Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Tempo

7 MIN

CIRT – Esclusiva con gli organizzatori del Vermentino: “Abbiamo lasciato in sospeso una gara pronta, il mondo è cambiato e il “ieri” non esiste più”

A tu per tu con Alessandro Taras, presidente della Rassinaby Racing e organizzatore del Rally del Vermentino

In attesa di conoscere come avverrà la ripartenza delle manifestazioni motoristiche in Italia, abbiamo incontrato gli organizzatori del Rally dei Nuraghi e del Vermentino.

Con Alessandro Taras e i ragazzi della Rassinaby Racing abbiamo parlato di come cambieranno i rally, sotto l’aspetto organizzativo. La gara gallurese, in questo 2020 tornava nel Campionato Italiano Rally Terra, dopo una stagione di assenza. La gara in questo 2020, avrebbe tagliato (anzi speriamo possa tagliare) il traguardo delle diciotto edizioni. La particolarità di questa gara è dovuta alla decisione di cambiare fondo nel 2017, quando da gara su asfalto e passata allo sterrato. Nelle diciotto edizioni sono tanti i piloti, spesso molto importanti passati per le strade di Berchidda e della Gallura. Dai plurivincitori Maurizio Diomedi e Ino Corona, passando per Giacomo Costenaro, Paolo Andreucci, Stephane Consani, Paolo Diana, Claudio De Cecco e Manuel Villa solo per citarne alcuni.

Ciao Alessandro, innanzitutto come stai e come state passando questo periodo di quarantena?

Ciao Matteo, noi tutto bene grazie. I ragazzi della Rassinaby Racing stanno tutti bene. Ovviamente, tutti blindati in casa e preoccupati per il futuro sportivo ma soprattutto economico che ci aspetta e che non conosciamo.

La situazione è ancora di difficile compressione, la volontà di ricominciare c’è, sia in Federazione che tra i Piloti, ma ahimè la realtà è ben diversa. Da organizzatore come state vivendo questo periodo di profonda incertezza?

Abbiamo lavorato per mesi per preparare il Vermentino in programma il 4-5 aprile. Il clima e l’umore erano molto alti, lo erano anche le aspettative attorno a noi. Insomma, tutto filava liscio e la preparazione alla gara andava a ritmo spedito fino a che abbiamo visto la situazione precipitare. Con l’avvicinarsi della gara, bisognava far fede alle scadenze e la tensione saliva, ma il coronavirus iniziava a dilagare. Noi abbiamo lasciato in sospeso una gara pronta, ma il mondo è cambiato e il “ieri” non esiste più. In queste ore leggiamo di ogni genere, rally in circuito, rally senza pubblico… Io un’opinione ce l’ho, ma il problema è che con una situazione instabile e in continuo cambiamento è complicato anche fare delle proposte.

Quando si ripartirà cambierà tutto, in primis il piano sicurezza. Di questo punto si sta discutendo in questi giorni, di certo tutto questo andrà a ricadere sugli organizzatori che avranno a che fare con ulteriori costi e carichi burocratici non indifferenti. Su questo punto avete ricevuto linee guida? E soprattutto ci spiegate come viene approntato un piano sicurezza sanitario di un rally?

Nel mentre rispondo a questa domanda, leggo le notizie divulgate a mezzo stampa dai vari giornali del settore. Da subito abbiamo capito che la crisi è Sanitaria e i rally sono interessati da un Piano di Emergenza Sanitaria. A breve dovremmo affrontare il tema, ma ad oggi siamo impossibilitati a farlo, non avendo nessuna indicazione. Siamo fiduciosi perché vediamo che in Commissione stanno lavorando con dedizione. Ovviamente siamo preoccupati perché immaginiamo che ci saranno da aggiungere delle cifre nella sezione uscite nel bilancio della gara, e sappiamo tutti che allo stesso tempo ci saranno delle cifre in meno nella sezione entrate, per gli sponsor privati e per gli iscritti. Aspettiamo con fiducia prima di prendere iniziative e affrontare il problema.

Proposte: premesso che la struttura di una gara è divisa a zone ben delimitate, ad esempio le aree dei vari parchi assistenza, partenza, verifiche, prove speciali, riordini ecc… eliminerei i Parchi Assistenza, le Prove speciali in aree private o comunque delimitate e chiuse, e a seguito di un piano di emergenza sanitaria dove si sviluppa la collocazione di un numero prestabilito di accessi si potrebbe anche pensare ad un ticket a pagamento. All’interno di un’area che io delimito ci sono Terreni privati, oppure abitazioni, io non posso pretende di far andar via i proprietari, devo quindi avere delle aree adeguate. Con l’eliminazione di un parco, ogni team è responsabile all’interno dell’area di lavoro, ma al di fuori è responsabile la pubblica sicurezza. Io da organizzatore come posso assumermi la responsabilità in un’area come un centro abitato dove colloco il Parco assistenza oppure in un area industriale dove comunque al suo interno ci sono le aziende? Io Per il parco di arrivo e o partenza, come posso privare e/o controllare il pubblico se occupo un’intera Piazza? Mi limiterò quindi a delimitare la pedana, così come il riordino.

Luigi Ricci, Giacomo Ciucci (Ford Fiesta R5 #11, Movisport), CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA

La gara era prevista ad inizio aprile e avrebbe aperto la stagione degli eventi in Gallura. Un rally, come il vostro della durata di 3-4 giorni (tra verifiche, ricognizioni e gara), quanto è importante su un territorio come quello Gallurese?

Per la comunità di Berchidda, sede dell’associazione, è un appuntamento che tutti aspettano, in primis le attività commerciali, i servizi, ma soprattutto i berchiddesi. È anche l’occasione per la scampagnata, per la vendita del pecorino, per ospitare un team d meccanici e addetti ai lavori in appartamenti privati, per la vendita del nostro prodotto principe quale il Vermentino. Stessa cosa succede a Telti, Porto San Paolo. Qualche attività aveva in programma l’apertura dell’attività in anticipo rispetto alla stagione a riprova dell’importanza dell’evento. Magari si parla di qualche assunzione in più, ditte di servizi operative per le manutenzioni degli edifici e tutto fa economia. Poi considera che più di qualcuno si è innamorato del nostro territorio, vuol dire che siamo sulla strada giusta. In più, un comune molto importante come quello di Olbia quest’anno era entrato all’interno del mondo del Vermentino e la gara sarebbe passata anche da lì. Sempre sul piano turistico e di attrattività per curiosi e team stessi avevamo consolidato la partnership con Sardinia Ferries e Mida Rent per agevolazioni nei trasporti.

Il 2020 vi vedeva rientrare nel CIRT e al contempo festeggiare le 18 candeline. Avevate organizzato un evento compatto, ma allo stesso tempo impegnativo coinvolgendo per la prima volta Olbia con riordino e una prova sacra come la Mudizza Piana – Plebi, Telti e Porto San Paolo. Come era nato questo percorso e con i tre comuni che sono coinvolti nel progetto i dialoghi continuano per un coinvolgimento appena si riprenderà a correre.

Premetto che noi siamo dei puristi della disciplina e che offriamo un prodotto per Terraioli Doc. Questo progetto si è sviluppato ascoltando tutti gli attori del nostro sport. Un chilometraggio equilibrato, distanze per ospitare un numero adeguato per i partenti. Due Aree di riordino differenti, un riordino a Olbia e uno a Berchidda. Verifiche sportive e tecniche a Porto San Paolo. Prova a immaginare di poter sorseggiare un Vermentino nella spiaggia di Porto San Paolo, mentre sei in fila per le verifiche tecniche, sullo sfondo l’isola di Tavolara. Un percorso incastonato nella Sardegna più selvaggia immersa nella campagna gallurese, in strade notoriamente sicure. Tecnicamente per il pilota c’è tutto della guida rallystica dal lato veloce, al guidato, ai molteplici salti, ai guadi, ovviamente alla PS di Berchidda (prova cittadina). Inutile ricordare che la Sardegna non è seconda a nessuno in un palcoscenico oserei dire internazionale per quanto riguarda la terra e l’asfalto. Abbiamo vissuto i rally degli anni ’80 e malgrado tutto ci dobbiamo adeguare e non essere sardi e cocciuti per forza. I rally si organizzano per i concorrenti, i quali spendono denari, più chilometri fai, più costa tutto, anche il tempo per provarli. Quindi abbiamo trovato un equilibrio con questa formula, calibrando anche l’orario delle partenze dei traghetti.

Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208T16 #1, Team Autoservice Sport), CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA

A livello turistico-promozionale per il territorio, quanto è importante il Vermentino e quando può dare e ricevere dai territori coinvolti dalla gara?

Da anni il Rally del Vermentino è un veicolo promozionale per il territorio e per le sue peculiarità. Grazie agli accordi con importanti partner come Aeroporto Costa Smeralda di Olbia e la Sardinia Ferries siamo sempre riusciti a preparare pacchetti viaggio molto convenienti sia per equipaggi nazionali ed esteri ma anche per appassionati di rally della penisola: questo ci ha permesso di raggiungere importanti livelli di presenze nelle passate edizioni. La comunicazione pubblicitaria a livello nazionale, così come la copertura televisiva dell’evento con emittenti di spicco, non è stata incentrata solo sulla parte sportiva ma arricchita con ampi spazi dedicati al territorio e all’eno-gastronomia e ha sempre dato risalto ai nostri partner istituzionali quali Regione Sardegna, Comune di Berchidda, Loiri Porto San Paolo in primis. Il 2020 ci vedeva impegnati in una campagna promozionale di respiro internazionale che è rimasta bloccata proprio quando stava per partire: l’accordo di partnership con l’amico di sempre Paolo Diana permette al Rally del Vermentino di avere una importante visibilità mondiale sia agli eventi a cui Paolo avrebbe partecipato in tutto il mondo che grazie alla sua eccezionale presenza sui canali social, dove le visualizzazioni dei sui video hanno raggiunto dei numeri da capogiro.

Abbiamo sempre avuto l’apporto degli enti pubblici del territorio che credono nella bontà della gara e nell’importanza della manifestazione come veicolo promozionale; questo ci ha portato a sviluppare dei rapporti molto solidi con le varie amministrazioni, con le quali è stato possibile collaborare anche nella realizzazione di attività ad hoc, così come è stato fatto anche quest’anno. Certo è che, con le restrizioni dovute alla situazione di emergenza sanitaria, l’obiettivo di incrementare numero di equipaggi (e soprattutto di spettatori) diventa decisamente difficoltoso da raggiungere. Questo ci dovrebbe far concentrare maggiormente su una promozione a medio-lungo termine, sapendo che nel breve i numeri potrebbero non esserci. Ora è ancora presto per parlarne perché c’è troppa incertezza, ma è giusto fare delle riflessioni, augurandoci che di questo si tenga conto anche nelle sedi istituzionali nella definizione dei bandi di interesse turistico dedicati ai grandi eventi.

Francesco Tali, Eneo Giatti (Ford Fiesta R5 #10, La Superba), CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA

 

FOTO: ACI SPORT

Mostra commentiChiudi commenti

Lascia un commento

0.0/5

Rallyssimo.it – TESTATA GIORNALISTICA
Iscrizione autorizzata al Registro Stampa del
Tribunale di Rimini N° 6 del 19/11/2019

Iscriviti alla Newsletter

RALLYSSIMO © 2022 – The SpaceWeb Agency The Space