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A tu per tu con Serena Manca: “Ho accarezzato il sogno di partecipare al Rally del Marocco”

Intervista alla navigatrice cuneese che ci racconta un po' del suo recente passato ma con un pensiero particolare

In questo periodo di stop forzato dalle gare, è un’occasione per molti piloti e navigatori per fare un punto, tra passato, presente e con un occhio al futuro. Oggi è la volta di una giovane ragazza cuneese, Serena Manca che ci racconterà in un’intervista a tutto tondo la sua passione per i rally con un bellissimo pensiero in conclusione.

Qui di seguito un estratto dell’intervista alla bravissima navigatrice 27enne.

Ciao Serena. Grazie di essere con noi. Iniziamo da una domanda classica. Raccontaci da dove viene la tua passione per i Rally.

Ciao a tutti voi di Rallyssimo. Grazie per la disponibilità. Una premessa che mi piace fare è che non sono figlia d’arte. La passione per i Rally mi è stata trasmessa dal mio primo fidanzato. Io in quel periodo giocavo a calcio, andavo agli allenamenti ma saltavo le partite alla domenica perché andavamo alle gare. Poi per gioco, ci siamo iscritti al corso navigatori tenuto da Roberto Aresca ed io aggiudicandomi il secondo posto al corso stesso, avevo vinto un’iscrizione a scelta tra i rally organizzati dalla Vm Motor Team.      Da quel momento non sarei più stata solamente a bordo strada ma avrei avuto l’onore finalmente di debuttare.

Ci hai già menzionato qualcosa di quel 2014, anno dell’esordio. Raccontaci quel momento.

Come dicevo ho avuto la possibilità di esordire da navigatrice in quel 2014 grazie al corso con Roberto Aresca. Poi da lì a qualche gara un altro corso con un altro navigatore di lungo corso, Nicola Arena. Questi due corsi, mi hanno dato le basi della conoscenza di questo sport. Tanta emozione ovviamente nelle prime gare in quella passione che è nata quasi per caso.

Momento più in alto e più in basso della tua breve carriera.

Il momento più in basso il Rally Valli Vesimesi nel 2016. Un incidente frontale successo nel 2015 in cui mi feci anche pareccchio male, non aiutò il mio ritorno sul sedile di destra. La paura era di non riuscire a sopportare quello spavento preso, nel momento del ritorno alle corse; invece ci sono riuscita, ho vinto la paura ed ormai rimane solamente un ricordo. Be, il momento più in alto invece sarebbe arrivato con il Rally del Marocco a fianco di Luisa Zumelli e che sarebbe coinciso con la mia trentesima gara. Ma se senza ragionarci, penso ad una delle più belle gare in assoluto, è stato il Vigneti Monferrini al fianco di Cosimo Mazzarà sulla Renault Clio S1600. Cosimo ha un gran piede ed essere stata la prima navigatrice al suo fianco non può che farmi onore.

L’ultimo paragrafo di questa intervista a tutto campo, sappiamo che volevi dedicarlo ad una persona per te importante. Una “signora” del mondo dei Rally che conta tante partecipazioni nella sua carriera anche in gare iridate. Stiamo parlando di Luisa Zumelli con cui dovevi partecipare come anticipavamo al Rally del Marocco e alla quale hai una dedica particolare da fare.

Sì, Luisa l’ho conosciuta nel 2014 per caso, mentre facevo acquisti del mio abbigliamento da gara in Sparco. Da quel momento, mi ha preso sotto la sua ala, ed è nata soprattutto un’amicizia. Ricordo gli inizi con lei, preparando il quattro regioni per due anni e successivamente il Corsica negli ultimi due. In quest’ultima esperienza, scrivevamo e provavamo sugli 80 chilometri al giorno. Un percorso che mi ha portata a scoprire il vero significato di navigare, mi ha portata a scoprire un mondo nuovo, dove dopo varie riflessioni e diverse gare mi ha fatto capire che essere co-pilota o navigatore che dir si voglia è qualcosa molto più difficile di quello che in realtà si pensi. Ci sono tante componenti da conoscere, dallo scrivere, dal ritmo, dall’intonazione e dalla cadenza, insomma c’è tanto lavoro da fare per riuscire a raggiungere un buon livello. È una cosa difficile da spiegare, ma su quelle prove interminabili, ho capito quanto questo insieme di cose diventa davvero importante. Dopo quattro anni forse ho iniziato a capire qualcosa e sono entusiasta del risultato. E probabilmente Luisa si è accorta di tutto questo, del lavoro che ci ho dedicato, tanto che mi ha proposto di correre con lei il Rally del Marocco. Non mi sembrava vero, poi purtroppo l’emergenza Coronavirus ha bloccato il tutto. Comunque per me è già una piccola grande vittoria personale, dopo anni di lavoro è stato un bel punto di arrivo anche se purtroppo, almeno per il momento, non riusciremo a correrlo. Un doveroso ringraziamento ovviamente va proprio a lei, Luisa che la descrivo un pò come quell’insegnante severa che tutti abbiamo avuto a scuola che ti accompagna lungo un percorso di studi, con cui c’è tempo di scherzare ma soprattutto di lavorare. Quell’insegnante esigente che però sa dedicarti quei momenti di racconti ed aneddoti che non puoi far altro che ascoltare. Semplicemente sarà quell’insegnante che finito il percorso, ti rimarrà nel cuore, ti mancherà e ti renderai conto che le uniche cose di scuola che ricorderai saranno della sua materia. Insomma, una persona tosta ma con un cuore enorme. Grazie Luisa!

Bellissima dedica Serena, speriamo che anche la tua carriera sia un crescendo e che questo sia solo un bellissimo punto di partenza.

Lo spero. Grazie ancora per la disponibilità per questa intervista. A presto.

 

Bellissima storia della giovane navigatrice di Govone che speriamo sia di insegnamento per molti giovani.

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