Loazzolo, il luogo in cui Moscato e Rally si incontrano – Luoghi di Rally
Siamo nella Langa Astigiana, terra di motori ma anche di eccellenze vitivinicole
Un nuovo racconto va ad arricchire la rubrica che raccoglie i luoghi più famosi che i rally hanno percorso nella Penisola.
Non scopriamo di certo noi il fascino dell’Italia e dei suoi panorami. Quello che vogliamo da questa nuova rubrica “Luoghi di Rally” è farvi scoprire (o riscoprire) luoghi all’apparenza non troppo famosi ma che per i rally hanno un significato importante. Posti, vicoli, curve e passaggi in cui si sono scritte pagine importanti e in cui ancora oggi (talvolta) si corre e dove ogni giorno si continua a respirare rallismo, storia e passione.
Oggi siamo a Loazzolo, piccolo centro della Langa astigiana. Famosa località per la coltivazione del Moscato che dà poi origine ai conosciuti “Moscato d’Asti Docg“, “Asti Spumante” e per ultimo, visto il riconoscimento datato 2017, all’Asti Secco Docg. Citavamo poco fa della zona dove tutto questo ha origine, la Langa. Ci sarebbero tante cose da dire per una zona geografica che è diventata nel 2014, patrimonio dell’Unesco insieme a Roero e Monferrato. Per il nostro mondo, quello dei rally, diciamo che tutta la zona “di Langa” ha scritto storie di rallismo. Ma oggi vogliamo analizzare questo luogo in particolare, Loazzolo, perché a tanti farà venire in mente ricordi di un epoca memorabile, quella del Sanremo mondiale.
Loazzolo : la storia
Qualcosa lo abbiamo anticipato. Loazzolo, centro molto piccolo sito in provincia di Asti, conta 348 abitanti, ma che tuttavia deve molto alla coltivazione del Moscato per la visibilità che ha acquisito negli anni.
Così ce lo racconta Wikipedia :
Situato nelle colline che prendono il nome di Langhe astigiane, si affaccia sulla bassa Valle Bormida poiché il territorio comunale è attraversato dal corso del fiume Bormida di Millesimo, presso la frazione Quartino.
L’estensione territoriale è una delle maggiori della provincia di Asti ed in altitudine il comune varia dai 200 m s.l.m. di Frazione Quartino ai 612 m s.l.m. di Regione Santa Libera. Per questo motivo è annoverato nell’elenco dei comuni montani della provincia di Asti.
Come molti paesi delle colline di Langa, purtroppo conta una decrescita importante del numero di abitanti dal dopoguerra ad oggi. Un’evoluzione dovuta essenzialmente allo spostamento delle persone dalle colline alle città per esigenze lavorative e che ancora oggi è in corso.
Loazzolo nei rally
“Loasseu“, come il dialetto piemontese vuole, lo abbiamo definito nel titolo come un luogo in cui Moscato e rally si incontrano. È davvero così. E se poi ci mettiamo ancora che è passato il Mondiale Rally oltre che le svariate gare locali, be questo da un senso di completezza ad un territorio che merita forse ben di più di quello che ha ricevuto. Accennavamo poco fa della serie iridata e per rivivere questo dobbiamo fare un tuffo nel passato, all’incirca a 23 anni fa.
Era il 1997 ed il Rally di Sanremo lasciava la terra toscana per approdare sugli asfalti del basso Piemonte. Si trattava di una tappa, per l’esattezza la seconda della kermesse ligure che si snodava tra le insidiose strade immerse tra il Monferrato e la Langa astigiana. Uno dei “luoghi” interessati da questa apparsa dell’evento sanremese in terra di Langa, era proprio Loazzolo. In realtà nella prima edizione la speciale che transitò proprio dal paese in oggetto, venne chiamata “Cessole”, anche se buona parte del tratto di prova interessato si trovava proprio all’interno della realtà loazzolese. Una strada bellissima ed insidiosa che dopo diciassette chilometri terminava poco sopra l’abitato di Vesime.
Una tradizione quella della seconda tappa del Sanremo in terra piemontese che continuò anche nel 1998 e nel 1999. E anche Loazzolo non è mai mancato all’appello, presente anch’esso con la prova speciale poi denominata “Loazzolo” nelle annate citate poco fa. Una peculiarità di questa speciale stava proprio nel fatto che nelle tre annate in cui ci transitò il mondiale, si presentò in tre aspetti differenti nonostante lo stesso nominativo dato alla prova.
La versione più bella, anche se è questione di gusti, rimane quella del 1998 con quella bellissima inversione che dalla strada provinciale Loazzolo – Canelli si immetteva in un tratto di strada con carreggiata molto ristretta fino ad arrivare poco prima dell’abitato di Canelli (vedi immagine in evidenza, con Tommi Mäkinen all’opera). Qui di seguito uno spaccato della prova speciale proprio del ’98 ricostruito da rally-maps.com
Citavamo poco fa anche di una terza e purtroppo ultima edizione del Sanremo sulle strade piemontesi, datata 1999. In quell’anno, la prova speciale di Loazzolo nonostante fosse comunque presente sul percorso, ebbe una decisa variazione, presentando un chilometraggio di poco più di sette chilometri, al cospetto dei diciassette dell’edizione ’97 e dei poco più di dieci del ’98.
Poi con l’inizio del nuovo millennio, la fine, ahimè, di questa bellissima parentesi in terra astigiana ed alessandrina del mondiale. Fortunatamente grazie alla grande passione locale e alle molte gare presenti ancora su quel territorio, si mantiene grande la tradizione tra gli appassionati.
Ma prima di continuare vi portiamo attraverso questo bellissimo video all’edizione 1998, proprio nei pressi della prova di Loazzolo e di quella inversione tanto amata che citavamo poco fa. Da Mäkinen a Mcrae, da Liatti a Sainz, da Burns a Panizzi, il mondo era sintonizzato sulle strade di Langa. Buona visione.
Il video è tratto da un servizio della televisione spagnola. Dal minuto 25:57 troverete la parte dedicata alla seconda tappa e le immagini di Loazzolo.
Che dire, emozionante..Un tratto di strada quello che avete avuto modo di vedere che è stato più volte utilizzato in svariate edizioni del Rally del Tartufo.
Loazzolo “mondiale” raccontato da chi ha vissuto quelle annate
Continuando il nostro viaggio nella storia di questi luoghi, abbiamo voluto farci raccontare le sensazioni da chi le annate mondiali le ha vissute e che ricorda bene quelle zone. Stiamo parlando di Sandro Sottile che alla guida di svariate vetture, ovviamente utilizzate nei diversi anni, si è cimentato sulle difficili strade piemontesi. Qui di seguito le sue parole.
La prova di Loazzolo è una prova molto varia e tecnica che alterna pezzi stretti e guidati a pezzi larghi e veloci. Sono molto impegnativi i tratti “dossati” dove non si vede la curva dietro ed è molto importante la traiettoria e sopratutto la precisione della nota. L’altra difficoltà è data dalla strada molto sporca a causa dei tagli, dove a volte si mette mezza macchina fuori strada per raddrizzare la curva permettendoti di entrare molto più forte sopratutto sui tratti veloci e dossati. Il grip non è elevatissimo già sull’asciutto e in caso di pioggia diventa un sapone. Insomma una vera prova impegnativa, una prova da mondiale.
Qui Sottile all’opera nel Rally di Sanremo 1998 con un Mitsubishi Lancer Evo III
Loazzolo oggi
Purtroppo ormai il Mondiale è un lontano ricordo. La quotidianità di queste zone è il passaggio delle gare locali, come il Rally Valli Vesimesi, il Rally del Tartufo ed il Rally dei Vigneti Monferrini. Quello che rimane intatto però è la passione della gente che da quelle parti è sempre molto elevata. Anche e soprattutto tra i giovani, cosa non da poco al giorno d’oggi.
Cosa possiamo dirvi per concludere? Se passate da quelle parti per vedere una gara, fermatevi e conciliate ai motori un bel bicchiere di vino. Ed in quel momento penserete al nostro articolo, immaginando come il vino, in questo caso perlopiù Moscato ed i Rally, si accomunano per farvi vivere a pieno la bellezza di questo luogo.
Qui sotto, in conclusione dell’articolo, due bellissime immagini che mettono a confronto le due epoche.
Qui sopra la Seat Cordoba Wrc di Marc Duez nel Rally di Sanremo 1998.
Qui sopra la Skoda Fabia R5 di Patrick Gagliasso al Rally del Tartufo 2017.
Se hai qualche immagine, video o aneddoto legato a Loazzolo segnalacelo nei commenti o sui social e saremo felici di integrare questo articolo!