ad una guida molto attenta. Questa è la parte cruciale della speciale e una volta raggiunta la borgata Giraldi si arriva nei pressi di Mompellato. Superato questo tratto la strada diventa meno guidata e la velocità aumenta sensibilmente anche se la guida diventa più rilassata.
Successivamente un tornante a sinistra immette sul lungo rettilineo che porta al famoso scollinamento del colle. Durante la gara questa è la parte più difficile da gestire perchè si raggiungono delle velocità notevoli ed è importante avere chiara la traiettoria con la quale affrontare il dosso. Solo in occasione dell’edizione ’96 fu inserita una sorta di chicane in cima al colle per diminuire le velocità. Da qui inizia la discesa relativamente ripida, ma particolarmente veloce con un rettilineo di circa 150 metri. In questo tratto nel 1988 Didier Auriol si rese protagonista di una rovinosa uscita di strada insieme alla sua Ford Sierra Cosworth. In questa fase è molto importante la gestione dei freni perchè per circa 7 km la prova è abbastanza veloce e molto guidata.
Una volta giunti in borgata Niquidetto inizia un tratto con una serie di curve tutte uguali fra loro che portano in località Bertesseno. Questo punto della prova è caratterizzato da un sottobosco molto tecnico con una sequenza di curve impressionanti. Anche se non molto veloce è sicuramente impegnativo. Si arriva così a Colle San Giovanni dopo aver percorso circa due terzi della prova speciale. Il peggio sembra essere ormai mai passato, ma in questo tratto è fondamentale mantenere la concentrazione perchè si è impegnati in continui allunghi inframezzati da tornanti con una strada in costante discesa.
Qui gioca un ruolo determinante l’aver capitalizzato la riserva dei freni, degli pneumatici e soprattutto la propria resistenza fisica dopo lo scollinamento. La parte finale prevede una serie di tornanti dove non c’è nulla da inventare, e si arriva così alla frazione Molar. Il fine prova è posto poco dopo nei pressi della frazione Molte.
Saliamo ora in macchina insieme a Mario Trolese per gustarci a pieno la prova del Colle del Lys :
Rally di Sanremo 1988 e il Colle del Lys
Per il 1988 gli organizzatori del Rally di Sanremo decisero di introdurre alcune novità ad un percorso di gara che contribuì a scrivere pagine di storia della specialità. Oltre ai temutissimi asfalti dell’entroterra ligure e agli splendidi sterrati in terra Toscana, vennero inserite le prove speciali in asfalto situate nelle Valli di Lanzo. Ai nastri di partenza della gara ligure, valida come dodicesimo appuntamento dell’iridato rally, si presentarono ben 124 equipaggi.
Nell’elenco iscritti troviamo veramente nomi illustri: Miki Biasion, Alex Fiorio, Markku Alen, Stig Blomqvist, Didier Auriol, Carlos Sainz, Dario Cerrato, Yves Loubet, Kenneth Eriksson, Jorge Recalde, Juha Kankkunen e Andrea Zanussi. La prima tappa scattò come di consueto sugli asfalti dell’entroterra ligure e farla subito da padrone non furono le Lancia, ma la Ford Sierra Cosworth di uno scatenato Carlos Sainz.
Il pilota spagnolo continuò la sua marcia trionfale anche sugli inediti asfalti delle Valli di Lanzo, rispondendo colpo su colpo agli attacchi sferrati dalle Lancia Delta. Due furono i passaggi sulla splendida speciale del Colle del Lys, e a far registrare il miglior tempo in entrambi i casi fu Dario Cerrato con la Lancia Delta Integrale Totip del Jolly Club.
Sempre su questa prova Didier Auriol, in coppia con Bernard Occelli, si rese protagonista di una violenta uscita di strada con la sua Ford Sierra Cosworth.
La gara fu vinta da Miki Biasion e Tiziano Siviero su Lancia Delta Integrale del team Lancia Martini. Il pilota di Bassano del Grappa grazie a questo risultato potè festaggiare la conquista del suo primo titolo iridato. Meritano un giusto ricordo Jean – Marc Dubois e Robert Moynier, i quali persero la vita sulla PS di Lanzo dopo una terribile uscita di strada con la loro Citroen AX Sport.
Il Colle del Lys oggi
Se vi capita di raggiungere le Valli di Lanzo al di fuori del periodo del rally e siete amanti delle escursioni il Colle del Lys fa proprio al caso vostro. Da qui partono splendidi itinerari che vi permetteranno di scoprire e ammirare le bellezze paesaggistiche di queste zone.
Vi lasciamo ora con una splendida immagine che ritrae le due Peugeot 306 Maxi di Piergiorgio Deila e Renato Travaglia durante l’edizione del 1999 della gara torinese:
Se hai qualche immagine, video o aneddoto legato al Colle del Lys segnalacelo nei commenti o sui social e saremo felici di integrare questo articolo !
Foto Peugeot 306 Maxi a cura di Marco Roncaglia e Gianni Tomazzoni
2 Comments
Riccardo GABRIELE
https://www.instagram.com/p/CA8XgmVCWHd/?igshid=18iupdo364t37
https://www.instagram.com/p/CA_OPAyCmHA/?igshid=337p7oe1cwxd
Buona serata
Federico Villa
Ho da sempre nel cuore “il colle del lys ” ….. Disputai tutte e quattro le edizioni del Rally del Sestiere negli anni 80 e la prova in questione era puntualmente inserita nel percorso …. amata , temuta ed odiata …. infida e sfiancante per la sua lunghezza …. ricordo piacevolmente l’edizione dell’87 , dove con la mia piccola Talbot Samba Rally Gr . A di circa 1200 cc. , nel primo passaggio diurno raggiunsi a fine prova la Ritmo Abarth che mi partiva davanti , registrando il secondo tempo dei 1600 cc. ( 17 ‘ 21″ ) e nel passaggio notturno il primo sempre fra i 1600 cc. In quegli anni durante le sere / notti invernali , quando l’attività agonistica era ferma , capitava sovente che con il muletto si andasse a ” scorrazzare ” sul colle del Lys in cerca di nebbia e neve ! Essendo torinese era una delle classiche prove di casa , insieme alla ” Panoramica ” ed al ” Colle Braida ” .. Piccola precisazione , il senso di percorrenza era con partenza da Viù ed arrivo a Rubiana per tutti i Rally del Sestriere , quello che maggiormente gradivo …