Rally di Alba, vetrina mondiale in un’annata di ombre
A piccoli passi la gara langarola sta scoprendo le carte dell'edizione 2020
“Sicuramente non faremo un’edizione anonima“. Con questa frase rilasciata nell’intervista alla nostra testata qualche giorno fa, Gil Calleri aveva identificato il Rally di Alba 2020 come una gara che nonostante l’emergenza in corso, avrebbe comunque fatto parlare di sé. E così probabilmente sarà.
Una notizia dietro l’altra, voci che si rincorrono, insomma non fosse stato per la pandemia ci sembra di tornare a dodici mesi fa quando veniva annunciata tra lo stupore generale la presenza di Sébastien Loeb sulle strade di Langa. A distanza di qualche giorno dall’annuncio che Hyundai Motorsport sarà di nuovo presente sulle strade piemontesi, un tam-tam di annunci, suggestioni e quant’altro si sono rincorsi sul web e tra la gente.
Quello che si sa è che alle conferme di Loubet, Breen e Huttunen, si aggiungono sempre dalla casa di Alzenau, Ole Christian Veiby e Grégorie Munster, questi ultimi i quali sono integrati nel programma Hyundai Motorsport Customer Racing Junior Driver. Come Breen e Huttunen, anche Ole e Grégorie saranno al via con una Hyundai i20 R5.
Insomma, si sta costruendo una gara che prende sempre più sembianze internazionali. Anche lo stesso Andrea Adamo, team principal di Hyundai Motorsport, nel comunicato rilasciato dalla Cinzano Rally Team, si complimenta per il lavoro che stanno portando avanti. Un lavoro comune, che per una volta sembra mettere d’accordo tutti, dalla federazione ai team fino agli organizzatori. Un esempio arriva sempre dalla kermesse langarola che quest’anno avrà una classifica dedicata alle WRC Plus, nell’iniziativa chiamata #RAplus. Insomma c’è tanta voglia di ripartire e questo ne è la dimostrazione.
E poi chissà chi saranno a parte il giovane Loubet gli altri che guideranno quelle bellissime e velocissime vetture, intendiamo le plus ovviamente. Dalla Hyundai come ci dicono ne aspettiamo altre due e altri due. Tante suggestioni, non solo targate Hyundai.
Lo scorso anno da quelle parti si suonò la marsigliese, quest’anno non si sa. Ma sarà bello respirare un’altra “Alba” mondiale.