Rally Turchia 2004 e il sedile forato del povero Timo Rautiainen
Una barra di metallo danneggiò il fondo della 307 WRC, andando a colpire il navigatore di Gronholm
Antalya, 24 giugno 2004
Con l’arrivo dell’estate il Mondiale Rally, dopo aver affrontato i famosi sterrati dell’Acropoli, approda in Turchia per il settimo appuntamento della stagione. La gara turca, così come la prova ellenica, grazie alle sue speciali molto tecniche ed insidiose riesce a mettere a dura prova la resistenza di vetture, piloti e meccanici. In questo periodo dell’anno le temperature sfiorano i 35° e in particolare all’interno degli abitacoli si superano tranquillamente i 55°.
Chi arriva in terra turca con le motivazioni a mille è sicuramente Petter Solberg, reduce della splendida vittoria ottenuta in Grecia. Alla vigilia i favori del pronostico sono tutti per lui e la Subaru. Dopo sei gare troviamo in vetta alla classifica il francese Sebastien Loeb con 43 punti, seguito da vicino dal norvegese appunto e da Martin. Anche nel mondiale costruttori la classifica è abbastanza ristretta con Citroen, Ford e Subaru racchiuse in appena 15 punti.
Sono 65 gli equipaggi che prendo il via da Antalya per disputare il 5° Rally di Turchia. In programma 17 prove speciali per un totale di 383,83 km.
La prima PS va a Markko Martin con la Ford Focus WRC, ma a partire dalla prova seguente il comando della gara passa nelle mani di Sebastien Loeb. Il francese grazie ad una serie di ottimi tempi si conferma leader indiscusso della prima giornata di gara. Il primo degli inseguitori è Marcus Gronholm con la Peugeot 307 WRC, staccato di soli 7,5 secondi. In terza posizione troviamo la Subaru Impreza WRC di Petter Solberg, ma il suo ritardo dalla vetta si avvicina quasi al minuto. Durante la PS4, la Phaselis di 28,98 km, il norvegese affronta un guado in maniera troppo irruenta, andando a danneggiare l’anteriore e la presa d’aria. Lo stesso inconveniente costringerĂ al ritiro Martin.
Al via della seconda tappa ci si aspetta l’attacco di Gronholm nei confronti di Loeb, che arriva puntale nella PS9, dove il finlandese accorcia il distacco dal francese portandosi a 3,1 secondi dalla vetta. Nella prova successiva Loeb si guarda le spalle dall’alfiere della Peugeot, incrementando il suo vantaggio a 7,5 secondi. Ma nella PS11, la Kumluca 2 di 26,00 Km, arriva l’inatteso colpo di scena.
L’equipaggio finlandese sta affrontando un tratto particolarmente sconnesso, quando all’improvviso Timo Rautiainen inizia ad urlare, lamentando un forte dolore al fondo schiena. Al quel punto Gronholm rallenta anche perchè il suo navigatore allenta le cinture per spostarsi. La parte inferiore del sedile presenta un foro, e inizialmente si pensa che la causa di tutto ciò sia da attribuire ad una pietra colpita in traiettoria. I due arrivano al fine prova visibilmente stupiti per l’inconveniente appena occorsogli, soprattutto Gronholm.
Nonostante l’inconveniente patito in questa prova, il duo finlandese rimane saldamente in seconda posizione, anche se vedono salire il loro distacco dalla vetta a +24 secondi. Successivamente gli equipaggi si dirigono verso l’assistenza, e qui si scopre che a causare il danneggiamento del sedile di Rautiainen non è stata una pietra colpita in traiettoria, ma bensì una barra di metallo utilizzata dagli organizzatori per stendere le bandelle e gli striscioni.
Memorabili le parole rilasciate in assistenza da Gronholm e Rautiainen:
Gronholm:
Stavamo correndo sulla PS11 in un punto con molte pietre, quando all’improvviso ho sentito il mio copilota urlare. Ho rallentato e ho visto che si stava allentando le cinture per spostarsi. Qualcosa aveva perforato il fondo della vettura e si era infilato nella parte inferiore del sedile.
Rautiainen:
Si trattava di un paletto di metallo del tipo utilizzato dagli organizzatori per stendere striscioni e bandelle. Ha perforato la protezione inferiore della vettura e il sedile, bucandomi il fondo schiena. Sono quasi svenuto.
Dopo aver verificato le condizioni di salute di Timo Rautiainen e rimesso a punto la Peugeot 307 WRC, i due finlandesi riusciranno a concludere la seconda giornata di gara in seconda posizione. Nell’ultima tappa la classifica non subisce grandi scossoni, anche se la coppia Gronholm-Rautiainen viene nuovamente bersagliata da qualche piccolo inconveniente. Sul Leone Rampante si verificano dei problemi di selezione della marcia e c’è il timore di non riuscire a finire la prova.
Ad un chilometro dal fine prova forano, perdendo 16,1 secondi. Durante il trasferimento staccano la protezione del cambio e la ripongono in auto, procedendo cauti verso lo start della PS successiva. Sull’ultima speciale perdono 7,9 secondi da Petter Solberg, ma riescono a terminare la gara in seconda posizione. La sfortuna si è accanisce anche su Sebastien Loeb e Daniel Elena, costretti a percorre i 40 km di trasferimento che gli separano dall’arrivo di Antalya su tre ruote. Questo piccolo intoppo non ha impedito all’equipaggio della Citroen di festeggiare la loro quarta vittoria stagionale.
Per Gronholm e Rautianen la gara turca è stata una delle gare più dure e sofferte della loro carriera, conquistando un secondo posto che vale certamente oro dopo tutte le difficoltà incontrate durante il rally.