J-CIR: Esclusiva con Michele Bormolini “Passione per i motori trasmessa da mio padre, il CIR Junior campionato interessante e combattuto”
A tu per tu con il giovanissimo pilota di Livigno, impegnato in questo 2020 nel Junior CIR
Manca meno di un mese al via del CIR Junior 2020, che scatterà dalle favolose strade del 1000 Miglia. I ragazzi al via del Campionato saranno otto, si sfideranno in sei gare, oltre il 1000 Miglia, le altre gare in calendario sono il Sardegna WRC (solo il day1), San Marino, Roma Capitale, Due Valli e chiusura al Tuscan Rewind.
Abbiamo incontrato, uno dei “cuccioli” iscritti al Campionato, il giovanissimo (appena 18 anni) Michele Bormolini, che affronterà per la prima volta in carriera le gare del tricolore Junior.
Ciao Michele, benvenuto su Rallyssimo. Prima di iniziare la nostra chiacchierata, ci racconti chi sei e come nasce la tua passione per i rally?
Ciao ragazzi! Grazie per questa intervista. Mi presento, sono Michele Bormolini, ho 18 anni e vengo da Livigno. La passione per le automobili me l’ha trasmessa mio padre fin da piccolo, ho iniziato a guidare sul ghiaccio grazie alla scuola di guida sicura fondata da mio padre, l’ Ice Driving School, che mi ha permesso di prendere molta confidenza con i fondi a scarsa aderenza.
Se ti dico kart-cross cosa mi rispondi…
Quattro anni fa sono entrato nel mondo nelle corse grazie al Campionato Italiano Rallycross nella categoria dei Kartcross, penso il campionato migliore per crescere e imparare. In quattro anni di corse grazie alla collaborazione con Planet Kartcross Italia sono finito sul podio 6 volte e finendo 13° nella gara del Campionato Europeo Autocross di Maggiora su 75 partenti. Il kartcross, per chi non la conosce, è una vettura monoposto con motore motociclistico 600 cc, 300 kg e 120 cv
Hai corso con la Ford Fiesta nelle gare del Campionato Italiano Ghiaccio, ci racconti come si svolgono queste gare e che sensazioni di guida hai avuto?
Due anni fa ho fatto una gara su ghiaccio con la Ford Fiesta WRC ex Kubika, mentre lo scorso anno ho corso nel campionato The Ice Challenge con la Skoda Fabia R5 preparata da Colombi dove sono finito tre volte 3° su quattro gare.
Il 2020 ti vedrà al via del J-CIR come è maturata questa scelta?
La scelta del J-CIR è nata appena ho compiuto i fatidici 18 anni, che mi permettevano di entrare nel mondo dei rally, abbiamo così deciso di puntare su questo campionato essendo appoggiati da ACI Team Italia, correndo con la macchina che corre anche nel mondiale e ben consci che sia un campionato molto combattuto.
Saranno tutte gare inedite per te, come ti stai approcciando al debutto al 1000 Miglia?
Correre nei rally sarà tutto nuovo per me, quest’anno dovrò imparare molto e spero di crescere tanto. Correre nei rally non è affatto semplice e stiamo cercando di arrivare preparati al Mille Miglia cercando di fare chilometri con la macchina e prendendo confidenza con il mio navigatore Daniel Pozzi. Ho fatto una gara “test” ad Adria per iniziare a conoscere la macchina e iniziare a fare metri nei rally.
Tra le gare figura anche il Sardegna WRC, una bella emozione correre la gara mondiale contro i ragazzi dello J-WRC?
Si correre in una gara del mondiale sarà molto difficile ma spero anche molto formativo e cercheremo di fare tanti chilometri per imparare e sperare di arrivare alle ultime gare ad essere competitivo e, ovviamente, di divertirmi.
Ringraziamenti
Devo ringraziare in primis mio padre Oliviero che mi ha permesso di arrivare qui e sperando di arrivare ancora più avanti, poi ringrazio l’Ice Driving School, Livigno, Iper Auto e infine il mio navigatore Daniel Pozzi per aver accettato di provare a crescere insieme a me in questa avventura. Vi aspetto sulle prove del J-CIR a fare il tifo per me e spero di ricambiare con qualche buon risultato