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WRC – Italiani e Svezia, nonostante il freddo risultato, non tutto è perduto

Tante le responsabilità che non ricadono sulle spalle dei nostri equipaggi!

È stato un weekend intenso per i professori della tastiera, che in questo caldo weekend di febbraio, hanno concentrato le loro attenzioni sulla prestazione dei nostri portacolori in Svezia.

Premessa: la gara è andata male, nessuno nega questo, il risultato freddo delle classifiche dice questo. Detto questo, va anche analizzato minuziosamente come è arrivato questo risultato e soprattutto come è stato preparata questa spedizione in terra (in tutti i sensi) di Svezia.

Lungi da me difendere i nostri equipaggi, non penso che la difesa di uno scribacchino gli serva a qualcosa, ma è inutile negare che nella preparazione tecnica della gara, qualcosa è andato storto. Leggendo attentamente le dichiarazioni dei nostri ragazzi, la prima cosa che balza sotto gli occhi di tutti è quella delle medie orarie di percorrenza delle prove

Mai fatte in vita mia prove così veloci e con curve piene di dossi ciechi…

Queste le parole di Pollara al termine del day1, parole che devono far riflettere attentamente tutti gli addetti ai lavori, Federali e anche gli appassionati… in queste poche parole c’è riassunto tutto il movimento del rally made in Italy.

La Svezia è una gara particolare, per di più quest’anno, che si è corsa in condizioni sconosciute a noi Italiani. È non mi venite a dire “ma Badiu (veramente molto bravo il romeno) e Zaldivar sono arrivati prima dei nostri”. I due ragazzi, prima della gara hanno svolto importanti sessioni di test su questo fondo, stessa cosa Sesks che ha provato la vettura per diverse giornate ed è lettone. Gli errori sono molteplici, ma sono da ricercarsi alla base, ormai sia ERC che WRC, sono basati principalmente sullo sterrato, mentre in Italia a tutto si pensa, meno che ha far crescere i piloti su questo fondo….anzi si danno incentivi a CIRA e gare in pista. Si fa l’esatto contrario di quello che serve alla crescita.

Quindi prima di gettare merda sui nostri ragazzi, buttati a correre le gare del Mondiale, senza un minimo di programmazione, fermatevi e riflettete. Lo Svezia andava programmato diversamente, ma ormai è andata… adesso è già tempo di lavorare seriamente per arrivare al Sardegna, gara di casa, preparati in tutti i sensi.

Mi spiace vedere questi ragazzi, derisi e insultati, sia da chi guarda le gare seduto da un muretto, sia chi un volante lo afferra veramente tra le mani, ma evidentemente parla per dar aria alla bocca.

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2 Comments

  • Marco
    Posted 17 Febbraio 2020 18:54 0Likes

    Inoltre in Italia ad ogni rettilineo viene messa una chicane!!!

  • Mafi
    Posted 17 Febbraio 2020 21:00 0Likes

    Gli errori partono da lontano…. L’Italia da questo punto di vista ha una scuola completamente sbagliata, non ci sono gare su terra e abbiamo il grosso problema delle ricognizioni abusive quindi poi quando si esce dai propri confini si è in seria difficoltà, da questo lato ci sarebbero tanti esempi…

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