Il WRC celebra i 40 anni del Rally di Argentina
Nonostante il momento di stop forzato il WRC celebra l'anniversario del Rally sudamericano in tv
In questo periodo funestato dalla pandemia e con assenza di gare anche nel WRC, si vuole tuttavia mantenere viva la passione negli appassionati di Rally nell’attesa di ritornare alla normalità.
Per questo, il WRC, vista l’impossibilità di correre in Argentina nonché gara che festeggiava il 40esimo anniversario dalla sua nascita, vuole celebrarlo comunque in un modo un po’ particolare che andremo a descrivere qui sotto tramite il comunicato del promoter stesso:
Gli appassionati del WRC possono godere di qualche momento di Rally dal Sud America questo mese, con uno speciale televisivo che celebra i ricordi magici del round argentino del FIA World Rally Championship.
Le emittenti globali trasmetteranno il programma del Rally Argentina, della durata di un’ora della WRC, che contiene caratteristiche accattivanti e interviste rivelatrici del duro percorso su strada sterrata.
La 40a edizione dell’evento è stata rinviata a causa della pandemia di Covid-19 ed un programma per l’anniversario sostituirà il tradizionale spettacolo post-evento.
Sarà disponibile nella settimana a partire dal 26 aprile – il giorno in cui il rally era nell’ultima giornata con la spettacolare “El Cóndor Power Stage”. Il programma scava in profondità negli archivi per mettere in luce i passaggi spettacolari di star di altri tempi tra cui Colin McRae, Tommi Mäkinen, Miki Biasion e Didier Auriol, nonché interviste con i grandi nomi di oggi come Ott Tänak, Elfyn Evans ed Esapekka Lappi.
Il programma ricorda anche l’affascinante storia dell’eroe locale e due volte vincitore, Jorge Recalde ed esamina come Sébastien Ogier abbia vinto sei titoli mondiali senza mai vincere il Rally di Argentina sebbene ci abbia provato dieci volte. A riguardo dice “Non siamo mai andati male, ma in qualche modo non siamo mai riusciti a vincerlo. Ci sono andato vicino un paio di volte “, ammette il francese, che guida la classifica dei piloti del WRC 2020.
C’è anche un ricordo del 2002 che ha avuto tre diversi vincitori, quando Marcus Grönholm e poi Richard Burns sono stati squalificati dal primo posto, lasciando Carlos Sainz a prendere il bottino.
“El Cóndor” è una delle iconiche prove speciali del WRC ed i piloti parlano dell’atmosfera elettrica e delle sfide della tortuosa strada rocciosa su per la montagna. Anche i leggendari navigatori sono intervenuti, poiché rivelano le sollecitazioni e le tensioni che i binari grezzi pongono sugli occupanti del sedile di destra.
L’entusiasmante vittoria nel 2017 di Thierry Neuville, gli incidenti che coinvolgono Mäkinen e Kalle Rovanperä, il modo in cui Juha Kankkunen ha conquistato la vittoria a discapito di Richard Burns nel controverso 1999 ed uno sguardo all’evento del 2019, sono anche inclusi in un ricco programma.
In vista del fine settimana previsto per il Rally di Argentina, la rassegna periodica di mezz’ora della rivista WRC riflette sul primo appuntamento su terra corso lo scorso mese, il Rally Guanajuato in Messico.
L’entusiasmante iniziativa portata avanti dalle stelle del rallismo, arriva al microscopio insieme alla battaglia per essere nominato “Il più grande pilota del WRC”, iniziativa incentivata sul web nell’ultimo periodo dal promoter stesso tramite dei sondaggi.
Gli appassionati devono controllare i palinsesti delle programmazioni sulle loro reti nazionali che trasmettono il World Rally Championship per verificare l’ora in cui questo servizio verrà trasmesso. Un elenco dei partner di trasmissione globali del WRC è disponibile all’indirizzo qui sotto.
Bellissima iniziativa quindi quella del WRC.
Agli appassionati non resta che controllare i palinsesti delle nostre reti di diffusione del mondiale Rally dal 26 Aprile in avanti. Ricordiamo che nel nostro Paese Dazn, Rai e Sportitalia, sono le tre reti autorizzate a trasmettere le immagini del WRC stesso.