Il tamponamento Meeke – Tanak al Rally di Svezia

Il Rally di Svezia è sicuramente celebre per la neve, le temperature estreme e il ghiaccio che contribuiscono a rendere lo spettacolo del WRC ancora più imprevedibile. Gli episodi da raccontare nel corso della storia sono tantissimi ma in una delle edizioni più recente è accaduto qualcosa di veramente bizzarro e che aveva portato grande dibattito.

Sì, perché non è cosa di tutti i giorni un tamponamento in un rally. 

Sulla PS13 del Rally di Svezia, la Hagfors 2 di 23,40 chilometri, il pilota britannico Kris Meeke che ai tempi era il pilota di punta di Citroen Racing, accusava problemi al motore dopo aver urtato un banco di neve dopo pochi chilometri di prova ma, cercava comunque di proseguire per cercare di portare la C3 fuori dalla prova speciale. Alle sue spalle partiva Ott Tanak che raggiungeva velocemente la vettura del Double Chevron che procedeva lentamente.

Immediato il tentativo di sorpasso con le vetture che si toccano e finiscono entrambe fuori dalla sede stradale.

Ritiro per Meeke e perdita di tempo importante per il pilota estone. A fine prova entrambi hanno raccontato la propria versione dei fatti, per nulla coincidenti.

Kris Meeke, ai tempi navigato da Paul Nagle, ai microfoni del promoter:

Cos’è successo? Un semplice errore. Sono finito con il muso della vettura in un banco di neve e quando sono uscito non avevo più potenza, avevo problemi al motore. Quando Ott mi ha passato ero giusto in riva a un fosso ma mi ha toccato e sono finito fuori.

Non dello stesso avviso Ott Tanak, sempre col fido Martin Jarveoja:

Ho raggiunto Kris, ho cercato di passarlo in un punto sporco e lui ci ha spinti fuori strada.

Nessun provvedimento da parte della Federazione per gli equipaggi e una valutazione dell’accaduto ancora oggi difficile da chiarire. C’è chi accusa ancora Kris Meeke per non aver favorito il passaggio del rivale, attraverso il controllo più attento degli specchietti e chi, ancora oggi, pensa che Ott Tanak abbia attuato una manovra troppo irruenta.

Meglio lasciar parlare le immagini ed ognuno si faccia la sua opinione: