CIR – Esclusiva con Giorgio Simone: “Passione nata da bambino, una grande soddisfazione fare il CIR con Giacomo e Peugeot”
Intervistiamo oggi il navigatore di Giacomo Guglielmini
In attesa della ripartenza delle gare, che speriamo possa avvenire nel più breve tempo possibile, abbiamo incontrato Giorgio Simone. Con il co-pilota spezzino (classe 1980), abbiamo parlato degli inizi di carriera, dei successi nei rally storici fino al recente Trofeo Peugeot, corso con Giacomo Guglielmini.
Ciao Giorgio, benvenuto su Rallyssimo. Come nasce la tua passione per i rally e per il tuo ruolo di co-driver?
La mia passione nasce da bambino, mi hanno sempre affascinato i rally, anche se in famiglia nessuno li seguiva. Mi sarebbe piaciuto guidare, ma la disponibilità economica non me lo permetteva, quindi ho iniziato ad avvicinarmi alle corse come commissario di percorso e nel giro di poco tempo sono salito in macchina come copilota grazie ad un driver locale che me ne ha dato la possibilità e la fiducia….il grande Davide Cosentino.
Torniamo agli inizi di carriera, che ricordi ed emozioni porti dentro dei tuoi primi passi?
Proprio grazie a Davide ho fatto le prime gare e le prime esperienze, la prima gara è stata il rally Città di Sarzana, una gara rocambolesca per via di un po’ di problemi organizzativi e di permessi. Successivamente ho disputato il Lucca, gara affascinante perchè all’epoca era tutta in notturna. Mi ricordo che per aver mangiato troppo ero stato malissimo! Ma come si sa, da ogni gara si impara qualcosa, quella mi aveva insegnato la giusta alimentazione!😂😂😂 Per i primi anni non essendoci molti piloti nella mia zona le possibilità di correre e di farsi conoscere erano limitate quindi ho fatto fatica ad emergere…
Se ti dico Lancia Delta HF ed Andrea Guidi cosa mi rispondi?
Andrea Guidi è un mito del rallysmo toscano e non solo, che non ha certo bisogno di presentazioni! L’ho conosciuto in officina in occasione dell’acquisto del Peugeot 309 gr.A che ha comprato nell’officina di un amico e che io seguivo e a cui davo una mano come meccanico. Siamo subito diventati amici, una persona fantastica sotto tanti aspetti, mi è stato vicino in momenti di difficoltà e mi ha dato la possibilità di correre fuori dai soliti rally di zona partecipando all’IRC con un suo caro amico nel 2004 sino a darmi la possibilità e la fiducia di salire al suo fianco nel 2009 in occasione del rally del Taro e in seguito al rally degli Abeti. 2 gare bellissime piene di emozioni
Rally Modena Storico, Ford Escort RS CSW e Lorenzo Gilli… ti dice qualcosa?
Rally Modena Storico con Lorenzo Gilli sulla splendida Sierra CSW, mi nomini un bellissimo ricordo. Con Lorenzo ci siamo conosciuti in occasione di diverse assistenze alla Suzuki Swift di Davide Cagni, con cui ho diviso l’abitacolo nel Trofeo Suzuki all’interno del CI-WRC. È nato subito un bel feeling, così mi chiese di navigarlo al Rally del Raab nel 2015 e l’anno successivo al rally historic città di Modena dove abbiamo fatto i primi assoluti e cosi per i 4 anni successivi! Correre nello storico è un altra storia, c’è un altro clima, molto più distensivo e amichevole, è tutta una festa dalle ricognizioni alla gara dove ci si aiuta uno con l’altro ogni fine prova speciale. Peccato che questo clima, manchi nei rally moderni, dove in tanti si sentono fenomeni….
Veniamo al tuo rapporto con Giacomo Guglielmini. La vostra collaborazione parte dal Ciocchetto 2017 e va via via rafforzandosi fino all’ottimo risultato nel 2019 nel Trofeo Peugeot, che vi porterà in dota due gare da ufficiali in Peugeot con la 208 R2. Ci racconti come è iniziata questa vostra collaborazione?
Con Giacomo ci conoscevamo di vista, perché lui correva con la macchina della Maranello Corse curata proprio da Gilli. E’ stato Lorenzo, che ha consigliato a Giacomo di provare a fare una gara con me, perché vedeva in me una persona molto tranquilla e pacata che anche durante la gara mantiene sempre la stessa tranquillità, così è iniziata la nostra collaborazione. Abbiamo subito trovato un ottimo feeling in macchina e fuori, da cui ne è nata una splendida amicizia! Si, perché non basta trovarsi bene durante la prova speciale, ma viste le tante ore trascorse insieme prima e durante la gara, un equipaggio deve avere un rapporto speciale. Così dopo il rally del Ciocchetto 2017, è andato tutto in crescendo sino a fare un 4 tempo assoluto con la clio N3. Successivamente abbiamo partecipato all’ iIRC 2018 con la Peugeot 208 R2 del team MM Motorsport dove con Giacomo abbiamo fatto una grande annata, ma non abbiamo avuto la fortuna dalla nostra parte. Nel 2019 io ho aperto un officina quindi mi è cambiata la vita e il tempo libero, Giacomo ha deciso di provare a buttarsi nel CIR, inizialmente era molto difficile far combaciare il tutto, poi a metà anno sono riuscito ad organizzarmi con il lavoro. Abbiamo ripreso il nostro cammino con una gara test al RAAB, in modo da preparare al meglio il Roma Capitale. Gara fondamentale, perchè Giacomo veniva da una brutta esperienza al Sanremo, mentre io ero fermo da 6 mesi. Da lì il nostro cammino è stato tutto in crescendo, fino ad arrivare al 2020 dove dovremmo correre due gare da ufficiali con la Peugeot 208 R2. Speriamo che questo possa essere un’altro tassello di crescita….
Negli ultimi anni la figura del navigatore è stata rivalutata, si tengono diversi corsi per formare le nuove leve e di aggiornamento, quanto sono importanti questi secondo il tuo punto di vista?
Beh, avere la possibilità di fare un corso serio con persone qualificate e preparate è un grande aiuto, oggi i navigatori più esperti mettono a disposizione la loro esperienza facendo corsi e seguendo poi i navigatori nel corso delle gare e della loro crescita professionale. Quando ho iniziato io, ho fatto giusto un corso base per capire la tabella e il radar, poi eri fortunato se riuscivi a farti amico qualcuno per rubargli il mestiere poco a poco sul campo gara!!! La gelosia del proprio ruolo regnava sovrana!!! Per di più nella mia zona essendo poco rallystica, non c’erano sono molti navigatori, quindi è stato assai difficile crescere, e anche adesso a tutte le gare cerco sempre di rubare il mestiere a chi ha più esperienza. Negli ultimi anni i piloti più giovani hanno capito l’importanza dell’esperienza del navigatore e del rapporto che si viene a creare nell’equipaggio, complice i minori passaggi che si possono fare nelle ricognizioni e il poco tempo che si ha a disposizione, talvolta qualcuno ha dovuto batterci di naso, ma l’importante è capire per andare avanti più forti e determinati di prima!!!
Sogni nel cassetto?
Sogni nel cassetto, beh ce ne sarebbero tanti, ma a 40 anni suonati e un’attività aperta da un anno, possono giusto rimanere lì! Sono vecchio per fare il navigatore di professione, ma sono contentissimo dei risultati ottenuti sino ad oggi. Fare il CIR su una macchina professionale come la Peugeot 208 R2 al fianco di un pilota veloce ed emergente come Giacomo, arrivando secondi nel trofeo Peugeot, in un trofeo molto combattuto, mi riempie di soddisfazione. Certo mi spiace non aver potuto combattere l’ultima battaglia al Tuscan ad armi pari, visto che qualcuno aveva paura delle potenzialità di Giacomo, ed ha voluto provare a metterci fuori dai giochi, questo fa male allo sport, ma ci ha dato ancor più la carica per dimostrare quanto siamo tenaci e non molliamo mai! Lo dimostra il risultato finale e la foto sorridente sul palco di arrivo! Il poter fare 2 gare da equipaggio ufficiale Peugeot è ulteriore opportunità di crescita e come tale cercherò di apprendere il più possibile. Certo, fare il Rally di Montecarlo……un sogno nel cassetto che magari un giorno non troppo lontano si potrà avverare….
Grazie mille della disponibilità e del tempo dedicatoci…alla prossima..