Tony Pond ed il record di velocità media al Tourist Trophy
Nel 1990 il rallysta britannico fu autore di un curioso primato con una Rover sul tracciato del Mountain
“Il rally è una disciplina sportiva dell’automobilismo che si svolge su strade pubbliche sia asfaltate che sterrate utilizzando vetture da competizione derivate da modelli stradali. Per la precisione, si tratta di un misto tra gara di regolarità, visto che sui tratti di trasferimento le vetture devono rispettare il Codice della strada, e gara di velocità a cronometro.” Recita cosi’ la definizione più comune sul web sulla nostra disciplina.
Una guerra contro il cronometro, certo, ma anche con tutti gli avversari che, seppur non corpo a corpo, rende affascinante a modo suo il mondo rallystico. Siamo sempre stati abituati a viverla cosi’ in epoca “moderna”, dimenticando forse quello che è stato il principio delle corse ai suoi albori. Soprattutto nel mondo della velocità, lo spirito delle competizioni stava tutto nella sfida uno contro uno, con un secco vincitore ed un altrettanto deluso sconfitto. Cosi’, senza scuse che tengano. Prima tra piloti poi, con lo sviluppo delle corse come siamo abituati a conoscerle, macchine contro barche, aerei e sfide contro il cronometro nei luoghi più pericolosi in cui un mezzo a quattro ruote si possa trovare. Ed è proprio qui dove ricade l’aspetto rallystico di questa vicenda.
Il Tourist Trophy è forse la gara più famosa e folle nel mondo delle moto. Una vera e propria icona dell’Isola di Man, dove i centauri più sfrenati si sfidano in una corsa sulle strade dell’isola, tra case e muretti del tipico paesaggio irlandese. Qui si è fatta la storia anche del motomondiale negli anni ’60-’70, con l’inevitabile scia di vittime che una corsa del genere può provocare. Ma, sebbene non si sia mai svolta una gara vera e propria, anche le quattro ruote hanno avuto modo di ritagliarsi uno spazio in questo seducente luogo. Bisogna tornare indietro nel 1988 quando un Tony Pond ormai a fine carriera decise di battere il record delle 100 miglia orarie di media (160,9 km/h) sul terribile percorso “Mountain” con una vettura di serie. Non era il Nurburgring, rinomato da tutte le case per misurare l’indole sportiva delle loro vetture, ma forse proprio questo astio verso un luogo cosi’ folle e mitico, rende oggi ancor più lodevole il tentativo del rallysta britannico.
D’altronde, per uno abituato alle mostruose Gruppo B, specie la MG Metro 6R4, non deve essere stato molto facile trovare qualcosa di più spaventoso in termini di prestazioni di guida. E sempre con una derivata della Rover, la Vitesse, Pond andò all’attacco di questo primato con tanto di navigatore al seguito. 99 miglia fu il responso del tachimetro. Un vero peccato. Passano due anni e, complice i margini di miglioramento e la perfetta conoscenza delle strade, ecco che Pond ci riprova. Questa volta tutto solo, sempre con una Rover modello 827 Vitesse. E questa volta ecco fatto, 102,195 miglia di media (equivalente a 164,47 km/h) fu il responso ufficiale.
Un primato che, per le vetture di serie, è resistito fino al 2011 quando Mark Higgins, un altro grande conoscitore delle strade del Manx, ha sbriciolato il record con 181 km/h di media con una velocità massima di 261 km/h. Una gran bella impresa, ma con i 300 Cv e trazione integrale annessa della Subaru Impreza Wrx Sti a disposizione. Non esattamente gli stessi mezzi dello stoico Tony Pond, venuto a mancare nel 2002 ancora in possesso di questo folle e mai celebrato primato.
Qui sotto un breve estratto video del suo tentativo:
https://www.facebook.com/iomttoriginal/videos/3543006279044602/