Michele Cinotto, il Mikkola del Canavese
Grandissimo pilota degli anni 80, scrisse pagine indimenticabili a bordo dell'Audi Quattro.
Michele Cinotto, forte pilota canavesano, più precisamente di Cuorgnè in provincia di Torino, era conosciuto dagli appassionati e dagli addetti ai lavori come il “figlio di Mikkola”. Questo soprannome a causa dei folti capelli biondi che lo facevano assomigliare al pilota finlandese, e poi perchè pilotava anche lui la temibile Audi Quattro. Andava veramente forte il pilota canavesano, anche se nella sua carriera avrebbe di certo meritato di più.
Gli inizi di carriera e la vittoria del Trofeo Autobianchi A112
Cinotto fa il suo ingresso nel mondo dei rally sul finire degli anni Settanta. Debutta al Rally di Sanremo del 1978, al volante della mitica A112 abarth, ma fu costretto al ritiro. Sempre nello stesso anno disputò il 100.000 Trabucchi, arrivando 39° assoluto e primo di classe. Da ricordare che in quel periodo il Trofeo Autobianchi A112 era un campionato molto formativo e combattuto, nel quale per arrampicarsi sul podio e conquistare una coppa c’era da sgomitare davvero.
Nel 1979 prende parte a due gare valevoli per il Trofeo Autobianchi A112: Rally Isola D’Elba e il Rally delle Valli Piacentine; giungendo rispettivamente al terzo e al settimo posto di classe. Durante la stagione partecipa al Rally di Sanremo con una Talbot Lotus, dove è costretto al ritiro, e al Rally della Lana con una Talbot Sunbeam Ti, terminando in 25° posizione e terzo di classe. Conclude l’annata concedendosi la sua prima uscita a livello mondiale, partecipando al Lombard Rac Rally con una Autobianchi A112 , in coppia con Eraldo Mussa, ma il risultato finale fu un mesto ritiro.
Nel 1980 Michele Cinotto, dopo due stagioni di gare, decise di partecipare al Trofeo Autobianchi A112. Il forte pilota canavesano si mise in mostra dominando letteralmente il Trofeo. Alla Targa Florio conquista fin da subito un ottimo terzo posto, per poi ottenere quattro successi consecutivi: Isola D’Elba, 4 Regioni, Ciocco e Colline di Romagna. A fine anno si ripeterà anche al Sanremo ottenendo nuovamente la vittoria. Prima di lui, nell’albo d’oro del Trofeo troviamo tutti nomi illustri a cominciare da Attilio Bettega, Fabrizio Tabaton e Franco Cunico. Da segnalare l’uscita a livello mondiale all’Acropolis Rally, terminata con un ritiro. A fine anno partecipa al Rally Valle D’Aosta, con una Fiat 131 Abarth, senza riscuotere il successo che altri prima di lui avevano ottenuto.
Cinotto e l’Audi Quattro
1981
Per il 1981 sale a bordo della rivoluzionaria Audi Quattro partecipando al Campionato Italiano. La prima gara della stagione è il Rally della Costa Smeralda, valido per il Campionato Europeo ed Italiano. Michele Cinotto ed Emilio Radaelli , a bordo dell’ Audi Quattro, terminarono 4° assoluti. Nella gara successiva, il Rally dell’Isola D’Elba, l’equipaggio Cinotto-Radaelli ottenne uno splendido secondo posto, mettendo in mostra il potenziale dell’Audi.
Di seguito il servizio dell’epoca sul Costa Smeralda 1981, gara in cui debuttò in Italia l’Audi Quattro con Michele Cinotto:
Le premesse per portare alla vittoria la Quattro in Italia c’erano tutte, ma purtroppo l’equipaggio di casa Audi dovrà aspettare qualche mese prima di ottenere il meritato successo. Al 4 Regioni furono costretti al ritiro per problemi al cambio, mentre al Ciocco la sfortuna si accanì pesantemente su di loro. Purtroppo non poterono prendere il via perchè la Quattro fu vittima di un uscita di strada, a causa di una disattenzione di un meccanico che la stava portando alla partenza. Buon sesto posto al Colline di Romagna, ma l’attesa era rivolta per il Rally di Sanremo, dove l’equipaggio italiano si sarebbe scontrato con i piloti del mondiale ed i suoi compagni di squadra sarebbero stati Hannu Mikkola e Michele Mouton.
Il Rally di Sanremo dell’81 è stata una gara ricca di colpi di scena. Nella prima tappa tutta su asfalto, a prendere il comando ci pensò Walter Rohrl su Porsche 911 SC, mentre in casa Audi iniziarono i problemi con Mikkola attardato da un problema al turbo che lo spedì nello retrovie. Nella seconda tappa sugli sterrati toscani le Audi andarono come il vento. Qui il piemontese Michele Cinotto sfoderò una prestazione incredibile, passando al comando della gara davanti a Rohrl, mentre la sua compagna di squadra Michèle Mouton risalì fino al quarto posto. Grande soddisfazione per Cinotto che chiuse la seconda frazione di gara al comando, precedendo i suoi più illustri compagni. Purtroppo i suoi sogni di gloria furono interrotti da una banale uscita di strada. La gara la vincerà Michèle Mouton, in coppia con Fabrizia Pons.
L’annata si concluse con una meritata vittoria al Rally Valle D’Aosta, valido anche per il Campionato Europeo, portando al trionfo per la prima volta nel Campionato Italiano la potente vettura tedesca.
1982
Per il 1982 il programma di Michele Cinotto prevedeva oltre al Campionato Italiano alcune apparizioni nel Mondiale con la squadra ufficiale Audi. La prima gara stagionale a cui prese parte fu il Rally di Montecarlo. Dopo un inizio particolarmente accorto, sulla PS9 Loda-Luceram di 16,52 km, fu costretto al ritiro per un uscita di strada quando era ottavo assoluto.
Per quanto riguarda il Campionato Italiano, ottenne un quinto posto alla Targa Florio e la vittoria al Rally della Costa Smeralda. Dopo questo ottimo avvio di campionato seguiranno due ritiri al Rally Isola D’Elba e al 4 Regioni, a causa di un uscita di strada e per un problema al differenziale. Dopo i primi quattro appuntamenti dell’italiano, il suo programma prevedeva la disputa dell’Acropoli con il team ufficiale Audi. Così come a Montecarlo, la sua avventura sugli sterrati greci si concluse con un mesto ritiro per problemi elettrici.
Smaltita la delusione per il ritiro patito in Grecia, Cinotto si presentò ai nastri di partenza del Ciocco con la fida Audi Quattro con i colori R6. Concluse la gara con un modesto settimo posto, prima di ottenere altri due ritiri consecutivi al Colline di Romagna e al Piancavallo. Nonostante i diversi ritiri subiti durante la stagione, riuscì ad attirare l’ attenzione dello squadrone Lancia, che gli affidò per il Rally Valle D’Aosta una Lancia Stratos. Al suo fianco, al posto di Emilio Radaelli, arrivò l’italo-americano Sergio Cresto. Purtroppo la loro collaborazione iniziò con un ritiro a causa di problemi al cambio della Stratos.
L’approdo nello Junior Team Lancia (1983)
Per il 1983 la Lancia lo mise sotto contratto, affidandogli una 037 della scuderia Tre Gazzelle. Al suo fianco venne confermato Sergio Cresto. All’interno dello junior team Lancia dovette confrontarsi con piloti del calibro di Biasion,Cunico e Tabaton, ma il feeling con la vettura non sbocciò mai e a fine stagione il matrimonio tra la Lancia e Cinotto andò in fumo. Al volante della vettura torinese ottenne un terzo posto alla Targa Florio, un sesto posto al Costa Smeralda, un terzo posto al 4 Regioni. Prese parte anche al Rally della Lana ma fu costretto al ritiro per un’uscita di strada.
Nel video un passaggio di Michele Cinotto e Sergio Cresto durante il 4 Regioni 1983, al volante della Lancia 037:
L’europeo 1984 con l’Audi Sport Team Italia e il ritiro
Dopo il divorzio dalla Lancia, per il 1984 fa ritorno sotto l’ala protettrice di casa Audi, con la quale partecipa al Campionato Europeo. Al suo fianco ritornò Emilio Radaelli, mentre Sergio Cresto passò a far coppia con Carlo Capone, con cui vincerà l’europeo in sella alla 037 della scuderia Tre Gazzelle. Tornando all’equipaggio di casa Audi, i due ottennero una splendida vittoria al Costa Brava davanti a Salvador Servià e Josep Frigola. Seguirà una breve parentesi al Rally Isla de Tenerife, prova del campionato spagnolo, con una Porsche 930 turbo.
A livello di Campionato Europeo, oltre alla vittoria al Costa Brava, fecero registrare tre ritiri al Costa Smeralda, Isola D’Elba, San Marino e due vittorie al Rally del Gran Sasso e al Rally Skoda. Al termine della stagione decise di ritirarsi dalle corse per dedicarsi all’azienda di famiglia.
Le soddisfazioni Cinotto le ha trovate nel lavoro e nella famiglia. A distanza di anni dal ritiro, giusto per riscoprire l’effetto che fa risalire su una vettura da rally, prese parte ad alcune edizioni del Rally di Montecarlo, dividendosi tra la Mitsubishi Lancer Evo IX e la 500 Abarth R3T.
Da segnalare l’ottimo quinto posto conseguito al Rally Valle D’Aosta 2011 con la Citroen Xsara Wrc,a trent’anni esatti dal successo ottenuto con l’Audi Quattro, dimostrando che la classe non è acqua.